Realized Works
Il nuovo edificio direzionale è stato costruito all’interno del contesto aziendale della società Casillo s.p.a., situato alla periferia della città di Corato, più precisamente sull’area industriale della città, in prossimità della statale 98 ed in str etta adiacenza con la strada vicinale Sant’Elia. La superficie dell’area d’intervento è di circa 5700 mq, di cui parte sarà sistemata a verde e parcheggi per il normale utilizzo degli uffici e parte sarà attrezzata per il transito di camion. L’edificio è studiato come un elemento monolitico che sorge dal terreno per l’altezza di due piani mentre altri due piani si immergono nel terreno. Alle due estremità contrapposte, il blocco monolitico si smaterializza in due scatole
di vetro, una adibita a sala conferenze e una a “control room”, il cuore pulsante della sede. L’edificio, di circa 55x27 mt,e alto 10 metri a partire dal piano di campagna, è costituito da quattro livelli che si sviluppano dal deposito al secondo piano interrato, passando per gli uffici tecnici e l’archivio al primo piano interrato, l’ingresso principale, gli uffici generali e la control room al piano rialzato fino all’ultimo piano dove si trovano gli uffici amministrativi e direzionali. I quattro livelli sono serviti da due corpi scala interni, corredati da ascensore e da due lucernai in proiezione sulla copertura. Al centro dell’edificio è ricavata una corte con giardino che rappresenta uno degli elementi architettonici più importanti dell’intero progetto: la sua
presenza garantisce non solo ulteriore illuminazione naturale e una normale aerazione e ventilazione agli uffici e ai corridoi che vi si affacciano ma anche un notevole benessere e confort visivo per le persone che lavoreranno nell’edificio. Sempre all’interno del monolite e posti sui lati lunghi della corte si alzano due parallelepipedi rivestiti di mdf verniciato arancione di particolare importanza per il concept architettonico. Essi contengono tutta la zona di servizio di ogni piano con w.c., area snack, locali tecnici e archivi, dando continuità progettuale e organizzativa ai quattro piani. L’ingresso alla sede della Molino Casillo si trova accanto alla grande scatola vetrata della sala riunione al piano rialzato. Il livello sopraelevato di 1,50 metri è necessario affinché la control room sia allo stesso livello dei conducenti degli automezzi durante le fasi di pesa in uscita e in entrata. L’accesso all’edificio avviene quindi dal piazzale esterno mediante una scala che conduce ad un foyer esterno e successivamente alla porta principale con un’ampia hall dalla quale si raggiungono una piccola sala d’attesa, quattro sale per il ricevimento e le riunioni private con il pubblico e la sala conferenze. Predisposta ad ospitare fino a cento persone, la platea della sala conferenze sembra avvolta da un grande guscio grazie alla sua finitura in faggio che dal pavimento si inarca fino a diventare parete e controsoffitto della sala. Allo stesso piano si trovano anche una parte strettamente riservata al personale dell’azienda con due uffici amministrativi open space e la grande control room. Il primo piano ospita gli uffici amministrativi e direzionali. Oltre agli uffici personali dei proprietari dell’azienda con bagno privato e balcone vi si trovano gli uffici manageriali, una grande sala per il consiglio di amministrazione e due sale riunioni. All’amministrazione e alla contabilità sono destinati tre grand i open space, attrezzati con scrivanie singole o multiple in funzione del ruolo aziendale ricoperto. Tutti gli ambienti sono definiti attraverso pareti mobili, pensate per offrire flessibilità qualora occorressero layout diversi da quelli preventivati. Il primo livello interrato è raggiungibile sia dall’interno tramite i due corpi scala sia dall’esterno, passando attrave rso un’area verde ricavata all’interno del basamento. Lo spazio è suddiviso tra due grandi archivi posti alle due estremità del lato lungo, uffici tecnici, sala riunioni, CED e due grandi open space. E’ prevista anche una mensa attrezzata con guardaroba, servizi igienici, cucina e un’area ristoro VIP. Da questo livello è possibile raggiungere la corte centrale con area verde. Il livello più profondo è raggiungibile dall’esterno tramite una rampa carrabile posizionata sul piazzale. Il layout di questo piano prevede l’accesso alle stanze tecniche suddivise in vasche di accumulo, centrale idrica, cavedi tecnici e uno spazio per l’alloggiamento delle macchine impiantistiche. L’aerazione naturale degli spazi avviene tramite le griglie posizionate sullo scannafosso dei due lati lunghi e attraverso l’intera superficie del vano rampa. Tutta l’area esterna all’edificio sarà sistemata secondo uno schema logico dettato dai flussi di persone e mezzi che interessano la zona. Ci saranno due accessi carrabili, di cui uno strettamente riservato ai camion in entrata e in uscita. Davanti alla control room, una pensilina metallica direttamente ancorata al corpo della costruzione coprirà le fasi di pesa degli automezzi. La copertura della zona pedonale antistante all’ingresso sarà realizzata in metallo con inserti vetrati. Per la parte in stretta adiacenza con i silos esistenti è stato pensato un muro vegetale che si aggiunge agli inserti verdi con prato e alberi, distribuiti in maniera disomogenea a completare e animare il layout esterno. I materiali utilizzati prevedono pareti esterne totalmente intonacate di bianco intervallate da pannelli oscuranti in lamiera verniciata color arancio. I parapetti sono tutti realizzati in metallo verniciato, mentre il basamento sarà rivestito in pietra o similare di colore grigio scuro. Gli interni sono caratterizzati da pavimenti di tipo flottante con finitura in vinile e da controsoffitti realizzati in legno fresato. Gli spazi tecnici prevedono pavimenti in gres o in resina e controsoffitti in cartongesso. Alcune selezionati sale e uffici avranno pavimenti e controsoffitti in legno di faggio. Alvisi Kirimoto + Partners Dopo 10 anni di collaborazione con architetti internazionali come Renzo Piano, Fuksas e Niemeyer, Massimo Alvisi e Junko Kirimoto decidono di fondare nel 2002 lo studio alvisi kirimoto + partners. Tra i principali progetti: la cantina vinicola di Giovanni e Paolo Bulgari, la nuova sede direzionale di Molino Casillo, il Complesso di piccole e medie industrie Incà a Barletta; il Teatro di Corato, a seguito di un concorso internazionale e l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Recentemente lo studio ha vinto il concorso internazionale per la riqualificazione della piazza Dong Kinh Nghia Thuc a Hanoi. Attualmente è impegnato nella realizzazione di un centro civico e di un asilo nido a Roma, come local project manager dello studio OMA per la Riqualificazione degli Ex Mercati Generali a Roma e per la Fondazione Prada a Milano e ha recentemente concluso per la MABCO Construction il progetto della Sala Concertistica Universale di Astana in Kazakistan.