Il progetto per Wycon nasce dall’esigenza di dare una nuova immagine al noto marchio di cosmetici. Basandosi sulle scelte cromatiche che identificano immediatamente i negozi Wycon uso del nero come colore dominante la progettazione tende a concentrarsi maggiormente sulla definizione di nuove forme, che determinano una dimensione spaziale di continuità fra le tre dimensioni; verticale e orizzontale si uniscono in un'unica continuità.Lo spazio si definisce come una grande scatola grigio chiaro dai bordi smussati all’interno del quale si sviluppano i vari elementi del nuovo format. Una serie di fasce in poliestere nero satinato unificano pareti e copertura con linee morbide sviluppate sia in direzione longitudinale che trasversale; dalla sovrapposizione delle stesse si genera un intreccio in copertura esaltato dall’intensa retroilluminazione dai toni freddi. L’idea globale che ne deriva è un senso di sospensione che fa da coronamento all’orizzontalità marcata dei moduli espositivi bianchi pensati per esaltare la grande varietà cromatica dei cosmetici esposti. L’illuminazione puntuale dei faretti nascosti tra le fasce in copertura crea ulteriori focus sui moduli espositivi.I moduli espositivi posizionati simmetricamente nello spazio centrale del negozio riprendono le forme dei rivestimenti, cosi come la cassa. Realizzati in laminato rivestito anche in questo caso di poliestere di colore nero satinato, presentano degli elementi retroilluminati con tonalità fredde che celano i cassetti per i prodotti. Due fasce in copertura si prolungano sul prospetto frontale divenendo backlight promozionali che accolgono il cliente all’ingresso.Il format nella sua totalità è collocato all’interno degli uffici amministrativi, esposto come “prodotto Wycon” da proporre ai possibili acquirenti del franchising.Il progetto include anche una proposta per gli uffici amministrativi, unificando stilisticamente due spazi che presentano tuttavia funzioni differenti. L’ingresso nello specifico si presenta come un ambiente elegante, con pareti, pavimento e copertura rivestiti interamente in grandi lastre di gres nero Marquinia in diverse finiture di superficie. Una grande apertura laterale fa da cornice al format sulla destra; Reception e Lounge sono invece collocate sulla sinistra, definendo in modo preciso le aree dell’ingresso. Ma ciò su cui si focalizza l’attenzione è la dinamica scala elicoidale in acciaio verniciato oro, che collega la hall dell’ingresso con gli uffici collocati al piano superiore. Accanto alla scala l’ascensore è celato da due pannelli in specchio che amplificano ulteriormente lo spazio in un gioco di riflessioni.La scelta degli arredi verte su pochi elementi ma dai colori decisi esaltati dallo sfondo nero del marmo.La volontà è quella di creare uno spazio espositivo puro, quasi come una galleria d’arte in cui ogni singolo elemento è esaltato gerarchicamente nella sua singolarità: il format, la scala, gli arredi.
Nola
Italia
privato
01/2019
2458 sq. m
IRACI ARCHITETTI
ARCH ANTONIO IRACI, ARCH CARLA MAUGERI, GEOM CONCETTO PIDATELLA, ARCH SERENA VIVIRITO, ARCH MARIO RENDA,DESIGNER VERONICA PERRICONE, ARCH VALERIA TORRISI, ING PAOLA GIUFFRIDA, ARCH NICHOLAS IRACI, ARCH SIMONE CELESTE, ARCH CARLA NICOLOSI, GRAPHIC DESIGNER SIMONA COSENTINO
Curriculum
Lo studio si occupa di edilizia residenziale privata, opere commerciali, industriali e pubbliche, strutture ricettive e di design industriale, gestendo in maniera completa il processo di creazione, dall’ideazione al cantiere, architetture a piccola ed a grande scala. All’inizio di ogni processo creativo, vengono generalmente dedotte, dal tessuto urbano, le linee guida per la composizione planimetrica e, da una serie di arretramenti dai fili stradali e svuotamenti in alzato, la forma architettonica. All’essenzialità dei gesti compositivi, si aggiunge il ricorso ad altrettanti elementi del linguaggio contemporaneo, quali la piegatura , l’incastro, volumi, aggetti, vuoti e pieni chiaroscuri, masse e trasparenze. L’uso di differenti pelli esterne contribuisce, inoltre, a far rilevare i suoi progetti come il risultato dell’innesto tra blocchi monolitici. Progettare architettura è un processo dinamico, un percorso, che spinge a continue nuove scoperte.