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Nuovo Liceo Scientifico A.M. Enriques Agnoletti a Sesto Fiorentino (FI)

Settanta7 studio associato

Education  /  Future
Settanta7 studio associato
Un nuovo liceo scientifico per l’area metropolitana di Firenze è una sfida progettuale che è si risolve inevitabilmente a livello formale tramite una sintesi delle emergenze del contesto territoriale. Ma è anche una sfida per il territorio in sé che deve stabilire delle forti sinergie tra gli enti che lo governano per migliorare l’assetto edilizio, scolastico/culturale e lavorativo dell’area.
Come nasce l’intervento. Attualmente, il liceo scientifico di Sesto ha sede in via Attilio Ragionieri, in prossimità della stazione Firenze Castello e adiacente allo stabilimento della Eli Lilly s.r.l., farmaceutica storica dell’area periurbana di Firenze. La città metropolitana, con i comuni di Sesto e Campi Bisenzio e la regione Toscana, ha pianificato lo spostamento del liceo, oggi ospitato in una struttura obsoleta, nell’area di nuova urbanizzazione del Polo Scientifico e Tecnologico di Sesto, vendendo il vecchio edificio alla farmaceutica per il proprio ampliamento. L’obiettivo è triplice: realizzare un vero e proprio centro di alta formazione in un’area strategica per i comuni prossima anche al polo universitario, dotare il liceo di una nuova struttura sicura, efficiente nei consumi ed innovativa per la didattica ed infine, dare l’opportunità all’azienda di sviluppare nuovi posti di lavoro.
Il lotto scelto per il nuovo liceo è inserito in un contesto ex-agricolo della piana Fiorentina, che mostra i segni del carattere lacustre che l’area aveva un tempo, tra i quali una toponomastica chiara proprio sull’area di intervento con Via dei Giunchi. Elemento di rilievo del contesto, caratterizzato da edilizia diffusa, è piccola cappella della Madonna del Piano al confine sud del lotto. Si tratta di una tipica chiesa campestre, di notevole interesse architettonico e oggetto di vincolo, caratterizzata da un orientamento equinoziale Est-Ovest ed abside verso Est, in piena contrapposizione di orientamento rispetto a quello delle recenti urbanizzazioni, allineate perfettamente ai percorsi urbani e provinciali. L’orientamento della chiesa, preservata all’interno del lotto di intervento, diventa elemento generatore.
Il progetto si è sviluppato attorno all’identificazione di tre blocchi, due con funzione didattico/scolastica ed uno dedicato alla palestra. Se da una parte i tre blocchi sono stati posizionati in maniera coerente con il reticolo urbanistico già prestabilito, dall’altra la ricerca dell’allineamento con la chiesa e con un orientamento est-ovest ha generato la rotazione dei volumi e la creazione di tre corti, aree di accesso e accoglienza gli utenti.
In ragione dei manufatti con cui l’edificio si trova a confrontarsi, abbiamo scelto caratteri differenti per i suoi fronti: ad ovest abbiamo previsto un sistema di facciata continua con una percentuale di vetrazioni superiori alle porzioni opache, in segno di apertura ed accoglienza verso l’utente e la comunità. Questa configurazione si pone anche in relazione con la pista ciclabile, alla viabilità pedonale e veicolare, nonché con l’area a verde vicina. Ad est la presenza dei laboratori universitari, dal carattere rigoroso e funzionale, ha determinato l’inversione della proporzione trasparente/opaco.
L’edificio si sviluppa per tre piani fuori terra attorno alla corte sud e su due attorno alla corte nord. La rotazione dei volumi ha generato alcuni terrazzi, su cui si affacciano le ampie pareti vetrate perimetrali del fronte est. Gli spazi dedicati alla didattica frontale sono alloggiati principalmente sul fronte est, ottenendo prestazioni di illuminazione e controllo del comfort interno maggiori. I laboratori sono localizzati invece sui fronti sfaccettati delle corti. Abbiamo dato ampio risalto alla progettazione degli spazi connettivi, non solo utilizzati per la movimentazione degli studenti ma anche per l’organizzazione di attività didattiche complementari. Sono nati così la biblioteca diffusa, gli spazi per la lettura individuale, la discussione in gruppo, lo svago, le riunioni e il tutoraggio, proprio all’interno del connettivo, come satelliti che scandiscono e danno valore agli spazi collettivi. Le due scale principali, infatti, sono i cuori pulsanti del progetto degli interni: connotati da una doppia altezza, rappresentano i luoghi di connessione verticale, dove è possibile per gli studenti tessere relazioni e crescere al di là dell’aula.
Una palestra certificabile CONI ed un auditorium flessibile completano la dotazione della scuola. Il sistema degli ingressi è progettato per un utilizzo degli spazi collettivi anche extrascolastico, nell’ottica polifunzionale di servire non solo la scuola ma anche la comunità di Sesto. L’ingresso alla scuola avviene quindi dalla corte sud, più prossima alla chiesa, mentre al auditorio si accede dalla corte nord. La corte centrale verso est, rappresenta uno snodo tecnico: gli accessi per gli insegnanti e per il personale scolastico avvengono da questa zona. La palestra, localizzata nell’estremo nord del lotto, è dotata di accessi indipendenti per sportivi e spettatori.
Gli aspetti ambientali connotano tutto il progetto. Con struttura in c.a., l’edificio presenta sistemi tecnologici di risparmio energetico importanti: un impianto da 140 KWp, un impianto di ventilazione meccanica controllata a servizio di tutti i locali, un involucro isolato ed un sistema di riduzione dell’ingresso dell’apporto solare tramite screenline. A supporto della didattica e del comfort interno durante le ore di lezione sono previste lavagne LIM e tecnologie di controllo acustico. Nell’area esterna a verde sono previsti predisposizioni per veicoli ecologici elettrici e rastrelliere in zone protette, perché non solo l’intervento edilizio in sé, ma anche il modo di raggiungere la scuola è un chiaro messaggio di un modo di progettare e vivere più green.

