Il progetto, destinato ad un salone che mira ad esaltare il carattere storico dell’auto cerca di sfruttare uno dei diversi aspetti caratteristici del marchio Porsche. Il segno grafico tipico di una auto Porsche, presentato all’Interno dell’allestimento è la forma del faro.
Da sempre elemento caratteristico, i fari delle Porsche presentano una forma ellittica che frontalmente si denota come forma circolare. È il tratto grafico in questione a diventare cornice che impreziosisce ogni singola auto esposta all’interno del padiglione fieristico.
Ognuna delle otto pedane presenti, di forma ellittica, presenta lungo tutto l’ingombro della pedana stessa, un anello deformato tale da ricreare la caratteristica forma del faro, in grado di proteggere l’auto esposta.
Questo anello fornisce anche il supporto per un’ipotetica illuminazione supplementare oltre a essere alloggiamento della dicitura del nome e caratteristiche principali del modello esposto.
ogni singola pedana è stimata con un costo di 1.500€ per un totale di 12.000€.
Le pedane delle auto sono ruotate verso l’esterno con un angolo di 30 gradi disposte specularmente rispetto al centro del padiglione. È in questo cuore che vengono celate le funzioni secondarie; la lounge, il magazzino e le due postazioni di simulazione di guida.
Un welcome desk di 6 metri situato al centro dell’intera area ed arretrato rispetto al confine perimetrale del padiglione diventa lo snodo per la gestione dei visitatori.
il fondo dello stand diventa un perimetro continuo che si muove mantenendo una distanza di rispetto dalle auto esposte. Vengono a crearsi delle pareti inclinate in pianta di 30 gradi rispetto al fronte, ma a chiusura di ogni gruppo di auto esposte. Su queste pareti sono presenti, per ogni lato, 4 monitor ed una vetrina di 150 cm di larghezza, utile ad esporre i ricambi.
Queste pareti perimetrali di fondo sono modularmente divise da 76 pannelli di 48 cm di larghezza. L’altezza massima, dei pannelli non supera la quota del suolo di 450 cm. I pannelli vengono distanziati di 2 cm l’uno dall’altro. Tali elementi, inizialmente pensati in lamiera stirata zincata, possono essere sostituiti da pannellature in mdf verniciato opaco con effetto metallico per ovviare alla necessita di riduzione dei costi. Una tale finitura permette di avere il totale numero dei pannelli con un costo che non superi gli 8.000 €.
Salvatore Scordo, designer nato a Giarre (CT) il 2 gennaio 1986.
Laurea Magistrale in INTERIOR DESIGN presso il Politecnico di Milano nel 2014 con votazione 110 con lode /110.
Nel 2015 collabora nella realizzazione del concept dei progetti Veggie, con il quali vince un “red dot concept design awards” ed un il progetto Atollo, vincitore del “best of the best - red dot concept design awards”.
Dal 2014 collabora con la designer Viviana Degrandi, occupandosi dell’intero sviluppo dei progetti: dal concept al rapporto finale con le aziende.
Durante questa collaborazione sono stati sviluppati cataloghi, svolgendo quindi il ruolo di agenzia, allestimenti fieristici come “Homi Milano” e “Ambiente Frankfurt” e principalmente progetti di prodotto industriale, dalla GDO, all’arredo artigianale come il caso del progetto “Vento” per Medulum, presentato alla design week di Milano 2018.
Dal 1017 svolge il ruolo di Fotografo commerciale per la realizzazione di cataloghi.