TStudio - Guendalina Salimei - SOCIAL HOUSING - Alloggi Sostenibili nel qualtiere Primavalle
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SOCIAL HOUSING - Alloggi Sostenibili nel qualtiere Primavalle

TStudio - Guendalina Salimei

Housing  /  Completed
TStudio - Guendalina Salimei
Social housing a Roma. Il nuovo edificio è pensato con una forte attenzione alla sperimentazione fruitiva e percettiva e con un carattere energicamente sostenibile.

Il progetto del nuovo fabbricato nel quartiere di Primavalle a Roma s’inserisce all’interno di un programma di Contratti di Quartiere che riqualificano l’intera area urbana. L’intervento riguarda la costruzione di un fabbricato di social housing per diciotto alloggi in Via Pietro Bembo, laddove una decina di anni fa è stato demolito un fabbricato preesistente.
Il progetto si incentra sulla elaborazione di una interrelazione spaziale tra tipi edilizi e morfologia dello spazio, tra spazi pubblici e luoghi dell’abitare, al fine di configurare una struttura tipologica che diviene referenza base per la definizione architettonica degli alloggi. Il nuovo edificio, che riprende le dimensioni e la volumetria di quello preesistente, è pensato con una forte attenzione alla sperimentazione fruitiva e percettiva e con un carattere energicamente sostenibile (la cosiddetta casa a 7 litri che per l’appunto si riferisce alla quantità d’energia necessaria a riscaldarla).
L’idea propone infatti di articolare gli spazi abitativi in funzione delle rinnovate condizioni dell’abitare la casa, sia come luogo esclusivamente privato, sia come ambito dove svolgere un’attività anche lavorativa. A tal fine si sono potenziate alcune scelte progettuali quali l’uso di alcune aree all’aperto e una forte integrazione dell’elemento verde, la razionalizzazione e flessibilità degli spazi e l’uso sperimentale del colore. In questo senso, il soggiorno, come spazio centrale della casa, delimitato da pareti attrezzate, diviene il “cuore” dell’abitazione sul quale si affacciano gli altri ambienti dotati di aperture. Il rapporto tra l’edificio e la città è mitigato sul fronte principale da una grande parete verde, un filtro urbano al tempo stesso artificiale e naturale composto da un sistema schermante a lamelle colorate, con arbusti e piante rampicanti che diviene un landmarkverde per il quartiere. L’intervento si propone di interpretare nuove strategie dell’abitare, puntando sulla mixitè, sulla flessibilità, sull’organizzazione di spazi comuni, sull’uso del colore e sulla adattabilità dell’alloggio ad esigenze diverse e mutevoli nel tempo.
Il progetto sostenibile si configura come apparato propositivo riduttivo rispetto ad alcune innovazioni che hanno profondamente inciso sul modo di vivere contemporaneo. Di qui la necessità di impostare una teoria del progetto in grado di dimostrare come sia possibile coniugare processi di produzione/uso/ consumo e gradimento dal punto di vista sociale. Si tratta di attribuire efficacia alle componenti bioclimatiche ed ecologiche della costruzione di edifici, laddove il trasferimento di nozioni e concetti di una particolare disciplina non deve operare in maniera meccanica, ma nei termini di una rielaborazione e significazione in senso architettonico, con l’attenzione, quindi, di evitare intrinseca capacità a codici autonomamente definiti, mentre è necessario renderli agili strumenti della pratica architettonica.
Il progetto verrà quindi opportunamente calibrato rispetto a semplici criteri di controllo del progetto bioclimatico:
- impegare superfici e finestre solari per captare e trattenere energia termica
- realizzare un involucro edilizio ad elevata capacità di conservazione dell’energia termica
- impegare dispositivi di ombreggiamento tipo brise-soleil
- impiegare dispositivi per favorire la ventilazione naturale
- conformare l’edificio in modo da ridurre gli effetti negativi dei venti
- conformare e orientare l’edificio per ottimizzare la captazione dell’energia solare in inverno
-utilizzare la conformazione del terreno strutture artificiali o vegetazionaliper ombreggiare
- conformare e orientare l’edificio in modo da ridurre l’esposizione al soleggiamento estivo
Lo spazio esterno all’edificio deve divenire parte integrante del progetto, il disegno dello spazio verde rientra nel sistema progettuale dell’organismo architettonico e contribuisce in modo determinante alla sua compatibilità ambientale e alle potenzialità di inserire questa struttura in una gestione organizzativa ed economica più ampia che sappia valorizzare le sue potenzialità anche al di fuori degli usi canonici.

Credits

 Roma
 Italia
 Azienda Territoriale per l'Edilizia Residenziale pubblica del Comune di ROMA
 03/2019
 1340 mq
 Tstudio - Architecture and Design
 Progettazione architettonica Tstudio Guendalina Salimei Giancarlo Fantilli Paesaggio - Progettazione strutturale EUTECNE s.r.l., Progettazione impianti B.Nutile P.Saraceni - Progettazione urbana E.B.S.G. s.r.l. - Direzione Lavori Guendalina Salimei - Ufficio D.L. C.Salimei con L.Pergolesi Martina Fiorentini
 SAREP S.R.L.
 Imola Ceramica;
 Luigi Filetici

Curriculum

ll Tstudio G. Salimei, R. Grio, G.Fantilli, M. Mainiero, G.Pogliani e R. Quadarella coniuga l'attività di ricerca con quella di progettazione. Tra le realizzazioni il Museo ex Annunziata Foligno, Auditorium Tecnica e la scuola Corviale Roma, via Sparano Bari, i cimiteri Frascati e Napoli; in corso waterfront a Taranto, Napoli e Corigliano, S. Benedetto Ferrara, “casa Balilla Bologna,il museo Cosenz Gaeta e il IV piano del Corviale. Inoltre social housing Roma Ceccano e Latina, eco-quartiere Bratislava e progetti in Vietnam tra cui DaoViet.eco-city. I progetti pubblicati ed esposti hanno riconoscimenti anche a livello internazionale tra cui Premio Roma, XII e XIV Triennale di Sofia, premio Selinunte, Oscar Roma, Urban Promo, Premio Minazzi, il Monaco Iconic Award, German Award. Tra le mostre VII - X - XI -XII XIII Biennale Venezia, III Biennale Pechino, Triennale Sofia, Astana, Singapore, Mosca,Tianjin, Hanoi l’UIA Tokio, curatela Padiglione Epicentro XIII Biennale.

http://www.tstudio.net/


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