Credits

 Sesto Fiorentino, Città metropolitana di Firenze (FI)
 Italia
 Città metropolitana di Firenze
 09/2021
 9.895 sq. m
 Settanta7 studio associato
 arch. Daniele Rangone e arch. Elena Rionda (Settanta7 studio associato)
 Prog. Architettonica: arch. Daniele Rangone e arch. Elena Rionda (Settanta7 studio associato), ing. Walter Moniaci, arch. Laura Sandoval Palacios; Prog. Strutturale; ICIS s.r.l.; Prog. Impiantistica: Stain Engineering s.r.l.; Dott. Geol. Maria Angela Botta; Esperto LEED AP® ing. Federica Andreis (ATS servizi st.ass.)

Curriculum

Settanta7 studio associato, nato nel 2009 in una piccola stanza in affitto, oggi conta un totale di 4 sedi, Torino, Milano, Lione ed Acireale, in cui sono impiegati una quarantina di professionisti. Progettiamo scuole, palestre, edifici pubblici in Italia e in Francia. Facciamo progetti imponendoci che non solo servano, ma diventino indispensabili e preziosi. Siamo attenti a quanto succede fuori dal nostro scenario e sappiamo ascoltare. E alla fine di questo percorso, scandito da poesia, ricerca tecnologica, scelta di materiali naturali e troppi caffè ci soddisfa aver aperto una breccia di stupore e bellezza.
Impieghiamo dal 2014 strumenti BIM di progettazione, che ci permette di pensare in grande e produrre progetti integrati e ambiziosi, con elevata efficienza in termini di tempi e di qualità progettuale.
Affrontiamo ogni progetto con l’obiettivo di ridurre al minimo il suo impatto economico e ambientale. Per questo le nostre scuole sono in linea con il protocollo LEED®.

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