La casa ha un pianta irregolare a forma di "C", con un patio dove il quarto lato è costituito da un piano verde che offre la struttura planimetrica che genera gli spazi della casa, creando tre corpi ad altezza variabile crescente da nord-est, dove il volume scompare integrando nel terreno. Il primo corpo dispone di tre camere da letto, due delle quali con finestre che si affacciano sul patio, attraverso il bagno; mentre la terza camera da letto ha un sottraendo che apre la camera matrimoniale e il suo bagno ad est nella radura. A sud il secondo corpo, con una altezza compresa tra 3,50 e 4,50 metri introduce il soggiorno, e lo spazio aperto sospeso tra il cortile e il paesaggio. Il suo lato chiuso è caratterizzato dalla presenza di un camino che termina con la stessa dimensione della finestra sud. Il soggiorno continua con la zona pranzo, ad ovest con il corpo a doppia altezza: uno spazio continuo, caratterizzato da una copertura composta da piani triangolari, all'interno della quale è incassato il sistema di illuminazione continua.
La parte più alta del corpo ad ovest è caratterizzata da un soppalco sotto il quale la cucina si apre al patio, mentre sopra di esso vi è uno spazio per lo studio.
Si crea uno spazio fluido integrato e aperto verso l'esterno, protetto contemporaneamente, quasi chiuso ai lati est e ovest (dove si aprono la finestra come uno scavo della camera e bagno).
Il sistema geotermico, pompe di calore, pareti ventilate, creando una ventilazione naturale anche se le pareti profonde (65 cm) che proteggono dal freddo e dal calore (Classe energetica superiore a A + cened) contribuiscono a costruire una casa con costi di riscaldamento molto bassi, quasi consumi ed inquinamento zero. Volevamo una casa ecologica nei materiali da costruzione e di isolamento, dotato di pareti ventilate, una casa sostenibile in bilico insediamento con il paesaggio.
Prati verdi e alberi che incorniciano il rivestimento esterno in ossido di rame e legno ondulato Accoya (brevetto di legno indeformabile della Nuova Zelanda ottenuto attraverso foreste di pini ripiantati), gli unici elementi che, con il triplo vetro camera, sono l'artificio in contrappunto che interagisce con la natura.
La parete ventilata in rame è modulata con una leggera pieghettatura a vibrare la luce sulla superficie non riflettente. Il legno della grande sfondato riflette la luce che viene rifratta da sud.
La pavimentazione del patio è realizzata in legno di iroko, le grandi finestre integrate nel rivestimento di rame definiscono uno spazio che si arricchisce di un acero verde che inserisce un pezzo di natura.
All'interno, i pavimenti sono in resina color sabbia, le pareti sono in cartongesso dipinte di bianco e i soffitti con luci ad incasso tagliati nella giunzione lastra-parete, i parapetti sono in vetro mentre i serramenti delle finestre in ferro verniciato con l'obiettivo di esaltare lo spazio e la sua continuità, favorendo l'integrazione al sito.
Camillo Botticini, è professore di Progettazione Architettonica al Politecnico di Milano, dove nel 2003 ha ottenuto il Dottorato in Architettura Urbana, e alla Escuela de Arquitectura dell’Universidad de Navarra.
Ha vinto competizioni internazionali e realizzato differenti tipi di architettura sia in Italia che in Europa unendo una ricerca teorica a una significante capacità operativa.
Riceve importanti riconoscimenti in architettura: Medaglia d’oro all’Architettura Italiana nel 2012 - premio speciale Architettura in Legno; Primo premio di IN/ARCH-Ance nel 2006, ed è stato selezionato per il Premio Europeo di Architettura Mies van der Rohe nel 2007. E’ presente alla Biennale di Architettura di Venezia nel 2000, 2010 e 2014.
I suoi lavori sono stati pubblicati nelle più importanti riviste di architettura quali Casabella, Domus, A10, Metalocus, Details, Mark, Abitare e anche libri come il Phaidon Atlante dell’architettura del XXI secolo.