Progetto di allestimento del salone d'onore del museo di Palazzo Braschi - Roma
Studio W1p
Interior
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Completed
CRITERI GENERALI DI INTERVENTO
La proposta migliorativa elaborata per il salone d'onore del Museo di Roma di Palazzo Braschi è all'interno del più vasto restauro del 2° lotto del bando di gara per la realizzazione dei lavori.
L’elaborazione della proposta progettuale migliorativa è partita da un’attenta valutazione dello spazio espositivo del Salone d'onore con l’individuazione dei vari ambiti di intervento e delle loro caratteristiche cromatiche e riflettenti (in particolare, le finiture di pareti, soffitti e pavimenti). Ll’analisi del progetto illuminotecnico individua le principali metodologie applicative per i vari ambiti e le relative sorgenti luminose, valutandone in modo particolare le caratteristiche emissive (tipologia, potenza, flusso) e, ove possibile, le qualità cromatiche.
Per questa sala, caratterizzata da configurazione e destinazione d’uso particolari, si è pensato ad un sistema di illuminazione fortemente strutturato, in grado di rispondere in modo esaustivo alle numerose peculiarità richieste.
La sala si configura idealmente come spazio atto alla raccolta, alla conservazione ed alla presentazione di reperti delicati - gli arazzi – esigendo quindi particolari cautele conservative nonché, da un punto di vista visivo, di una scena luminosa caratterizzata da livelli di illuminamento contenuti e da distribuzione luminosa uniforme; al contempo, essa deve poter garantire l’uso per convegni, conferenze ed eventi caratterizzati da impegni visivi di grado più elevato, con livelli di illuminamento maggiori, o di allestimento di percorso espositivo temporaneo, con necessità di illuminazione d’accento e diffusa in varie zone dell’ambiente.
Per l’illuminazione degli arazzi, e dunque delle pareti longitudinali, si è pensato ad un sistema di illuminazione riflessa composto da proiettori a parete e specchi riflettenti di adeguata dimensione e peculiarità ottiche, in grado di convogliare sulla superficie una componente luminosa ampia, uniforme e depurata dall’apporto di radiazioni nocive (raggi UV ed IR).
Tale sistema – proiettore/specchio MIROS Zumtobel - previsto nel numero di 6 per ciascuna parete, è composto da un proiettore orientabile con riflettore brillantato simmetrico ed ottica lamellare ad anello con elemento di ombreggiatura lampada, equipaggiato da una sorgente a ioduri metallici ad alta resa cromatica, 150 W, T=3000 K, orientato verso uno specchio a multicalotte di forma quadrata con elevata uniformità sul piano utile, regolato su snodo sferico con fissaggio in un punto, girevole a 360° e inclinabile a 45°/60°, con ottica in lamiera perforata 2x30°.
La disposizione dei proiettori – montati a parete, ad interasse di circa 4 metri fra ciascun apparecchio, con altezza da terra pari a circa 5,15 m (circa 6 m per gli specchi, fissati al controsoffitto in cartongesso) – assicura sulla superficie interessata una illuminazione omogenea, uniforme e diffusa.
Per l’illuminazione dell’area centrale della sala, all’occasione di convegni, conferenze o eventi di analogo spessore, si è pensato ad una illuminazione generale e uniforme tale da garantire i 300 lux medi sul piano di lavoro previsti dalle normative vigenti. Tali apparecchi – serie SLOT Zumtobel - di lunghezza variabile in funzione della potenza (2x49 W e 3x49 W), sono composti da profilo in estruso di alluminio e ottica ininterrotta in PMMA e sono dotati di sistema di regolazione del flusso luminoso di tipo DALI, in modo da poter presentare diverse situazioni visive in relazione alle funzioni d’uso ed alle esigenze contestuali.
Al fine di garantire un adeguato scenario luminoso anche in occasione dell’allestimento di mostre o percorsi espositivi temporanei, è stata prevista la predisposizione fra i sistemi lineari ad incasso nel controsoffitto di binari elettrificati ad incasso di tipo trifase, atti a supportare apparecchi prodotti da numerose aziende al fine di garantire la massima flessibilità in relazione ai singoli eventi.
Tali binari, di lunghezza pari a 3 o 4 m, con alimentazione in testata, sono caratterizzati da una sezione estremamente ridotta (mm34x34).
Un ulteriore sistema di illuminazione – una gola luminosa che perimetra il grande plafone centrale in cartongesso – fornisce infine un lieve ma sensibile apporto in termini di illuminazione generale e nel rapporto architettonico con lo spazio, rendendo leggibile l’altezza effettiva dell’ambiente con una tonalità di emissione marcatamente calda (T=2700 K), completando la varietà delle qualità cromatiche delle emissioni luminose presenti nell’ambiente. Tale gola, realizzata con i medesimi apparecchi impiegati per l’illuminazione perimetrale delle sale espositive – tipo Pentura mini Philips – è prevista con collegamento seriale fra reglette di dimensioni contenute (62 cm), ciascuna equipaggiata da una lampada fluorescente lineare di tipo T5, 14 W, T=2700 K.
