Luoghi di incontro, di socializzazione, di lavoro, di relax, di svago, di vacanza: estensioni dell’intimità domestica anche lontano da casa. La tendenza dell’hôtellerie è sempre più quella di proporre ambienti versatili, contenitori di funzioni che superano i confini dell’ospitalità tradizionale, per diventare nuovi poli nevralgici, in contesti urbani come fuori dalla città.
È il caso di due progetti di interni recentemente firmati dallo studio Vudafieri-Saverino Partners: due hotel in contesti completamente diversi – il primo nel cuore di Brera, a Milano, e l’altro immerso nello spettacolo naturale delle Alpi austriache – ma che condividono la celebrazione della loro cornice architettonica e paesaggistica e il medesimo approccio al progetto.
Incastonato tra le catene montuose della valle del Montafon, nel cuore delle Alpi, il resort della catena Falkensteiner Hotels & Residences è una struttura pensata per un soggiorno in sintonia con la natura, progettata da Snøhetta come una composizione stereometrica che, sfruttando il declivio naturale, si articola in due edifici a stecca connessi da un nucleo centrale.
L’hotel ospita 123 camere e suite, una spa di 1.400 m2, una ski room e una lobby con zona bar e ristorante. Per gli interni, Claudio Saverino e Tiziano Vudafieri si sono lasciati ispirare dal paesaggio alpino e dalle costruzioni locali; così, in una cornice architettonica lineare e contemporanea, si ritrovano reinterpretazioni in chiave moderna di elementi tradizionali, come le recinzioni di rami intrecciati nelle decorazioni della lobby o i tipici tappeti artigianali nei wallpaper custom made. I materiali parlano dell’architettura vernacolare: pietra, legno di abete e di larice e intonaco bianco raccontano dell’intreccio tra uomo e natura e della Montafoner Haus, la costruzione tradizionale della vallata, simbolo archetipico del rifugio dell’uomo tra le montagne. Anche la palette cromatica si ricollega alle tradizioni locali: i colori sono stati selezionati traendo ispirazione dall’agricoltura in tre fasi, tecnica ancestrale che alternava coltivazioni a semina invernale, autunnale e primaverile. Le aree comuni sono, così, animate da nuance primaverili ed estive e alternano verdi, blu e toni naturali; le camere sono invece modulate su una palette autunnale, che accosta rossi, arancioni e gialli alle cromie del legno.
Per il progetto di restyling dello storico hotel Carlyle Brera Milano, diventato il nuovo Urban Hive, Vudafieri-Saverino Partners si è nuovamente lasciato ispirare dal contesto: nel cuore di uno dei quartieri più bohémien della città, l’hotel vuole richiamare quel mix di estro, arte e creatività che lo hanno reso il primo distretto italiano del design. La riqualificazione della struttura ha riguardato le 97 camere e suite, le aree comuni e in generale il concept, nell’ottica di creare un nuovo social hub, un punto di riferimento e di scambio tra gli ospiti e i residenti. Nel progetto di interior si ritrovano i simboli della città – dalla Madonnina al Bar Basso – e quell’eleganza ricercata e senza tempo tipica di Milano. La lobby è stata pensata come il fulcro nevralgico dell’hotel, punto di incontro di ospiti e cittadini: un parquet in rovere chiaro, luci soffuse, librerie e oggetti di design trasmettono il calore di una casa. Gli ambienti sono progettati in un’ottica di flessibilità e circolarità: il mezzanino dedicato alla colazione diventa da metà mattina spazio per coworking, la hall si trasforma in modo fluido in lounge bar e luogo per eventi.
La ridefinizione delle camere ha lasciato spazio alla libertà espressiva degli architetti, che ne hanno disegnato tutti gli arredi. Di grande impatto è la scelta cromatica, modulata su una palette che si alterna per ogni piano – rosa terracotta, verde menta e celeste – e studiata a contrasto con i tendaggi e i tessuti per coniugare, attraverso il design, le due anime che danno vita a Milano, quella creativa e quella del mondo del business.
Due hotel in contesti completamente diversi condividono la celebrazione della loro cornice architettonica e paesaggistica e il medesimo approccio al progetto.
Luogo: Montafon, Austria
Committente: FMTG Falkensteiner Michaeler Tourism Group Completamento: 2023
Superficie lorda: 11.140 m2
Progetto architettonico: Snøhetta
Progetto degli interni: Vudafieri-Saverino Partners
Consulenti
Illuminazione: Studio L Plan
HVAC: Pechmann
Progettazione elettrica: Systech Solution
Luogo: Milano
Committente: Hively Hospitality
Completamento: 2023
Superficie lorda: 3.750 m2
Progetto degli interni: Vudafieri-Saverino Partners
Appaltatore principale: Concreta
Fotografie: Paolo Valentini, courtesy Vudafieri-Saverino Partners
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