Wally rappresenta per la nautica una vera e continua rivoluzione. È nei primi anni Novanta che Luca Bassani crea un nuovo concept per le barche a vela di grandi dimensioni: linee filanti, attrezzatura minimale, notevole utilizzo di dispositivi idraulici ed elettronici per una navigazione assistita veloce, il tutto con il massimo comfort. La formula ha un successo internazionale e Wally, vincitore di due Compasso D’Oro, è oggi sinonimo di design innovativo applicato alla nautica. Il brand, ora parte di Ferretti Group, entra nel mercato delle barche a motore nei primi anni 2000 e lo fa traducendo la sua esperienza velica e il suo stile su un altro genere di imbarcazioni. Nascono così dei motoryacht estremamente innovativi, anch’essi dalle linee filanti ed essenziali, con un disegno che rifiuta strategicamente di mascherare le componenti tecnologiche e anzi, le esalta, rendendole protagoniste. Il wallywhy150 può essere considerato un paradigma dello stile del marchio. I piani della barca sono stati progettati dal team di designer Wally guidato da Luca Bassani, fondatore e oggi Chief Designer del marchio, mentre gli interni sono firmati da Michelangelo Vallicelli di Vallicelli Design. La barca si presenta come un oggetto compatto, come fosse stato creato da un unico segno di matita. L’immagine generale ricorda un explorer, ovvero un’imbarcazione da esplorazione, solida e alta sull’acqua, e questa conformazione le permette di articolarsi agevolmente su tre ponti. I camminamenti laterali che portano a prua sul ponte principale sono stati eliminati: questa scelta ha permesso di aumentare notevolmente i volumi interni in senso trasversale, raggiungendo nel salone una superficie paragonabile a quella di una barca di lunghezza superiore ai 40 m. Entrando dal ponte principale attraverso l’ampia spiaggetta di poppa, la cui posizione sull’acqua è regolabile, si entra in un salone articolato su due livelli. Il primo, che in alcuni punti arriva a un’altezza di 2,75 m (del tutto inusuale per un motoryacht di queste dimensioni), ospita le aree pranzo e relax ed è delimitato da una doppia sequenza di vetrate a nastro: una superiore e un’altra inferiore, a livello dei paglioli, che permette una relazione inusuale con il mare.
La continuità delle due altezze del ponte è affidata al celino in pannelli di teak che è stato calandrato in maniera tale da offrire una sensazione di avvolgente continuità, lavorazione ribadita anche in senso trasversale. Tramite la porta più a destra si accede poi alla grande cabina armatoriale di prua. Questa cabina, con una vista panoramica a 270 gradi sul mare, è una peculiarità dei wallywhy. L’ubicazione è strategica e offre un’esperienza di grande comfort. Al suo interno si notano due grandi colonne ovoidali, che contengono le cadute delle catene di ancoraggio. Il dettaglio è significativo in quanto ribadisce, come ci spiega Michelangelo Vallicelli, la filosofia che sta alla base della progettazione degli interni del wallywhy150, ispirata ai codici del design Wally: dare dignità estetica alle componenti legate alle performance tecnologiche dell’imbarcazione. Il ponte inferiore, poco sotto il livello dell’acqua, ospita le altre cabine ed è illuminato anch’esso da una finestratura continua in lunghezza. Nel ponte superiore, il sundeck è attrezzato con zona bar, pranzo e grill. I materiali utilizzati negli interni sono essenzialmente il teak, per il pagliolato e per i celini, per i pavimenti e per gli arredi fissi, e l’econabuk, impiegato per i giroletti, le pareti e le testate dei letti e per alcuni pannelli laccati con finitura metallizzata. La scelta non è casuale: è tipico infatti dello stile Wally mettere a contrasto ciò che è naturale con ciò che è artificiale, il morbido con il duro, ciò che ha grana con ciò che è liscio. Un contrasto questo mai accentuato, quasi evocato, in maniera tale da far emergere ciò che caratterizza ormai da decenni il design italiano, ovvero quel garbo capace di risolvere senza soprassalti le differenze, alle volte persino i conflitti.
Completamento: 2023
Armatore e designer degli esterni: Wally (Ferretti Group)
Progetto degli interni: Vallicelli Design
Tutte le immagini courtesy Wally (Ferretti Group)
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