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CRIT - POLO PER L'INNOVAZIONE DIGITALE

ARKPABI - Giorgio Palù e Michele Bianchi architetti

Office&Business  /  Completed
ARKPABI - Giorgio Palù e Michele Bianchi architetti
Il nuovo polo tecnologico di Cremona, luogo riconoscibile di innovazione e di ricerca scientifica nell’ambito dell’ICT, rappresenta un caso esemplare di integrazione tra architettura e tecnica, tra forma e funzione, tra ricerca estetico formale e ottimizzazione dell’efficienza dell’edificio. Tutti gli ambiti progettuali sono stati affrontati perseguendo il maggior grado possibile di integrazione tra i diversi sistemi costitutivi dell’organismo edilizio, con l’obiettivo finale di ottimizzare i processi costruttivi, prima e il funzionamento dell’edificio, nella sua vita futura, in ottica smart.
L’ insediamento si compone di un sistema di unità ospitanti diverse aziende operanti nel settore dell’ICT Technologies, indipendenti ma collegate da un corridore centrale ad esse perpendicolare nel quale sono allocati i diversi ambienti di servizio (sale riunioni, coffee-break, ecc), connessi a spazi collettivi. Tale tipologia, “a padiglione”, strutturata come successione di aree funzionali, consente una configurazione planimetrica flessibile, consentendo un assetto interno variabile nel tempo. La composizione planimetrica è fondata sull’alternanza e la compenetrazione tra spazi chiusi e spazi aperti, promuovendo il comfort ambientale indoor e migliorando la qualità degli spazi di lavoro.
La presenza dei patii interni consente anche agli uffici collocati nelle porzioni centrali dell’immobile, aerazione e illuminazione naturali. L’articolazione volumetrica dell’edificio ha consentito inoltre la formazione di ampi terrazzi a servizio delle aree di lavoro, serviti da pedane in legno arredate con specie arboree pregiate, circondate da ampie campiture in ghiaia bianca.
Al piano terreno è prevista la collocazione di un parcheggio coperto nel quale, in posizione baricentrica, è collocata una hall di ingresso/ricevimento, a quadrupla altezza, raggiungibile dal percorso pedonale centrale, collegato alla strada di accesso al lotto; su questo spazio si affacciano delle passerelle in carpenteria metallica con parapetti e pavimenti in vetro. All’interno della hall trovano spazio una scultura interattiva, collocata sulla parete in calcestruzzo grezzo e due suggestivi ascensori panoramici. Al primo livello sono articolate cinque unità funzionali, parte delle quali di proprietà di aziende private e in parte destinate ad ospitare aree di co-working, comprensive di un piccolo centro formazione e congressi, aree relax e un laboratorio di modellistica con stampanti 3D detto “Fab Lab. Grazie alle scelte progettuali operate, l’edificio ha raggiunto la classe energetica A3. Le stratigrafie dei pacchetti costruttivi sono studiate e certificate in modo da limitare dispersioni di energia e ottimizzare il comfort ambientale interno. L’involucro garantisce un costante rapporto di continuità visiva tra interno ed esterno, prevedendo elementi di protezione dalla luce e dal sole in grado al contempo di ritmare il disegno di facciata. Buona parte delle schermature è costituita da un rivestimento metallico verniciato a disegno in lamiera macro e microforata in CORTEN tagliata al laser. L’edificio propone quindi un’immagine architettonica molto caratterizzante grazie all’impiego di questi sistemi schermanti raffiguranti dei rami d’albero. L’estetica dell’edificio appare quindi caratterizzata da pelli “pixelate”, un chiaro rimando alla grana delle immagini proiettate sugli schermi dei computer che rivelano la vocazione funzionale dell’edificio stesso. L’attenzione dei progettisti si è inoltre focalizzata sulla sostenibilità e l’efficienza energetica, in linea con i protocolli internazionali in materia di tutela ambientale. La chiave per coniugare la presenza di attività e processi energivori e l’idea di rispetto per l’ambiente è stata l’adozione di un protocollo per la gestione delle attività della struttura. Grazie a questo approccio, tutti i sistemi di controllo dei processi interni all’edificio, dalla videosorveglianza, ai sistemi antifurto, di controllo impiantistico, sono controllabili in remoto (BMS), tramite smartphone, in modo da gestire in modo puntuale e ottimale qualsiasi problema ed esigenza di variazione dei parametri di gestione dell’edificio, evitando sprechi energetici e problemi di manutenzione. Per lo stesso motivo le chiusure perimetrali sono state studiate in modo da avere un grado di efficienza molto elevato: i serramenti presentano una doppia vetrocamera, con caratteristiche basso emissive negli elementi a contatto con gli ambienti interni e con un elevato fattore di schermatura solare verso l’esterno. Questo tipo di involucro, insieme alle schermature e al cappotto isolante perimetrale, è in grado di assicurare all’edificio una elevata performance energetica di tipo passivo, contenendo gli sprechi energetici e valorizzando le scelte impiantistiche operate. Al fine di ridurre l’impatto ambientale del fabbricato sono state inoltre operate scelte mirate in campo impiantistico: la copertura e i terrazzi più ampi sono stati parzialmente coperti da moduli fotovoltaici per garantire la copertura di una quota consistente del fabbisogno energetico dell’edificio attraverso fonti rinnovabili. La climatizzazione avviene tramite pompe di calore ad alta efficienza; l’impianto di climatizzazione è supportato da sistemi di ventilazione regolabili in modo differenziato in ciascun ambiente. Questo tipo di regolazione è integrata da una rete di sensori che valutano, in base all’esposizione solare e all’orientamento dei padiglioni, l’effettivo fabbisogno energetico necessario per la climatizzazione dei singoli ambienti, garantendo un’ulteriore riduzione del fabbisogno energetico dell’edificio. Infine, l’introduzione di un sistema di scambiatori di calore consente di recuperare gran parte del calore latente dall’aria di ricircolo estratta dagli ambienti interni per preriscaldare l’aria pulita di immissione destinata agli ambienti funzionali, invece di essere disperso, riducendo l’energia richiesta per la climatizzazione invernale.

