A2CM - Amoretti Calvi e Associati, Ceschia e Mentil Architetti Associati - LA MADONE - ROQUEBRUNE CAP MARTIN
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LA MADONE - ROQUEBRUNE CAP MARTIN

A2CM - Amoretti Calvi e Associati, Ceschia e Mentil Architetti Associati

Villa  /  Completed
A2CM - Amoretti Calvi e Associati, Ceschia e Mentil Architetti Associati
Villa La Madone, così si chiamava la casa che abbiamo ampliato, è un edificio che è stato cucito addosso al suo committente: imprenditore e amante della musica e dell’arte, personaggio eclettico, istrionico, acuto. Dopo aver vissuto con lui l’emozione, la meraviglia e lo sconcerto dell’esperienza di una delle magnifiche sperimentazioni artistiche di Tino Seghal, abbiamo scelto di trasferire nella realizzazione di questa casa di famiglia alcuni principi che fondano le sue opere e condiviso un processo realizzativo in cui l’imprevisto, il contraddittorio, l’obiezione, la manualità dell’operaio, le conoscenze altrui, divenissero risorsa continua e fattori di crescita, consapevoli che il risultato formale dell’opera sarebbe arrivato comunque e di conseguenza. I punti di partenza e d’arrivo sono stati resi possibili, hanno raccolto il loro stesso nutrimento, da un sistema d’incontri e relazioni, elaborati e da noi orchestrati coinvolgendo fino all’ultimo degli attori del processo di costruzione della casa, che a nostro giudizio è stato affascinante quanto l’attesa del risultato stesso. Senza prescindere dalla dimensione storica del linguaggio architettonico, artistico e dal significato dei segni che lo hanno preceduto, il maggior risultato è stato umano e perciò legato alle relazioni immateriali create dal processo stesso. Il punto d’inizio e d’approdo sono stati entrambi collocati nell’adesione ai precisi vincoli di apertura dell’intero processo realizzativo dell’opera mentre il gesto formale è rimasto sempre sospeso. L’incipit è stato a un tempo fonte e contenitore di tutte le sue possibilità, che mai hanno avuto realmente un termine proprio perché il divenire non è mai stato scritto in partenza.
Il progetto si è sviluppato intorno ad una costruzione degli anni '60 posta all’interno del Domaine de la Torraca a Roquebrune - Cap Martin. La composizione del nuovo edificio è nata in rapporto stretto con il giardino circostante e i terrazzamenti esistenti, realizzati con i tipici muri di contenimento in pietra locale, di semplicità autentica ed essenziale. La parte dell’edificio rivestita in pietra corrisponde ai volumi della vecchia casa ovvero le sue parti più intime: le camere da un lato e la cucina e lo studio dall’altro. Lo spazio residuo tra questi due nuclei volumetrici e strutturali definisce invece le parti “pubbliche”: il salotto di ricevimento accanto allo studio, il soggiorno famigliare e la zona d’ingresso attorno alla corte dell’ulivo. Il clima della Costa Azzurra permette di vivere all’aperto buona parte dell’anno e nell’edificio non c’è soluzione di continuità tra gli spazi interni e i percorsi che attraversano la casa e trovano compimento sul tetto giardino.
L’ingresso alla proprietà è dominato dalla grande loggia in aggetto: è il grande occhio di casa sul paesaggio e sul golfo di Mentone sospeso su di un agrumeto che fa da filtro tra la strada di accesso e gli spazi domestici del piano terra. Sulla sommità della salita, una cascata d’acqua indirizza il visitatore verso la grande scala di accesso in pietra bianca che conduce al piano d’ingresso e attraversando un portico, dietro al quale un ulivo riempie una corte verde, si arriva alla soglia di casa. E’ uno spazio cerniera dominato del verde esterno e caratterizzato dalla presenza di una zona di attesa e relax intorno al camino. La pavimentazione esterna entra nell’abitazione senza differenze. Un grande quadro seicentesco posto in cima alla grande scala che conduce al piano primo attira l’attenzione e invita a raggiungere lo spazio del salotto. Finalmente ritroviamo il mare attraverso la grande cornice della loggia. Si ha la percezione netta che il limite dello spazio è delimitato dalla loggia esterna e non dalle grandi vetrate. La pavimentazione ha preso nel frattempo una finitura sempre più morbida e impreziosita ma con lo stesso disegno e direzione giunge fino al limitare della terrazza.
Al piano terra, la sala da pranzo è posta accanto alla cucina e la pavimentazione in pietra bianca termina sulla vasca d’acqua esterna. Le porte finestre sono realizzate con serramenti scorrevoli i cui profili sono incassati a pavimento e a soffitto. Quando vengono aperti scorrono nel muro e sono a scomparsa totale. La sensazione di vivere all’aperto è sempre presente.
Terminiamo parlando nuovamente del nodo principale del progetto, ovvero la sua strutturazione aperta, perché è doveroso fare un accenno agli spazi di servizio della casa, che sono cresciuti man mano e hanno subito modifiche di ogni tipo in un gioco collettivo di proposte, scelte, passi indietro e in avanti. Pensando a questa esperienza ci piace citare Wynton Marsalis quando parla del suo modo di suonare il Jazz: “Il jazz è l'arte del timing: ti insegna il "quando". Quando cominciare, quando attendere, quando farti avanti, quando prendere il proprio tempo.” L’esecuzione della musica classica infatti è altro, significa prepararsi insieme al direttore d’orchestra per una esecuzione perfetta, mentre il jazz presuppone preparazione, ritmo, ma anche affiatamento, istinto, creazione, improvvisazione e soprattutto tanto divertimento. Questo è il timing e questo edificio è jazzistico. Se si suona bene insieme viene così. Ogni musicista dona la sua personale interpretazione, ma suona con gli altri per stupire e vuole essere stupito con gli assolo. Così per esempio ha fatto l’operaio siciliano che ha realizzato quasi tutti i rivestimenti in pietra: con la sua calma e il suo occhio esperto ha saputo scegliere pietra dopo pietra il materiale che abbiamo trovato negli scavi donando il suo particolare timbro alla vibrazione musicale d’insieme.

