La tavola viene interpretata nel testo come epifenomeno della società: attraverso la storia della cucina ? intesa in senso ampio come momento di incontro e convivialità, come rito, ma anche come ambiente di vita e come business economico ? si può leggere la storia della nostra cultura. La ricerca indaga in particolare il progetto per l'Alta cucina, un settore oggi in grande fermento e che cerca continue contaminazioni per affermarsi come espressione privilegiata di una cultura solo apparentemente elitaria.?In questo contesto gli chef, sempre più acclamati come star, si fanno preziosi interpreti della società contemporanea; anche a loro è interessante guardare per tracciare nuove direzioni di ricerca che possono coinvolgere la disciplina del design in generale, e del design degli interni in particolare.?Il libro focalizza così il contesto teorico e progettuale entro cui le più recenti ricerche spaziali afferenti all'ambito gastronomico si iscrivono. Sono ricerche che presuppongono una progettualità complessa, in grado di travalicare i singoli confini disciplinari; lo spazio del ristorante di Alta cucina, infatti, può essere interpretato come somma di storie e frammenti di altri spazi (del lavoro, della casa, dell'esposizione) e proprio sull'equilibrio tra componente scenica e domestica, tra comunicazione e accoglienza, tra cucina e sala, in sintesi tra gastronomia e interior design, sembra giocarsi la buona riuscita del progetto.?L'autrice tenta infine di prefigurare un possibile scenario che potrebbe coinvolgere i ristoranti gastronomici nel prossimo futuro, tratteggiando alcune suggestioni metaprogettuali e individuando negli interni, sempre più spesso metafora della poetica culinaria, un nuovo campo di sperimentazione e di ricerca.
Title: Spazio al cibo
Author(s): Barbara Di Prete
Publisher: Maggioli SpA
Year of publication: 04/2018
Pages: 272
Book series: Politecnica
Series: Design
Topic: Design
Language: italian
ISBN code: 8891626998
EAN code: 9788891626998
Barbara Di Prete
architect and PhD, is a Associate Professor at the Design Department of the Politecnico di Milano and coordinator of the master in Design for Public Space. She pursues the dissolution of disciplinary boundaries and investigates the relational aspects of projects, in the perspective of increasingly narrative environments.