INTRODUZIONE
Il progetto Liv’in Porsche per lo stand Porsche Classic prende le mosse dalle suggestioni che la casa e le sue creazioni offrono ogni qualvolta si abbia l’opportunità di ammirare una vettura del marchio.
Le automobili Porsche rappresentano infatti un connubio unico di sportività, lusso, ed eleganza senza tempo. Hanno offerto a generazioni di automobilisti, che si tramandano e condividono la passione per il brand, emozioni preziose, assolutamente non comparabili con quelle di una semplice automobile.
Abbiamo pertanto voluto creare uno spazio che raccontasse l’esperienza Porsche, a partire dal punto focale costituito dai fondali dedicati allo stemma e al logo della casa. Questi manifestano una natura duplice : un corpo centrale scuro, dalle forme scultoree e dalle proporzioni classiche, a richiamare l’anima senza tempo del marchio, le sue radici fondate su funzionalità e razionalità ; poi un secondo elemento fluido e dinamico, che prende le mosse dal primo, lo segue e ne diviene in qualche modo complemeto, a rappresentare la veloce rincorsa verso il domani, spinta dal vento dell’innovazione.
Ma il piacere di una automobile Porsche è un piacere che deve essere condiviso per poter essere pienamente vissuto. Pertanto abbiamo dedicato un’ampia porzione dello spazio espositivo all’inserimento di un comodo living, circondato e caratterizzato dalla presenza di vetture storiche del marchio. Queste diventeranno così occasione di momenti conviviali per i fruitori, compito peraltro svolto egregiamente dalle Porsche di ogni epoca.
Tuttavia il valore aggiunto di un salone risiede nella possibilità di toccare con mano questi oggetti, di poterne cogliere anche i più piccoli, ma significativi dettagli, e, ovviamente, di poterlo fare con la compagnia che più ci aggrada, sia essa l’amico di una vita, che il signore conosciuto poco prima all’ingresso dello stand. Ognuno avrà, infatti, la sua storia legata a Porsche da raccontare.
Abbiamo pertanto inserito pedane espositive per le automobili che consentano ai fruitori di sedersi ad ammirare le vetture da vicino, condividendone le impressioni e creando i presupposti per aggiungere conoscenza.
Ad accompagnare la visita, i fondali ospiteranno proiezioni, che raccontano la storia di Porsche, le sue vittorie nei circuiti di tutto il mondo, le sue conquiste nella tecnica e nel design, ma anche e soprattutto le storie degli appassionati di tutti i tempi. Le voci urlanti dei motori a 6 cilindri affiancheranno in questa colonna sonora i racconti leggeri di ore trascorse in garage, magari con il proprio padre, ormai anziano.
Il corpo centrale, aprendosi come tagliato dall’avanzata della tecnica, mostra ai visitatori il suo prezioso contenuto : un’esposizione di pezzi di ricambio per le Porsche di ogni epoca e ogni tipologia, vera espressione del saper fare, tramandato da generazioni di ingegneri, ma soprattutto di maestranze, che si cela dietro ad ogni singola vettura. Vero spartito che mostra i suoni che andranno a comporsi, sotto la guida di sapienti ed esperte mani, nell’armonia di una vettura viaggiante.
In fondo al percorso di visita, in uno spazio a loro dedicato, trovano posto i simulatori di guida, che regalano al pubblico le magie offerte dalla realtà virtuale.
MATERIALI IMPIEGATI
Dal punto di vista materico si è limitata la scelta a pochi e selezionati materiali che corrispondessero ad altrettante cromie, per andare incontro all’immagine elegante e classica del brand.
Al caratteristico contrasto di bianco e nero abbiamo associato il color cognac proprio della pelle, suggestione data dagli eleganti interni delle vetture e dal loro lusso senza tempo. Questo aggunge una nota calda all’ambiente, rendendone piacevole e familiare l’atmosfera e invitando alla condivisione e alla socializzazione.
Tuttavia il fine principale della scelta dei materiali rimane quello di esaltare la qualità del design delle vetture, pertanto ci siamo indirizzati verso un ambiente piuttosto neutro.
Abbiamo utilizzato una finitura lucida scura per il corpo centrale, adatta a ospitare proiezioni e a caratterizzare un fondale.
Tale corpo è stato immaginato come una struttura leggera, costituita da un ossatura metallica (80€/mq) rivestita con pannellature di plxiglas colorate (45€/mq).
Esso contiene l’elemento espositore dei pezzi di ricambio, costituito da una initerrotta vetrina incassata nella struttura, Il percorso è coperto da una struttura a lamelle, che ingloba i corpi illuminanti, costituita anch’essa da struttura metallica rivestita.
L’involucro chiaro vuole essere un oggetto espressivo, dinamico, contemporaneo ma già rivolto al futuro : è disegnato dal vento e dalla velocità, richiama il visitatore allo stand e lo accompagna nella visita: è ottenuto con un leggero telaio metallico sul quale viene teso un telo bianco (10€/mq).
Le pedane espositive delle automobili e il desk della reception sono costituite da una struttura metallica leggera, rivestita con pannelli in materiale plastico(15€/mq) della finitura desiderata. Il bordo degli elementi è rivestito con una fascia di ecopelle color cognac(30 €/mq) .
Per l’arredamento si sono scelti pezzi vintage di area tedesca, come il set disegnato da Hosrt Brunning per Kill International.
Il collettivo BCT nasce nel 2015 dal desiderio dei fondatori di confrontarsi sull’architettura sul design, ispirati dalla celebre massima “hic sunt leones” da sempre cercano di distinguersi per la volontà di esplorare nuove frontiere nel campo della progettazione.
Andrea Bit appassionato di grafica e di rappresentazione “pop” dell’architettura, è influenzato dalla scena contemporanea olandese, di cui fa attivamente parte.
Fabio Corradi affascinato fin da piccolo dalla meccanica, si specializza nello studio del miglioramento sismico, restauro e consolidamento del costruito storico.
Martina Tagliavini, interessata nelle relazioni che si instaurano tra le persone e gli ambienti che vivono, lavora come libero professionista.
Nel 2017 il gruppo si arricchisce della presenza Gaia Condorelli, vulcano di idee ma allo stesso tempo estremamente pragmatica, trasforma ogni idea in un progetto realizzabile.