Il Mausoleo di ‘Abdu’l-Baha un gioello di marmo di Carrara
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Il Mausoleo di ‘Abdu’l-Bahá, un gioiello di marmo di Carrara

All’interno del giardino di Ridvan, ad Akka, il nuovo santuario del Maestro della fede bahá’í

Hossein Amanat

Il Mausoleo di ‘Abdu’l-Baha un gioello di marmo di Carrara
Scritto da Redazione The Plan -
Ha partecipato al progetto Margraf

‘Abdu’l-Bahá, il grande Maestro della fede bahá’í fondata da suo padre Bahá’u’Iláh, di cui fu erede e testimone di un messaggio di unità, ha sempre avuto un rapporto privilegiato con la natura, tanto da avere come suo luogo di sosta e di meditazione privilegiato il giardino di Ridvan. Delle sue piante, dei suoi fiori e dei suoi profumi ha parlato in tanti scritti, molti dei quali giunti fino ai giorni nostri e ripresi proprio nel corso di questo 2021, anno del centenario dalla sua scomparsa. Allo stesso modo ha più volte ripetuto il desiderio, nel caso gli fosse successo qualcosa, di essere sepolto sotto la sabbia tra le città di Haifa e Akka, proprio nel punto in cui si trova il sentiero dei pellegrini. Oggi quell’angolo di mondo è stato trovato: all’interno della proprietà di Ridvan, con il mare sullo sfondo e racchiudendo in sé i valori dello stesso Maestro, ha preso vita il progetto di un Mausoleo circolare, firmato dall’architetto iraniano-canadese Hossein Amanat, già famoso, ad esempio, per la Torre Azadi di Teheran.

«Questo tempio dovrà essere diverso da qualsiasi altro edificio – è il principio ispiratore di Amanat – in quanto rappresenta i valori di ‘Abdu’l-Bahá nei confronti delle persone, l’altruismo, la saggezza, l’apertura, l’accettazione e la sua gentilezza. Questo è l’incarnazione del suo amore per la natura».

Un edificio, dunque, che ne ospiterà le spoglie, programmaticamente non imponente quanto più simbolo di umiltà, pace e concordia tra i popoli. A spiegarlo è stato lo stesso architetto, per primo ispirato nel progetto dalla lettura dei documenti storici fornitigli dalla Casa di Giustizia Universale della fede bahá’í, istituzione che ha anche nominato l’azienda vicentina Margraf per la realizzazione delle parti in marmoÈ infatti il Bianco Carrara uno dei grandi protagonisti del rivestimento del Mausoleo di Akka, materiale scelto per le sue qualità di durabilità in un contesto progettuale di vera sfida ingegneristica, geologica e storica. Anche per questo, in ogni caso, la struttura primaria dell’edificio è in cemento.

 

Il Mausoleo e le strutture rivestite in marmo Bianco Carrara

Il cuore dell’intero santuario, in parte all’aperto e in parte al chiuso (una zona è anche sotterranea), è appunto la tomba di ‘Abdu’l-Bahá, al centro del grande parco che sembra non interrompersi mai grazie alla sua particolare forma a cupola che sovrasta lo stesso edificio centrale. A scandire le varie zone vi sono due pareti principali che corrono da nord a sud quasi simmetriche, ma anche i numerosi percorsi e tappe di meditazione a raggera che, dall’esterno, portano all’interno del Mausoleo passando per uno spazio preparatorio. Questo, il primo delle strutture assegnate a Margraf, è coperto da un traliccio alto 14 metri, dal diametro di 50 metri e rivestito in marmo Bianco Carrara a cupola. L’effetto finale è un omaggio alla tradizione persiana e alle sue cupole, ma anche a Teheran e al Paese di origine di ‘Abdu’l-Bahá, nato appunto nella capitale nel 1844.
Dello stesso marmo sono anche i 16 giganteschi petali decorativi della copertura del corpo centrale, lunghi 24 metri. Per la loro realizzazione e quella degli undici pilastri di sostegno, Margraf ha quantificato l’uso di oltre 700 m3di materiale lavorato.
Il soffitto è decorato con aperture a forma di diamante ripetute a radiante, in parte coperte da lucernari e in parte aperte al cielo: l’obiettivo è quello di un massimo apporto di luce naturale nell’ambiente sottostante. Anche le pareti del santuario sono rivestite da elementi in marmo dalla speciale sinuosità, simile alla piega di un panno. Questa torsione, che sale dall’alto verso il basso, è resa possibile anche grazie a macchine da taglio per l’elaborazione di modelli in 3D inviati direttamente dall’architetto.
Come detto il marmo è utilizzato per il rivestimento di strutture principali in cemento, per il quale viene usato un sistema di ancoraggio meccanico progettato su misura per tenere in sicurezza pezzi di grandi dimensioni.

«Con questo progetto si supera il tradizionale concetto di lavorazione della materia litica – ha sottolineato il presidente di Margraf, Silvio Xompero – e si crea un edificio veramente unico e inaspettato che proietta in territori inesplorati. Quando sarà concluso, il Mausoleo di ‘Abdu’l-Bahá sarà un vero diamante».

Per maggiori informazioni visita: www.margraf.it 

Luogo: Akka (Israele)
Progetto: Hossein Amanat
Realizzazione: in corso
Materiale Margraf: marmo Bianco Carrara
Foto: courtesy Margraf industria marmi vicentini

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