La ristrutturazione del complesso della Cascina Roccafranca è stato finanziato con il Programma di Iniziativa Comunitaria Urban 2 - Mirafiori Nord, finalizzato alla rivitalizzazione fisica, economica e sociale del quartiere caratterizzato dalla presenza degli stabilimenti FIAT (ora FCA).
La Cascina Roccafranca fa parte della Rete delle Case del Quartiere di Torino, un programma di strutture di servizio pubblico che ha connotato le politiche recenti dell’amministrazione cittadina mirata a favorire l’inclusione sociale e la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica.
La struttura rurale è stata recuperata dal degrado e ristrutturata seguendo i principi della sostenibilità ambientale e del risparmio energetico, e oggi funziona da centro culturale e ricreativo, favorendo l’accoglienza, l’aggregazione e l’auto organizzazione degli abitanti attraverso l’offerta di una grande varietà di spazi e di attività innovative.
La Cascina Roccafranca, che risale alla prima metà del Seicento e rappresenta un esempio significativo della tipologia di cascina di pianura, è caratterizzato da un processo costruttivo storico basato sulla giustapposizione dei singoli corpi architettonici – la villa, la stalla, il fienile e le tettoie – intorno alla corte centrale. Il progetto di recupero architettonico e funzionale muove dalla ripresa del medesimo principio, attraverso il mantenimento del recinto esterno chiuso e la compartecipazione dei singoli elementi al vuoto centrale della corte.
Dal punto di vista funzionale, l’intervento è caratterizzato dalla totale continuità dei percorsi distributivi – realizzati con passerelle e scale metalliche – che connettono tutti i diversi corpi edilizi e le diverse attività ospitate nel complesso.
Il recupero conservativo dei corpi preesistenti – la stalla e il fienile – si è basato sul rispetto dei caratteri originari della costruzione, mentre in presenza di parti distrutte o fortemente compromesse – la villa, le tettoie – il progetto offre soluzioni architettoniche e tecnologiche contemporanee, ponendosi in modo dialettico con la preesistenza.
Vista la centralità assegnata alle tematiche ambientali ed energetiche, il progetto si misura con la complessità di coniugare gli aspetti dell’innovazione tecnologica con quelli della conservazione delle preesistenze e del rispetto dei vincoli normativi richiesti dall’opera pubblica.
In questa direzione la risposta progettuale si è consolidata in alcune mosse chiave: il restauro delle strutture murarie, riutilizzate ove possibile con integrazioni strutturali in legno per le coperture e i solai oppure conservate come “reperti” dell’impianto insediativo originario; la trasformazione di una corte minore – quella delle tettoie agricole – in un’ampia galleria vetrata fotovoltaica, spazio d’incontro e nodo distributivo; la realizzazione di “tagli” vetrati nelle murature perimetrali – bow-window e facciate strutturali schermate – per ottenere un elevato illuminamento naturale e la trasparenza visiva tra i corpi; l’adozione di stratigrafie articolate e differenziate – tra materiali nuovi ed esistenti – per l’isolamento ad alta inerzia termica degli involucri perimetrali; l’utilizzo di materiali provenienti da fonti rinnovabili – in particolare il legno di larice sbiancato e l’acciaio – utilizzati per le strutture e i rivestimenti.
In altri termini, la compresenza di conservazione e innovazione nella salvaguardia e nella valorizzazione delle specificità della Cascina ha permesso di garantire individualità, riconoscibilità e qualità al luogo: uno spazio “altro” rispetto all’ambiente urbano circostante, circoscritto e protetto e al contempo aperto al quartiere, che ha ricevuto fin dai primi giorni di nuova vita un forte apprezzamento da parte degli abitanti.
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Ingresso alla Cascina Roccafranca
Hall d'ingresso e infopoint
Le passerelle della galleria fotovoltaica
La passerella verso le aule nell'ex stalla
Vista della corte interna attraverso i brise-soleil
Le aule nel corpo dell'ex stalla
Le passerelle di distribuzione agli spazi della villa
Lo spazio open space all'ultimo piano della villa
Vista d'insieme della corte e degli edifici della cascina
Vista della corte interna verso la galleria fotovoltaica
Il fronte interno della hall di ingresso e dell'ex stalla
Il volume tecnico in corten accostato all'ex fienile
Prospetti e sezioni di rilievo della Cascina Roccafranca
Studio progettuale planimetrico
Planimetria generale e distributiva dei diversi corpi edilizi
Schizzo prospettico della cascina a Mirafiori nord
Sezione longitudinale sulla galleria fotovoltaica, la corte interna e la villa
Il fronte sud della villa e del fienile, e sezione del corpo stalla
Planimetria progetto esecutivo, primo piano
Sezione longitudinale sulla galleria fotovoltaica
Sezione trasversale sulla hall di ingresso e la galleria fotovoltaica
Sezione trasversale sulla villa e il corpo di distribuzione adiacente
Sezioni sul corpo scala tra la villa e l'ex stalla
Sezioni trasversali sull'ex fienile
Prospetti sulle vie adiacenti
Dettaglio della vetrata della hall d'ingresso con brise-soleil metallici
Dettaglio della vetrata del fienile con brise-soleil in legno
Dettaglio del bow-window delle murature perimetrali delle tettoie
Dettaglio della copertura fotovoltaica nella galleria
Dettaglio del rivestimento in acciaio corten della torre
Torino - Mirafiori Nord
Comitato Urban 2 - Città di Torino
03/2013
2720 mq
Crotti + Forsans Architetti, Arch. Antonio De Rossi
Crotti + Forsans Architetti, Arch. Antonio De Rossi, ATC Projet.to, Studio GSP
Ed.Art srl
Giulia Caira
Curriculum
Massimo Crotti e Marie-Pierre Forsans collaborano dal 1993 (Crotti+Forsans Architetti dal 2005) nel campo dell’architettura, del paesaggio e del recupero in contesti urbani e montani. Hanno vinto i concorsi e realizzato la piazza Valdo Fusi a Torino e gli spazi esterni della stazione ferroviaria a Caselle Torinese.
Antonio De Rossi è architetto, professore ordinario al Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino e direttore dell'Istituto Architettura Montana; è stato vice direttore dell’Urban Center Metropolitano di Torino.
Insieme hanno realizzato, oltre alla Cascina Roccafranca, un insieme d’interventi di recupero e di architettura alpina nel comune di Ostana (in Alta Valle Po, CN) e la Città Universitaria della Conciliazione a Grugliasco (TO), con cui sono stati insigniti del premio Committenza Pubblica alla Medaglia d'oro all'Architettura Italiana 2012 della Triennale di Milano e del premio "Architettura Rivelate 2010" dell'Ordine degli Architetti di Torino.