Studio Associato KWG - Hotel Hilton Capomulini
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Hotel Hilton Capomulini

Studio Associato KWG

Interior  /  Future
Studio Associato KWG
Dall’attesa alla riscrittura
Racconto di una trasformazione
Hotel Hilton Capomulini (Acireale-CT)

Acireale, lungo la costa un susseguirsi di paesaggi unici e ricchi di biodiversità, storia, tradizioni, percezioni: la Riserva naturale della Timpa, il Bosco dei Giganti di Aci, la riserva naturalistica del Faro di Capomulini.
Incastonato in questa sequenza un luogo da tempo abbandonato, realizzato negli anni 70 dello scorso secolo, entrato nella memoria della popolazione: La Perla Ionica. Un resort, che rispecchia alcuni modi di costruire di quegli anni, senza tener conto dell’aspetto ambientale e paesaggistica, generando una vera e propria cesura tra gli ambiti territoriali e naturali esistenti.
Dare un nuovo ciclo di vita è l’intento del progetto, partendo da molte e complesse criticità e contemporaneamente da valori inscritti e mai perduti nel palinsesto della storia che il luogo conserva. L’area ha rappresentato una scrittura aperta, un patrimonio da non disperdere operando una inversione di immaginario: dall’attesa alla riscrittura.
Il progetto dell’Hilton Capomulini ha le sue radici nella metodologia del progetto di paesaggio, partendo da attenti studi degli elementi esistenti sino al recupero e alla rigenerazione dell’intero patrimonio, dagli edifici alla parte naturale e paesaggistica. Una sfida, che nella poetica della riconversione e riconnessione all’esistente, ha il suo punto di partenza e trova nella rilettura dei linguaggi della cultura siciliana, ai diversi livelli, le scelte di elaborazione della riscrittura progettuale.
Sono state le grafie naturali e artificiali della Sicilia, a divenire le linee direttrici del progetto dall’impianto paesaggistico, all’architettura, all’interior.

Equilibrio tra tradizione e innovazione
L’identità degli Hotel Hilton e le caratteristiche che offrono ai fruitori, si sono in questo caso ibridati ad una condizione nuova, quella del recupero di una struttura esistente inserita in un particolare contesto ambientale da rigenerare. La “cura” del luogo e il genius loci si sono mescolati con l’innovazione necessaria ad un hotel di lusso. La casa tipica siciliana, da quella dei pescatori alle ville dell’800, i decori geometrici e floreali delle ceramiche, i giardini privati intimi e profumati, le piazzette come luoghi di incontro e scambio, la morfologia del luogo, si susseguono nella definizione del progetto.
Alla base dell’idea un elemento semplice quasi quotidiano, trovato durante i primi rilievi sul luogo: la macrografia di una foglia essiccata di Opuntia ficus indica. Questa texture naturale, ha aperto una connessione di riferimenti: le reti dei pescatori, le articolate sezioni dei pizzi antichi, i trafori dell’architettura dei rosoni delle chiese siciliane. E’ divenuta la “scrittura” archetipo per la definizione planimetrica degli spazi. Un nuovo mosaico di pieni e vuoti per legare gli edifici e il nuovo parco, sino a trasformandosi in ispirazione per la “pelle” dell’architettura. Gli edifici smantellati nelle loro parti, riportati alla condizione di nudità e adeguati alle nuove esigenze sono stati “vestiti” nella parte centrale del corpo scala da tale texture realizzata in acciaio, stabilendo nuovi giochi di ombre e luci e divenendo delle lanterne luminose di notte.

Riportare all’interno un frammento di paesaggio_Morfologia e colori
Il parco dell’hotel, gli interni delle stanze e degli ambienti comuni dialogano costantemente. Un racconto è il filo sotteso all’interno del progetto: riportare un frammento del paesaggio e i suoi elementi, racchiudendone il valore nella morfologia esistente. Il paesaggio in cui si lavora passa con rapidità dalla Montagna, l’Etna, la Signora dell’isola, attraversa la pianura si scontra con la scogliera della Timpa e arriva al mare. Questa sequenza, studiata nei i valori tangibili e intangibili che la qualificano, si è sintetizzata nell’uso dei “colori”, suddividendo l’area in quattro zone legate alla funzione, dalla montagna al mare.
La morfologia del paesaggio in cui è inserito l’Hilton è da considerarsi come una sezione tipo del territorio di questa parte di Sicilia. È una scala cromatica identitaria e precisa, che lo rivela: partendo dalle tonalità fredde dell'azzurro e del verde del mare e delle zone umide della Timpa, per finire ai colori caldi e duri delle terre dell’Etna e della lava, mediati dai gialli e degli arancioni della ginestra che cresce quando la colata lavica si raffredda e del paesaggio agrario.
L’area dedicata al parco è stata notevolmente aumentata rispetto alla condizione precedente, estendendo la superficie permeabile per riconnettere la cesura con la vegetazione della riserva della Timpa e di Capomulini. Lo studio approfondito delle specie vegetali che caratterizzano gli ecosistemi circostanti, del suolo, dei venti, della quantità di luce/ombre presenti nelle diverse zone, hanno qualificato il progetto del parco, con l’intento di garantire in ogni stagione la possibilità di godere dei giardini. Il parco propone un’esperienza percettiva e cognitiva, in grado di coinvolgere tutti i sensi e riportare alla memoria i giardini della Sicilia storica.
La sequenza morfologica-cromatica parte dal mare con una vegetazione naturale e quasi selvatica, si trasforma in piccoli giardini privati e segreti, si apre a spazi pubblici disegnati utilizzando gli elementi delle Ville di fine ottocento, viali di Jacaranda, sino a trasformarsi in un’alternanza di pavimentazioni di pietra lavica e pietra di Comiso con specie vegetali arboree di grandi dimensioni e che fioriscono di rosso come la pietra lavica. Tutta la contraddizione e la sensualità del paesaggio siciliano sono leggibili, in un gioco costante di potenza e fragilità.
CRONOLOGIA: Progettazione gennaio 2015- novembre 2017
Cantieristica: Strip out (prima fase) novembre 2015 – giugno 2015 (seconda fase) novembre 2016 - marzo 2017; Risanamento strutturale (prima fase) marzo 2017 – luglio 2017; Mockup novembre 2017 – in progress

Credits

 Acireale, Catania
 Italia
 Item Capomulini S.R.L. / Hilton
 14488 mq
 INTERIOR: Studio Associato KWG; Architettonico: Tom Russell Design Ltd + Studio Associato KWG; PAESAGGIO: Studio Associato KWG
 Knud Megerle (Landscape), Marina Aitala (Irrigazione, Lighting)
 INSO S.p.A.
 Art Director: Marella Ferrera

Curriculum

KWG è stato fondato nel 2007 da Riccardo Lo Giudice e Roberto Rao, dopo aver svolto attività di ricerca e didattica presso la Mediterranea di Reggio Calabria. E’ uno studio interdisciplinare che fornisce servizi di Architettura, Interior Design e Paesaggio. Hanno realizzato progetti nel campo del hospitality alberghiero, nell’interior disegn e nell’architettura del paesaggio, in Italia e poi all'estero, negli Emirati Arabi Uniti, nel Sultanato dell’Oman e in Arabia Saudita.

Team: Maria Cirrincione, Fabrizio Gugliemino, Filippo Ielasi, Maria Rosa Russo, Giuseppe Vitale, Severina Zumbo.

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