Andrea Trebbi - interni a Palazzo Pepoli vecchio
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interni a Palazzo Pepoli vecchio

Andrea Trebbi

Kitchen Design Special Contest  /  Completed
Andrea Trebbi
Palazzo Pepoli Vecchio appartiene al repertorio architettonico che comprende le testimonianze storiche più significative della città di Bologna: esso è collocato a un centinaio di metri da piazza Maggiore e a una cinquantina dalle Due Torri e dal Palazzo della Mercanzia e le sue origini risalgono ai primi decenni dopo il 1000. Il vincolo di tutela e la classificazione tipologica sono, pertanto, i timbri indelebili che lo certificano.
Al primo piano del Palazzo constatiamo un’unità residenziale variamente articolata e scomposta.
Pertanto, pur nella rigorosa salvaguardia delle parti catalogate, l’azione progettuale ha preservato unicamente lo stato strutturale rilevato e in effetti, nell’attuale visita dell’opera, solo il riscontro delle generose ed anomale altezze, dei frequenti dislivelli dei piani, della tipologia dei serramenti, può informarci sulla rappresentatività del suo passato, perché l’indispensabile prestazione del consolidamento strutturale delle parti lignee con elementi metallici ha decretato la necessità di rivestire i soffitti, marginalizzando la percezione della relazione del luogo con la Storia.
Peraltro, la condizione di singolarità nucleare della committente ha indotto ad orientare la rielaborazione compositiva verso l’enfasi dello spazio diurno aperto, intersecato esclusivamente dalle quinte murarie principali, tanto che ora i 211 mq. di superficie utile dell’unità residenziale si limitano a designare due stanze convenzionali e si prodigano piuttosto a favore delle destinazioni di rappresentanza, di servizio e delle discipline tecnologiche. Proprio una delle due stanze tramanda l’unico reperto ligneo preservato e recuperato: un soffitto ottocentesco a cassettoni, con disegni.
La continuità della pavimentazione in legno di quercia tinto in sintonia con quel reperto, la costante partecipazione del cristallo trasparente privo di profili come parapetto, l’uniforme caratterizzazione tipologica, l’omogenea tonalità cromatica assegnata a tutte le superfici, costituiscono gli elementi connotativi dell’opera. In particolare, le lunghe tavole che compongono la pavimentazione si susseguono all’interno di campi delimitati da profili di acciaio inox, che ordinano l’esatta tessitura ortogonale o, alternativamente, assorbono le diffuse anomalie degli squadri. Inoltre, in relazione alla prestazione di fodera dei piani orizzontali e verticali, le integrazioni delle superfici compatte con soluzioni a liste lignee, regolarmente alternate ai vuoti, occultano e assicurano la funzionalità della sofisticata dotazione domotica e impiantistica allestita.
Le espressioni di arredo di cucina, dei bagni, degli involucri incassati e dei componenti, esplicano il disegno elaborato dal progettista.

L’area di cucina si situa in un ambito dissociato dal testo in quanto descrive un inserto edilizio di connessione di due parti del Palazzo o di cesura di due opposti vuoti, un cavedio e una corte.
La cucina si svolge su due piani intercomunicanti: la parte sottostante, o complanare al piano abitativo, assolve allo svolgimento delle funzioni principali, mentre il soppalco è dapprima uno spazio contenitivo e successivamente diviene il ballatoio di collegamento con il vano contenente i terminali tecnologici le cui quinte di isolamento costituiscono la continuazione verticale dei pannelli di rivestimento di frigorifero, congelatore e forni.
I gradini della scala che collega i due livelli rappresentano la sintesi della composizione di volumi estraibili.
La cappa sui fuochi di cottura è contenuta entro un volume in cartongesso che fuoriesce dal soffitto.
L’acciaio inox satinato, il legno naturale e i pannelli in liste aperte e chiuse di legno laccato opaco rivestono le partizioni di tamponamento dei vani e degli elettrodomestici.

Credits

 Bologna
 Italia
 privato
 05/2008
 30 mq
 arch. Andrea Trebbi
 -
 COGEI S.P.A.
 arch. Rita Garuti (grafica)
 Diego Tabanelli

Curriculum

Andrea Trebbi, Bologna, 1954, si laurea in architettura a Firenze nel 1979; fonda lo studio a Bologna nel 1980.
Selezione di Concorsi Internazionali: area Manifattura Tabacchi a Bologna, area Garibaldi-Repubblica a Milano, ‘50 Chiese per Roma 2000’, Complesso Museale del Prado a Madrid, Memorial Minamata in Giappone, ampliamento della Biblioteca di Stato a Stoccolma, stadio per il calcio di Siena, area portuale di Brindisi, Manica d’accoglienza di Villa della Regina a Torino, nuova Biblioteca Civica di Bressanone.
Concorsi vinti: area ex Accademia dell’Agricoltura a Bologna, autoparcheggio sotto piazza Carducci a Bologna e sotto piazza Stracciari a Casalecchio di Reno, restauro del Palazzo Municipale di San Lazzaro di Savena, Starhotel Tuscany a Firenze, comparto territoriale a Minerbio.
Nel 2006, Editrice Compositori ha pubblicato la monografia AndreaTrebbi, 1980-2005architetture.
Nel 2015, The Plan ha pubblicato la monografia Andrea Trebbi, 2006-2015 progetti e opere.

http://www.andreatrebbi.it


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