Il progetto dell’ampliamento del nuovo cimitero di Frascati mira alla valorizzazione del carattere storico, architettonico ed estetico del sito nel tentativo di inserire il complesso cimiteriale in un sistema paesaggistico integrato con l’ambiente caratterizzato da terrazzamenti, tipico dei Castelli Romani.
Reinterpretando il luogo originario, il progetto s’integra con l'ambiente naturale dando origine a una struttura che, percorribile su più livelli, si trasforma in un giardino dove la natura e l’artificio s’integrano fino a sovrapporsi e diluirsi l’uno nell’altro.
Luogo non solo del rimpianto e del compianto, ma spazio produttivo di idee, che spinge ad intime riflessioni lontano dal fragore urbano.
Le corti sono la struttura di raccordo tra la traccia del nuovo impianto ed il cimitero esistente e sono tra loro morfologicamente diverse, tutte introverse, rappresentando una sorta di filtro, un’area di mediazione ed adeguandosi così al carattere del luogo ed alle motivazioni che inducono a visitarlo. Chiamate corti del silenzio sono caratterizzate dalla presenza alternata di ulivi e cipressi e da una architettura che reinterpreta l’architettura ipogea scavata stratificata, posta al di sotto del mondo superiore verde ed e’ per questo che al loro interno e’ stata prevista una pietra locale vulcanica, una pietra che racconti la storia del territorio.
L’ossatura del progetto è una promenade paysagèe che si configura come una sorta di “percorso di pace”, dove la presenza delle sepolture si percepisce appena. La promenade attraversa il cimitero longitudinalmente e trasversalmente mettendo in comunicazione: i due giardini tematici, il giardino della memoria con quello della pace, l’ingresso principale e l’area delle cappelle. Il giardino della memoria diventa un luogo riconoscibile nel paesaggio del cimitero, collocato nell’area in prossimita’ del muro di cinta del cimitero esistente in un luogo appartato, tra le sepolture private, si presenta come un'area leggermente rialzata protetta da muri; ed e ‘caratterizzato dalla presenza delle stele funerarie. Queste previste dal progetto originario sono state reinterpretate sempre tenendo fede all’idea di un elemento riconoscibile anche per coloro che scelgono la cremazione, come una sorta di elemento scultoreo che, di forma quasi a ricordare un menhir, contengono la possibilità di inserire le urne sia da un lato che dall’altro. Pensati in pietra cosi come il loro riferimento, possono essere anche rivestiti in modo diverso e prevedono anche che si possa inserire delle scritte e/o delle immagini. Al centro, lì dove s’incontrano i due percorsi, sorge “la piazza della preghiera" con un nucleo di servizi per il visitatore, una area centrale di pausa, di meditazione delimitata da una costruzione posta sotto un tetto verde. Questa, che cosi pensata ben si amalgama con il resto dell’impianto, si sviluppa attorno ad un patio con un albero al centro, caratterizzata dalla presenza di una grande vasca d’acqua punteggiata da sedute in pietra e da un muro della preghiera. Questa centralità rappresenta il cuore del cimitero, luogo nel quale il visitatore trova spazi dedicati, destinati ad accogliere ed assistere l’utenza allo svolgimento di tutte le mansioni di carattere amministrativo, a tutte le necessità del personale di servizio, allo svolgimento di attività specifiche. Posti in modo regolare su di un prato verde, quasi a formare una sala ipostila, costituiscono, insieme allo spazio ipogeo del cinerario comune, l’area del giardino della memoria ovvero lo spazio di preghiera per coloro che scelgono la cremazione.
Per quanto riguarda la scelta dei materiali sono stati privilegiati quei materiali facilmente reperibili in loco e che soprattutto appartengono alla tradizione costruttiva locale, che presentano un basso costo di manutenzione e quelli che, anche se in misura indotta, favoriscono un risparmio energetico. Molto importante è infatti il recupero della risorsa sole con l’integrazione di tecnologie solari attive di tipo fotovoltaico, che rendono possibile l’autonomia della illuminazione e la possibile vendita di energia in eccesso, il recupero della risorsa acqua attraverso la raccolta e il recupero e riuso delle acque meteoriche con l’inserimento di vasche per la mitigazione del microclima in periodo estivo, l’uso di un sistema integrato per l'irrigazione del verde ed infine anche di un sistema integrato per l'uso sanitario.
