f:l architetti - Loft Ls, una “magic box” in policarbonato
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Loft Ls, una “magic box” in policarbonato

f:l architetti

Interior  /  Completed
f:l architetti
LOFT LS
Il progetto prende vita all’interno di un Palazzo storico del ‘700 trasformato in residenza, sulla collina Torinese. Villa padronale fino al 1930, Villa Monfort è stata nel tempo sede di un convento per poi trasformarsi negli anni sessanta in luogo per ricevimenti. Lo spazio acquistato dal cliente, collocato al secondo e ultimo piano del blocco principale della villa, si trovava pari al grezzo. In tale contesto ha preso forma il progetto che ha risposto ai desideri della Committenza, un commercialista libero professionista, di un grande open space per la zona giorno che si relazionasse in modo architettonicamente sorprendente con gli altri spazi della casa. Le due zone notte, una delle quali destinata occasionalmente ai figli, sono collocate su soppalchi, aperti sugli ambienti sottostanti ma allo stesso tempo nascosti alla vista. Una “magic box” in policarbonato separa le aree principali della casa, per poi trasformarsi in una grande lanterna luminosa durante le ore notturne, creando scenari sorprendenti. La parete-lanterna in lastre di policarbonato alveolare e struttura in ferro nero naturale è l’elemento caratterizzante il progetto e sfrutta le doti di leggerezza, trasparenza, versatilità, del materiale stesso. Grazie alla paletta colori delle sorgenti luminose a led, la superficie diffonde la luce in modo uniforme, regalando accenti cromatici sempre diversi alla zona living. Progettualmente, la parete traslucida fa da filtro all’ingresso e “delimita” con leggerezza la zona giorno dalle altre aree della casa. Due porte pivottanti, anch’esse in policarbonato, per offrire continuità alla parete, danno accesso alla bussola d’ingresso e al corridoio di distribuzione che conduce al bagno padronale e alla sala cinema, su cui si affaccia il soppalco destinato alla zona letto dei figli e a cui si accede con una scala alla marinara in ferro nero, materiale utilizzato anche per il parapetto del soppalco, realizzato con una serie di singole barre piatte verticali. L’elemento centrale della casa è il camino-scultura, realizzato su disegno in ferro nero naturale, attorno al quale dialogano apertamente la cucina, il salone, caratterizzato da un grande divano modulare, ed uno spazio dal sapore più informale dove ascoltare e fare musica, in cui trovano posto un pianoforte, delle poltrone sacco e l’iconica chaise longue Rio di Oscar Niemeyer. La cucina è disegnata su misura per essere un elemento di aggregazione, un monolite in pietra blu del belgio che si prolunga senza soluzione di continuità con un grande tavolo quasi sospeso in ferro nero. La parete attrezzata della cucina e l’armadiata del corridoio sono trattate in microcemento, come le pareti su cui insistono, per confondersi con esse. La stanza da bagno principale è pensata come luogo del relax per il corpo e la mente ed è caratterizzata da una grande zona doccia, pavimentata e rivestita a tutt’altezza in pietra blu del belgio, separata da un vetro fisso trasparente dal resto del bagno, attrezzato con un lungo top in Fenix nero su cui poggia un bacino lavamani in corian. La rubinetteria, realizzata con canali esterni, richiama le tubazioni industriali di distribuzione dell’acqua. Pavimento in legno industriale di noce, che caratterizza tutta la casa, travi in ferro a vista e pareti in microcemento sono gli elementi e i materiali che ne definiscono il guscio. Altro spazio caratterizzante la casa è la sala cinema a gradoni, realizzati in pannelli di legno di noce e alzata in ferro nero, che hanno inoltre funzione di ‘gavoni-contenitori’ apribili e su cui trovano posto le poltrone sacco. Il loft affaccia su due terrazze; la prima, in connessione diretta con la zona living, è dotata di piscina a sfioro, rivestita in pietra di luserna, e deck in teak; la seconda, a cui si accede dalla sala cinema, ha invece un sapore più informale con elementi e fioriere in acciaio corten e panche-divano in viroc, su cui si distendono matelas e cuscini colorati. Le due terrazze sono pensate per vivere e offrire anche all’esterno esperienze abitative differenti. La camera da letto principale, a cui si accede attraverso una scala a vista in ferro nero naturale sospesa alle travi lignee del tetto tramite tondini pieni, si affaccia sulla zona living ed è dotata di bagno privato e doccia che si apre visivamente sulla stanza, separata da un vetro fisso trasparente. La magia della casa risiede nella sua estrema versatilità e nella sua capacità di sorprendere e trasformarsi durante le ore del giorno e della notte grazie al gioco di luci che l‘involucro-lanterna trasmette all’interno dello spazio, ma anche nell’estrema cura di ogni elemento e dettaglio, disegnato e realizzato su misura. Il sistema di riscaldamento è radiante a pavimento, mentre il condizionamento è risolto con un canale microforato a vista, a sezione circolare, posizionato in linea con la soletta del soppalco, diventando anch’esso elemento estetico, mentre l’unità interna rimane nascosta all’interno della parete armadiata nel corridoio. Le unità esterne sono posizionate sui due terrazzi e celate all’interno di elementi di arredo in acciaio corten. Il loft è provvisto di sistema domotico che consente di realizzare la gestione coordinata di tutti i dispositivi: accensione delle luci, apertura di porte e tapparelle, gestione della climatizzazione, sistemi di sicurezza e antintrusione, diffusione sonora e allarmi tecnici dialogano sia all'interno della casa sia verso l'esterno, da remoto attraverso lo smartphone. Una sinergia in grado di aumentare comfort, risparmio energetico e sicurezza. Tutti i materiali utilizzati, dal ferro nero naturale alla pietra blu del belgio, dal cemento al legno industriale di noce, sono trattati in modo naturale e regalano un vago sapore industriale ma senza eccessi, che si miscela alla ricercatezza degli arredi, delle luci e delle forniture, in un gioco di contrasti unico e sorprendente anche in rapporto con il sapore storico della villa settecentesca

