La tradizione domestica individua da sempre nella cucina il cuore della casa. Il progetto di “una casa per single con vista”, - la ristrutturazione di un appartamento nel cuore del centro storico di Cesena - non si allontana dalla consuetudine, riconoscendo nella cucina il luogo cui dedicare una progettazione attenta e dettagliata.
Il giallo oro degli specchi, il bianco puro delle murature e degli arredi, la naturalità della pavimentazione in legno sono qui testimoni di una terna di cromie e materiali che tornano in ogni ambiente della casa.
Una terna vincente, che, nell'organizzazione della cucina, esprime tutte le sue potenzialità.
Due i sistemi principali che organizzano lo spazio di lavoro: la penisola in legno laccato bianco e top in marmo carrara con lavello integrato, e le retrostanti colonne, che assolvono a funzioni contenitive, di dispensa, di conservazione del cibo, e di piano lavoro ausiliario. Tutte le funzionalità indispensabili in una cucina sono celate da un sistema di ante articolato in tipologie diverse, a seconda dell’uso: ante a libro si alternano ad ante battenti e frontali estraibili, ricucendosi, in conformazione chiusa, in una superficie omogenea, senza soluzioni di continuità, ma fortemente caratterizzata dal motivo decorativo “a bamboo” che è poi il tratto distintivo dell’intero appartamento. La luce, che entra radente dalla finestra, esalta la plasticità della parete e gioca un ruolo determinante nell’enfatizzarla. Le ante, aprendosi, dissolvono la
compattezza dell’intero blocco: la scomposizione dello spigolo terminale, che si apre verso la finestra con un’anta angolare, ne è la dimostrazione più estrema. L’interno delle armadiature si allontana dalle cromie dominanti per virare alla discrezione del grigio: nella conformazione “tutto aperto” il bianco delle ante e del bancone continua così a spiccare, distogliendo lo sguardo dal panorama frammentato di stoviglie ed elettrodomestici.
Pur senza abbandonare una conformazione di cucina collaudata e tesa ad ottimizzare lo spazio di lavoro (penisola + colonne), il progetto punta ad una sintesi estrema. L’eterogeneità delle funzioni, tipica di ogni cucina, viene completamente assorbita da un’architettura “vivente” a parete. Nulla è lasciato al caso o al caos. Quello che colpisce, entrando, è il rigore di un ordine cercato e ottenuto, ma smussato dalle vibrazioni del motivo “a bamboo” che riveste la parete attrezzata: è lui il protagonista indiscusso.
tissellistudioarchitetti viene fondato nel 1998 dall’architetto Filippo Tisselli, cui si affianca nel 2001 l’architetto Cinzia Mondello e nel 2011 l'architetto Marcin Dworzynski.
Nel corso degli anni i vari lavori hanno investito i campi dell’edilizia residenziale e del terziario, dell’architettura d’interni e del design.
Lavorando nel/per il territorio, lo studio si propone come una realtà locale che mantiene nella sua organizzazione interna le modeste dimensioni della struttura di provincia. Una caratteristica importante, che è alla base della possibilità/necessità di occuparsi “dall'interno” di tutte le fasi del processo edilizio. Alla fase del progetto viene ogni volta riconosciuto il ruolo protagonista: in esso convergono le esperienze maturate e vissute, lo studio del linguaggio, la ricerca di tecnologie e materiali, la cura del dettaglio esecutivo.
http://www.tissellistudio.com/
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