Francesco Adorni Architetto - PIAZZA A BEDONIA
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PIAZZA A BEDONIA

Francesco Adorni Architetto

Public Space  /  Completed
Francesco Adorni Architetto
Il territorio dell'Alta val di Taro è un territorio ricco di storia e di tradizioni. Lontano dalle grandi infrastrutture, separato dal mare dai passi e dai rilievi montuosi, ha vissuto momenti difficili di emarginazione ed emigrazione. Ha però saputo reagire ed oggi Bedonia più di altri centri può vantare un notevole flusso turistico e una rete di imprese che propongono tecnologie d’avanguardia. Intervenire in questo luogo ha voluto dire dare visibilità alla spinta verso il futuro che preme su questo territorio, proponendo uno spazio urbano che affonda le proprie radici nella tradizione ma da voce alla voglia di rinnovamento e di contemporaneità.
Prima dell'intervento la Piazza Micheli si configurava come una grande rotonda in cui il traffico automobilistico, la funzione di capolinea del sistema di trasporto pubblico e le varie funzioni di attraversamento pedonale e accesso alle funzioni commerciali, convivevano in uno spazio privo di qualità urbana, posto nelle immediate vicinanze del centro storico, dove la pavimentazione in pietra del centro lasciava il posto all'asfalto della rotonda e dove i percorsi pedonali delle vie del centro si riducevano fino a scomparire. Nel 2014 l'amministrazione comunale bandì un concorso internazionale di idee per la sistemazione della piazza. Risultato vincitore il nostro progetto, si stabilì di realizzare l'intervento in due fasi; la prima riguardava il nuovo disegno della piazza (realizzata) ed il secondo la sistemazione della via Checchi.
Il nostro progetto si è posto come primo obbiettivo quello di estendere la qualità urbana del centro storico alla nuova piazza e poi alla via Checchi fino alla scuola e diventare il naturale sbocco della via Garibaldi. Abbiamo quindi pensato ad uno spazio fortemente caratterizzato dall'uso della pietra locale che già armonizza il centro storico e che viene estratta dalle vicine cave di Carniglia . Stabilito questo punto fermo, restava la difficoltà di far convivere le numerose funzioni pratiche (sia veicolari che pedonali).
La nuova piazza doveva infatti mantenere le sue funzioni viabilistiche, sia quindi di attraversamento con doppio senso di marcia, sia quella di fermata e sosta dei pullman. Volevamo inoltre massimizzare lo spazio dedicato ai pedoni, non solo per l'attraversamento dei percorsi ma anche per la sosta, l'utilizzo delle attività commerciali, la possibilità di organizzare piccole manifestazioni, ecc... Insomma molteplici funzioni in uno spazio ridotto.
Abbiamo quindi pensato ad una piazza che potesse modificare configurazioni in maniera dinamica, sfruttando il fatto che una volta che il servizio giornaliero dei pullman cessa (dopo le 20) oppure durante il periodo estivo in cui la viabilità può essere modificata, la parte pedonale può estendersi all'area di sosta dei pullman ed essere sfruttata come luogo di aggregazione o per manifestazioni, concerti , ecc....
Per questo le sedute/pensiline (gli elementi architettonicamente dominanti) non sono solo panche per attendere il pullman, ma anche e soprattutto dei totem, elementi di aggregazione e di sosta nei momenti in cui la piazza diventa completamente pedonale.
La coesistenza di così tante funzioni all'interno di uno spazio così ridotto ha richiesto uno studio estremamente approfondito dei flussi, degli ingombri (i pullman più capienti arrivano fino a 12 metri), degli spazi di manovra, ecc... inizialmente tramite simulazioni al computer, poi durante la fase di cantiere, tramite una serie di test sul campo (con i mezzi messi a disposizione dalla TEP) che hanno permesso passo dopo passo (nell'arco di tre sessioni di test con i mezzi) di ottimizzare gli spazi per consentire tutte le possibili configurazioni della piazza.
L'intero progetto dal punto di vista dell'organizzazione di flussi, si basa sull'intuizione che se fossimo riusciti a mantenere i percorsi il più possibile paralleli tra loro sarebbe stato possibile ottimizzare gli spazi e realizzare la piazza senza perdere alcuna delle funzioni. Questo aspetto si è tradotto in un orientamento dei materiali, degli elementi di arredo urbano e del disegno delle pavimentazioni con un preciso ed unico asse. Le linee verticali dei percorsi hanno infatti iniziato a disegnare gli elementi dell'architettura, creando una griglia monodirezionale su cui abbiamo costruito il linguaggio architettonico di tutto l'intervento. L'estrema sintesi di questo concetto è rappresentato da una serie di strisce a LED a pavimento ognuna di 12 metri di lunghezza (tanto quanto i pullman) che disegnano le corsie, le aree di sosta e dettano la scansione degli spazi anche nella parte pedonale. Se di giorno è la pietra di Carniglia che ha il compito di omogeneizzare l'intera piazza, la sera diventa una piazza fatta di luce.
Lo studio dei materiali denota la volontà di disegnare una piazza che fosse anche una rappresentazione del territorio. Si è già detto della pietra di Carniglia; abbiamo poi voluto rappresentare l'importanza dei boschi e del legname (in particolare quello di castagno) per la storia di Bedonia e del suo territorio, perciò abbiamo inserito diversi elementi in legno; i ciotoli di fiume che disegnano la viabilità primaria sono un esplicito riferimento alla presenza del fiume Taro e di numerosi corsi d'acqua (uno di essi transita proprio vicino alla piazza intubato e poi ricoperto diversi decenni fa); infine abbiamo realizzato le panchine e le vasche di terra in cemento a vista, come simbolo della possibilità di unire tradizione e innovazione (la pietra e il cemento) in un disegno unitario e armonioso. Tutti questi materiali possono essere definiti a km zero.
Anche la scelta delle essenze da piantumare si è basata sulla volontà di creare un dialogo tra tradizione ed innovazione. Così abbiamo optato per una varietà locale di Prunus per le alberature e per dei cespugli di graminacee per le vasche di terra.

Credits

 Bedonia
 Italia
 Comune di Bedonia
 02/2019
 1750 mq
 Francesco Adorni
 Francesco Adorni, Silvia Minoia
 Edilgiosso Srl

Curriculum

Francesco Adorni Architetti è uno studio fondato nel 1998 e specializzato in diversi settori, con un orientamento particolare sulle questioni ambientali, della sostenibilità energetica e della progettazione in ambienti BIM . Ha partecipato a numerosi concorsi ricevendo diversi premi e riconoscimenti.

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