Credits

 Cremona
 Italia
 C.S.A. Consorzio Servizi e Appalti, Reggio Emilia
 03/2017
 7.500 sq. m
 ARKPABI | GIORGIO PALU’ e MICHELE BIANCHI ARCHITETTI
 arch. Francesca Gallina, arch. Martina Varoli , arch. Davide Nolli, arch. Marcello Cesini, arch. Alessandra Dall’Ara, arch. Ilaria Falabella
 S.E.G.I. s.r.l.
 strutture: STUDIO TECNICO DOTT. ING. IOSE’PARONI; impianti: MTE INGEGNERIA s.r.l.; acustica: CERVI E ASSOCIATI s.r.l.; sicurezza: STUDIO GEOM. ROBERTO PALU’
 PREFABBRICATI: MAGNETTI BUILDING s.r.l.; ASCENSORI: Otis s.r.l.; OPERE IN FERRO: Italswiss corporation; SERRAMENTI: Barbieri; OPERE ELETTRICHE: Diesse electra impianti; OPERE IDRAULICHE: Idronova s.r.l.; ILLUMINAZIONE: Zumtobel; RIVESTIMENTI IN MARMO: B-Stone; PAVIMENTI INTERNI: Eco.contract CREMONA

Curriculum

ARKPABI nasce nel ‘94 dalla collaborazione tra Giorgio Palù e Michele Bianchi. Lo studio realizza opere nel settore pubblico e privato, affrontando i temi progettuali con approccio basato su ricerca architettonica, sperimentazione tipo-morfologica, tecnico-materica e innovazione tecnologica. Con personalità si occupa di architettura indagando possibili sfaccettature della disciplina, realizzando edifici per terziario, ospitalità, architetture industriali e residenziali. Il progetto Delle Arti design Hotel nel 2002 a Londra vince l’Architectural Award come Best New Hotel nella competizione internazionale The European Hotel Design Award ‘02. Nel 2016 lo studio vince con l’Auditorium Giovanni Arvedi il XXIV Premio Compasso d’Oro ADI “per aver realizzato con bellezza ed eleganza il concetto di armonia pari a un grande strumento musicale, il Violino”, primo compasso d’oro ad essere assegnato ad un’architettura, assimilata ad un oggetto scultoreo e di design su grande scala.

http://www.arkpabi.it


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