Alta sulla falesia che si affaccia sulla baia di Otranto si è sviluppata una edilizia senza qualità che,ironia della sorte, gode di una vista incomparabile sul centro storico.
Riflettendo proprio su questa “qualità “ il consolidamento del costone roccioso non più differibile e già programmato può diventare un intervento di rigenerazione urbana dell’intero quartiere.
Il progetto individua i criteri e le metodologie che consentono di trasformare il problema rappresentato dalle precarie condizioni di stabilità del costone roccioso di Otranto compreso tra Madonna dell’alto mare e la zona La Punta, nell’opportunità di costruire un paesaggio di grande suggestione.
Introdurre un segno di qualità significa anche di riflesso avviare un meccanismo che porterà alla ridefinizione del fronte edificato che, per la maggiore appetibilità del contesto, subirà un processo di qualificazione affidato all’opera dei privati sotto il controllo ed il supporto pubblico.
La strada che corre lungo la falesia resa pedonale diventa una grande terrazza panoramica da cui accedere al litorale sottostante, con una discesa a mare che si prolunga fino a congiungersi al lungomare esistente e al centro storico.
I precedenti interventi di consolidamento, purtroppo ben visibili vengono riassorbiti dal nuovo percorso che consente una eliminazione completa delle barriere architettoniche.
Rendere pedonale la strada che corre sulla falesia induce naturalmente un incremento di valore degli immobili che vi si affacciano, una occasione straordinaria di riprogettare l’intero water front.
Progettare una soluzione integrata tra la ridefinizione dell’accesso protetto alla spiaggia e le opere di consolidamento è divenuto un impegno progettuale, che ha consotto alla proposta di un intervento di grande suggestione, supportato da una ricerca sui materiali e le possibili tessiture.
Il nuovo percorso riesce a contenere le pendenze in modo da consentire il totale abbattimento delle barriere architettoniche, si svolge alternando parti scoperte e coperte, zone di sosta e terrazze, trasformando una discesa a mare in una passeggiata architettonica.
Otranto
Italia
Comune di Otranto
12/2025
3000 sq. m
Toti Semerano
Stefano Sabato, Salvatore Musarò, Stefano Antonello, Andrea Piscopo, Iride Filoni, Stefano Zanardi, Ludovica Fava , Mauro Aschedamini, Sergio Rollo, Susanna Tundo
Laboratorio Architettura Semerano
Curriculum
Toti Semerano nato a Padova nel 1941.Durante i suoi trent'anni di esperienza professionale, mescola con la stessa passione tecniche innovative con materiali tradizionali, per creare nuove forme che siano aperte a continue trasformazioni. I suoi lavori hanno ricevuto importanti riconoscimenti: Atelier Marco Bagnoli, finalista al Eu mies Awards 2019; vincitore del 2018 The Plan Award categoria Housing con la Residenza Sansovino, Jacaranda Center categoria Health e menzione con RedidenceOffice Center nella categoria Mixed use; vincitore del 2015 del progetto speciale The Plan Award. Nel 2017 premio di Architettura città di Oderzo; nel PIDA2012-Prize to the Career, il ristorante "Perchè" di Roncade (Treviso, Italia), , è stato selezionato per l'Italian Architecture Golden Medal Award; il progetto De Masi House (2008) è stato premiato alla biennale internazionale di architettura Barbara Cappochin.