L’ uso di elementi verdi come il tetto giardino e le pareti verdi permette un guadagno energetico ed un migliore inserimento ambientale e favorisce un integrazione visiva dei manufatti architettonici.
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Area cappelle - braccio centrale
Luigi Filetici
Area cappelle - visione della sequenza delle corti centrali tra i bracci delle cappelle
Luigi Filetici
Area cappelle - prospetto
Luigi Filetici
Area cappelle - dettaglio parete
Luigi Filetici
complesso cimiteriale - inserimento nel paesaggio
Luigi Filetici
complesso cimiteriale - copertura praticabile
Luigi Filetici
complesso cimiteriale - copertura praticabile
Luigi Filetici
complesso cimiteriale - dettaglio scalinata
Luigi Filetici
Centro servizi - particolare della facciata
Luigi Filetici
Centro servizi - particolare della facciata
Luigi Filetici
Centro servizi - particolare della facciata
Luigi Filetici
planimetria generale del complesso cimiteriale
Guendalina Salimei - TStudio
Esploso Assonometrico degli elementi di progetto
Guendalina Salimei - TStudio
complesso cimiteriale - vista di progetto
Guendalina Salimei - TStudio
complesso cimiteriale - vista di progetto
Guendalina Salimei - TStudio
Sezione del complesso cimiteriale
Guendalina Salimei - TStudio
rendering di progetto
Guendalina Salimei - TStudio
rendering di progetto
Guendalina Salimei - TStudio
Progetto del parco della Memoria
Guendalina Salimei - TStudio
Progetto delle alberature e delle essenze
Guendalina Salimei - TStudio
Progetto della fontana
Guendalina Salimei - TStudio
Progetto di dettagli architettonici - le cappelle
Guendalina Salimei - TStudio
Progetto di dettagli architettonici - le cordonate
Guendalina Salimei - TStudio
Studio dell'illuminazione
Guendalina Salimei - TStudio
Progetto delle cripte
Guendalina Salimei - TStudio
Studio dei prospetti interni dei bracci delle cappelle
Frascati
Italia
Comune di Frascati
01/2018
15500 sq. m
Arch. Guendalina Salimei - Tstudio
Progettazione architettonica: arch. Guendalina Salimei - Tstudio - Arch. Francesco D’Ambrosio Collaboratori: Arch. Carmen Pia Scarilli, Arch. Martina Mattia, Vittoria Spizzichino, Tonja Ratic, Francesca Onori (elaborazioni grafiche), Gianni Carletti, Valentino Matteis (modellazioni 3d) Progettazione strutturale e impiantistica: ERREGI s.r.l. Ing. Arch. Giovanni Zallocco Ing. Luciano Catallo (Strutture) Geom. Francesco Vitagliano (settore trasporti) Ing. Antonio Sciubba - Elettro-Team (Impianti elettrici) Ing. Diego Catallo (Impianti meccanici) Collaboratori: Ing. Paduano Flavio, Ing. Perna Roberto , Ing. Francesca Conti
Cooperatica Costruzioni Soc. Coop
Luigi Filetici
Curriculum
Il T-studio fondato nel 1992 è un gruppo aperto di lavoro e ricerca, che attraverso contributi diversi, trae ispirazione dal confronto costante su temi condivisi coniuga l'attività di ricerca universitaria con quella di progetto, con uno specifico campo d’interesse nell’indagine delle relazioni complesse che si instaurano tra le metodologie progettuali e le modalità d’intervento nell’ambiente costruito e naturale ponendo l’accento sui criteri di sostenibilità in condizioni di degrado e di disagio. Fondamentale è la dimensione storica, sociale ed economica delle aree oggetto di studio, quindi la consapevolezza che i nuovi approcci di progettazione architettonica non possono essere scollegati dalla conoscenza del territorio.
Lo studio si occupa di research planning, progettazione paesaggistica, restauro, interior-design e grafica multimediale, vince numerosi concorsi nazionali e internazionali tra cui alcuni realizzati ed altri in via di realizzazione.