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Stazione Ferroviaria Marittima a Porto Della Spezia

Exa Engineering - SITEC

Transport  /  Future
Exa Engineering - SITEC
La città della Spezia, ha conosciuto il suo principale sviluppo urbano tra fine ’800 e inizio ‘900, grazie al riconoscimento del valore strategico della sua posizione geografica prima da un punto di vista militare, poi da quello mercantile.
L’espansione urbana, si è quindi mossa di pari passo con l’antropizzazione della costa interna al golfo portando alla saturazione costiera della quasi totalità del tratto cittadino.
L’area portuale mercantile, ha avuto uno sviluppo costante soprattutto a seguito del secondo dopoguerra e nell’ultimo trentennio questo sviluppo si è indirizzato verso la mobilità delle merci tramite l’uso quasi esclusivo dei contenitori: ciò ha spinto gli operatori portuali ad accelerare sulla trasformazione dei terminal per la gestione dei teu e delle grandi navi, così come a puntare sulla movimentazione ferroviaria, sia per motivazioni ambientali che per convenienza strategica.
Parallelamente a questo sviluppo della portualità mercantile, nell’ultimo decennio, la città ha iniziato a sviluppare la propria attitudine turistica puntando anche sul traffico crocieristico, tanto da diventare un hub importante per le principali compagnie del mediterraneo.
L’Autorità Portuale, di concerto con gli Enti locali, ha perciò sviluppato un piano di sviluppo del porto, teso a riorganizzare i propri spazi a mare, potenziare il trasporto su rotaia e liberare una parte del demanio marittimo attualmente in capo al porto mercantile per restituirlo alla città assieme allo sviluppo di una nuova stazione croceristica.

Il progetto proposto si colloca proprio nell’ambito di questo piano di riassetto generale che vede la riorganizzazione del levante portuale e la cessione delle banchine di ponente, liminari alla passeggiata a mare cittadina ed al centro urbano, per renderle il cuore dell’attività crocieristica.
Il cuore del progetto è la riconfigurazione del sistema infrastrutturale del porto: viabilità interportuale e fascio ferroviario; a tale operazione su vasta scala corrispondono varie azioni puntuali che producono la necessità di nuove emergenze architettoniche: la nuova stazione ferroviaria, il nuovo gate di accesso al terminal di LSCT e il nuovo sovrappasso pedonale di collegamento tra area urbana ed area portuale.

La nuova stazione nasce dall’esigenza architettonica ed operativa di affiancare alle funzioni ferroviarie di accoglienza dei viaggiatori quelle di gestione del traffico merci, accorpando e concentrando in un’unica posizione le piccole funzioni di gestione dell’apparato manovre, attualmente sparse sull’area portuale; essa si pone poi come indispensabile elemento di transizione e cerniera tra le due realtà urbane future, quella portuale e quella turistica.
Il nuovo edificio nasce, infatti, tra il terminal merci e l’area turistica, ponendosi così in posizione utile a servire ed intercettare il flusso dei turisti dell’attuale molo Garibaldi e della futura stazione crocieristica, attualmente in fase di progettazione; esso si sviluppa lungo la banchina a servizio del binario passeggeri e raccoglie in sé i servizi necessari agli utenti e ai lavoratori (bar, servizi igienici, biglietteria, ecc.) senza alcuna frammentazione del luogo e della sua identità.
Il progetto formale dell’opera trova nel mare la sua naturale fonte di ispirazione: il rivestimento della stazione, la forma ed il colore delle pensiline sono state pensate per richiamare temi cari al contesto marinaresco, come l’andamento delle onde del mare e la trama degli alberi delle barche attraccate in porto.

Il sovrappasso pedonale nasce dalla scelta di chiudere uno degli attuali accessi all’area portuale: per garantire un comodo e sicuro accesso ai lavoratori del terminal portuale è prevista la realizzazione di un sovrappasso pedonale.
Esso è caratterizzato da una struttura in acciaio rivestita con pannelli modulari in corten che richiamano l’aspetto del “contenitore” come unità minima su cui sono organizzati tutti i Terminal. Ogni pannello è costituito da una serie di lamelle disposte con diversa angolazione a seconda delle esigenze d’illuminazione. L’acciaio Corten consente un’ottima resistenza al fabbricato alle condizioni atmosferiche, particolarmente aggressive sulle costruzioni sul mare, e una finitura adatta al carattere industriale dell’area.

La nuova configurazione viaria porta anche alla progettazione del nuovo gate a servizio del terminal LSCT; esso è pensato come una grande copertura realizzata con travi reticolari a vista, ricoperta da pannelli traforati sui lati in alternanza con i pannelli informativi digitalizzati in grado di fornire in tempo reale le informazioni necessarie agli operatori per lo svolgimento delle attività.

Credits

 La Spezia
 Italia
 Autorità di sistema Portuale del Mar Ligure Orientale
 11/2023
 80000 sq. m
 Sabatino Tonacci, Paolo Biggeri
 Luca Bellotti, Riccardo Cecchini, Lorenzo Da Pozzo, Eugenio Pulsinelli, Monica Zanello
 C.L.F., SIFEL, Edilgroup, I.C.A.M., Società Edilizia Tirrena, D.R.F.
 EVITECH, ELECOM, E&G srl
 Exa Engineering

Curriculum

Exa Engineering srl nasce alla Spezia come società d’ingegneria nel 1998 dopo un percorso comune dei suoi soci fondatori, l’Ing. Sabatino Tonacci e il Geom. Paolo Biggeri, prima all’interno di un’impresa, quindi come liberi professionisti di uno studio associato.
Il valore principale di Exa consiste nel porsi come un’azienda in grado di risolvere i problemi di una committenza composita, grazie alla consolidata esperienza dei soci e ai diversi percorsi formativi ed alla complementarietà di mansioni dei suoi collaboratori.
Exa investe notevoli risorse per l’acquisto e l’utilizzo di avanzati sistemi informatici sia per il calcolo che per la modellazione, a garanzia di un oggettivo percorso di qualità.
Metodo, professionalità e passione impongono al gruppo la stessa cura per ogni progetto, dal più piccolo al più grande.

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