Credits

 Roquebrune Cap-Martin
 Francia
 Lagorio Walter
 06/2014
 482 mq
 Calvi Marco, Ceschia Gaetano
 Loiacono Cinzia, Cadamuro Simone, Piazza Alfonso, Vignaga Nicola
 Techn'art
 P.I. Ornato Massimo, Ing. Canavese Alberto, Arg. Benza Francesca
 CMR S.r.l., Big S.r.l., Tecnoelettrica S.n.c., Casone Verona Stone S.r.l., Showroom del serramento S.r.l., Sanremo Piante
 Amoretti Aldo

Curriculum

Nel 2014 Marco Calvi (1968) e Gaetano Ceschia (1970) fondano A2CM, un network che unisce i loro studi: Amoretti Calvi e associati, attivo a Sanremo dal 1996 e Ceschia e Mentil architetti associati, con sede a Venezia dal 1998. I lavori dei due studi ricevono molti riconoscimenti critici e sono pubblicati sulle maggiori riviste di architettura italiane ed internazionali (ArchiCOTE (2015), Emerging Architecture Award AR+D (2003, 2006), Premio europeo L. Cosenza (2002, 2004), Biennale di Venezia (2014), UIA 2011, Premio Oderzo (2002, 2004), Festival dell’Architettura (2006); Casabella, Ottagono, Detail, Il giornale dell'Architettura, D’architettura, Abitare, Industria delle costruzioni, Techniques et Architecture). Si occupano di edilizia pubblica e privata, interior design e product design. Ceschia ha svolto attività di docenza la Facoltà di Architettura di Trieste e per l’Accademia di Mendrisio. Oggi A2CM sta progettando edifici residenziali, nel settore terziario, sanitario e pubblico.

http://www.amoretticalvi.it

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