Credits

 Castiglione Torinese
 Italia
 Privato
 11/2019
 180 mq
 f:l architetti
 Fabrizio Caudana, Luca Maria Gandini, Alberto Minero, Carlotta Gerenich
 Cicles srl
 Opere strutturali: Ing. Giovanni Vercelli; Progetto impianti meccanici: Ing. Fabio Bonada
 Opere in ferro e legno: Cicles; Pareti in policarbonato: Gallina (Docks&Dockers); Pareti in microcemento: Tiziana Tolfo; Cucina: Operart; Divano: Living Divani; Luci: Flos, Via Bizzuno, Artemide; Elettrodomestici: Miele; Rubinetterie e sanitari: Neve rubinetterie, REXA, GSI
 Beppe Giardino

Curriculum

F:L architetti nasce nel 2002 da Luca Maria Gandini e Fabrizio Caudana. Lo studio si è dedicato negli anni a progetti residenziali, commerciali e culturali, spaziando dal design agli allestimenti di spazi espositivi. Il linguaggio progettuale si nutre di un atlante di emozioni e di visioni interdisciplinari e multiculturali che riportano nella loro architettura attraverso un’idea legata alla composizione, alle proporzioni, alla luce, alla capacità di sviluppare una storia fino a darle vita attraverso una narrazione che possa creare emozioni. Tutto questo sfocia in una visione dell’architettura che narra di un lavoro attento ad ogni dettaglio, al dialogo con ciò che la circonda, a creare scenari per chi vivrà nello spazio progettato. Lo studio è impegnato in un'attività di ricerca che coniuga tecnologia ed efficienza energetica ad un continuo studio sui materiali. Con la realizzazione di “Casa Y” ottengono riconoscimenti internazionali e pubblicazioni sulle più importanti riviste

http://www.flarchitetti.com/

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