Accademia di Belle Arti "Pietro Vannucci" - SCORCHED OR BLACKENED
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SCORCHED OR BLACKENED

Accademia di Belle Arti "Pietro Vannucci"

Industrial Design  /  Completed
Accademia di Belle Arti "Pietro Vannucci"
“Il design che serve all’Umbria non è il design industriale e tantomeno è il design del prodotto dell’elettronica: i computer, i tablet, gli smartphone. Il design che serve all’Umbria è il design proprio dei progettisti che si occupano d’inventare strumenti capaci di far sì che l’uomo possa vivere in condizioni migliori, sfruttando al meglio la potenzialità creativa che c’è in ciascuno di noi per dare un contributo di felicità e di consapevolezza al vivere quotidiano. Ed è proprio in Umbria che potrebbe nascere questa nuova accezione del design: eletto da disciplina tecnica a disciplina umanistica, ovvero volto a studiare l’uomo nella sua dimensione culturale, antropologica e intellettuale”.
Michele De Lucchi, 2016

Il padiglione Scorched or Blackened, che ha suggellato il progetto di branding territoriale promosso dalla Regione Umbria con l’assegnazione del grandesignEtico International Award 2016, si presenta come mise en abyme ovvero come forma virale d’incorporazione, tanto dal punto di vista figurativo quanto dal punto di vista concettuale. In tal senso, la stele orizzontale piantata nella Ca’ Granda, proprio perché è al contempo contenuto e contenitore, evoca aspetti forse insoliti, ma certo tra i più emozionali dell’Umbria (dalla foresta fossile di Dunarobba alla chiesetta della Porziuncola di Assisi, dallo studiolo ligneo di Guidubaldo da Montefeltro a Gubbio all’occhio alato di Tomaso Buzzi a Montegabbione, dalla Calamita Cosmica di Gino De Dominicis a Foligno al Grande Nero di Alberto Burri a Perugia). Ma, più ancora, il carattere stereometrico e l’organizzazione modulare della stele serrano in un nodo borromeo la cultura umbra e la cultura lombarda nel segno dell’umanesimo, dialogando idealmente da un lato con le accelerazioni prospettiche che, nella Galleria Nazionale dell’Umbria, misurano lo spazio metafisico dell’Annunciazione di Piero della Francesca, e dall’altro con il rigore geometrico che, nell’Università Statale di Milano, governa lo spazio fisico dell’ex Ospedale Maggiore di Filarete.
Verso il chiostro alberato, il padiglione è ritmato dall’intercolumnio stabilito da Francesco Maria Richini ed è decorato con diciannove caratteri alfabetici “monk” (la nuova font lanciata dalla Regione Umbria in occasione di “Expo Milano 2015”), che ripropongono in forma di anagramma l’ambiguità costitutiva che aleggia sull’installazione: schorched or blackened. Mentre, verso il corridoio porticato, il padiglione è segnato da un lungo velario vetrato, che ordina le sperimentazioni artistiche condotte da quattro docenti dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia perseguendo l’uso innovativo di altrettanti materiali tradizionali propri dell’artigianato regionale più consolidato: Arthur Duff/ceramica, Marco Fagioli/legno, Pietro Carlo Pellegrini/carta, Paul Robb/vetro.

CONCEPT DEI PROTOTIPI

MY VEINS / ceramica
MY VEINS usa tre elementi disparati (pietra, neon e la tecnica del lustro), coartandole a produrre un frammento di paesaggio primordiale di materia aliena, dove l’unico segnale umano resta il connettivo luminoso del linguaggio.

8EMEZZO / legno
Otto contenitori in legno di rovere che riflettono sulle mezze forme. Tutto ciò che tagliamo a metà in cucina crea delle forme asimmetriche come mezzi limoni, mezze cipolle, mezzi cavoli. Dallo studio del taglio di questi ingredienti base della cucina è nata l’ispirazione per una serie di ciotole impilabili, la cui forma richiama la metà assente del contenuto.

BIO / carta
Bio.io
bio.tu
bio.è
bio.noi
bio.voi
bio.loro
Welcome aboard

MIST / vetro
La nebbia / mist, è opacità, ma non assenza di luce: può infittirsi e nascondere per poi diradarsi e rivelare totalmente.

Credits

 Milano, Ca’ Granda
 Italia
 Regione Umbria
 04/2016
 10 mq
 Accademia di Belle Arti "Pietro Vannucci" di Perugia
 Accademia di Belle Arti "Pietro Vannucci" di Perugia (Paolo Belardi, Matteo Scoccia)
 Accademia di Belle Arti "Pietro Vannucci" di Perugia
 Accademia di Belle Arti "Pietro Vannucci" di Perugia (Arthur Duff, Marco Fagioli, Pietro Carlo Pellegrini, Paul Robb)
 Totem srl, Blueside, GPT - Gruppo Poligrafico Tiberino srl, Legnoart srl, Museo Opificio Rubboli, Cotto Etrusco
 Alessandra Chemollo, Paul Robb

Curriculum

L’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia è stata fondata nel 1573 sulla scia del precedente vasariano di Firenze. Riformata dal punto di vista statutario alla fine del Settecento da Baldassarre Orsini, allievo di Raphael Mengs, e riordinata dal punto di vista didattico all’inizio dell’Ottocento da Tommaso Minardi, allievo di Antonio Canova, l’istituzione accademica perugina vanta un patrimonio storico-artistico di valore inestimabile (dai calchi di Michelangelo Buonarroti ai disegni di Giovanni Battista Piranesi fino ai wall-drawing di Sol Lewitt) e un corpo accademico di livello internazionale (da Germano Celant a Jean Nouvel fino a Beverly Pepper). Così come vanta un corpo docente qualificato, nel cui novero sono stati selezionati gli artisti, gli architetti e i designer coinvolti nel progetto MONK: Paolo Belardi, Arthur Duff, Marco Fagioli, Pietro Carlo Pellegrini, Paul Robb e Matteo Scoccia.

http://www.abaperugia.com

Tag

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