L'impianto di climatizzazione con le sue bocchette lineari di mandata si inserisce nel disegno complessivo degli elementi illuminotecnici. La forma e le dimensioni del PLAFONE sono state calibrate per consentire la lettura della volta e della cornice garantendo la presenza di un elemento tecnico-architettonico con una sua identità figurativa; la sua configurazione non nasconde la cornice esistente e permette di illuminare la volta evidenziandola.
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Plafone scenario 1: Reglette (illuminazione della volta)
Plafone scenario 2: Reglette + Slot (illuminazione della sala)
Plafone scenario 3: Slot + Miros (illuminazione degli Arazzi)
Plafone scenario 4: Proiettori (illuminazione degli arazzi e d'accento)
Plafone scenario 5: illuminazione complessiva
Plafone scenario 6: Reglette + Miros (illuminazione della volta e degli Arazzi)
Museo di Roma di Palazzo Braschi
Il salone d'Onore prima dei lavori di costruzione del Plafone
Vista del Plafone dal lato tecnico durante i lavori di cablaggio
Il plafone sospeso alla sua struttura periscopica durante il montaggio dello sguscio in gesso
Lo sguscio in gesso della parte della asse maggiore durante il montaggio alla struttura del cartongesso
vista del Plafone verso piazza Navona
pianta del salone d'onore e del Plafone con la posizione dell'impianto di climatizzazione e delle bocchette di mandata
pianta del salone d'onore e del Plafone con la posizione di tutti gli impianti e della struttura
pianta della sala d'onore con la posizione del bindello di parquet
pianta del salone d'onore e del Plafone con la posizione degli scassi ellittici dei corpi illuminanti
pianta del piano superiore al salone d'onore dove sono indicate le macchine dell'impianto con la posizione delle mandata e della ripresa
vista assonometrica della parte superiore del Plafone
schema dell'orditura strutturale del Plafone
platico del plafone
plastico del plafone e del suo estradosso
plastico del plafone e del suo estradosso e della struttura dei tiranti
render del salone d'onore verso piazzsa navona con l'ipotei dei corpi degli specchi circolari
render del salone d'onore verso la corte con l'ipotesi degli specchi circolari per l'illuminazione degli arazzi
render del salone d'onore verso piazza Navona con gli specchi quadrati per l'illuminazione degli arazzi
Sezione del salone d'onore sugli scassi del Plafone
Sezione del salone d'onore sulla struttura del Plafone
disegno tecnico ad uso della costruzione della dima in gesso dello sguscio terminale di bordo
vista della parte terminale del Plafone verso la corte interna
dettaglio della dima in gesso dell'estremità dell'asse maggiore dell'ellisse del Plafone
dettaglio della dima in gesso di parte dei 24 pezzi dello sguscio terminale
fase di montaggio del controsoffitto alla struttura portante. Il Plafone durante l'allestimento veniva calato con delle catene direttamente dai fori degli ex lampadari inseriti nella volta.
roma
COMUNE DI ROMA - Sovraintendenza BB.CC.
11/2013
150 mq
FABIO CONTINI, ROBERTO DE SANCTIS, ANDREA PESCE DELFINO
A. Macchia
IMPRESA DI COSTRUZIONE PASQUALUCCI SRL
strutture: BCD progetti srl; illuminotecnica: Arch A. Reggiani,
Officina Lanari; Stucchi Italia - Ribicchini; Preneste controsoffitti; EMPI srl cablaggi; Zumtobel.
PAOLO INVIDIA, Fabio Contini
Curriculum
STUDIO work in progress W1P
Arch. Fabio Contini
Arch. Roberto De Sanctis
Arch. Andrea Pesce Delfino
Lo studio professionale si occupa prevalentemente di progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva con incarichi di consulente presso imprese di costruzione in ambito di progettazione d'interni e di mostre temporanee.
La maggior parte dei lavori si svolge in ambito privato.
Ha redatto in collaborazione il progetto esecutivo dell'allestimento del Museo del Casino dell’Aranciera di Villa Borghese in Roma; l'allestimento temporaneo del percorso esposizione esterno durante i lavori di restauro dei Mercati di Traiano a Roma; il progetto migliorativo per il Salone d'Onore del Museo di Roma di Palazzo Braschi. E’ vincitore di alcuni concorsi di progettazione architettonica.