Mercato coperto Reggio Emilia
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Mercato coperto Reggio Emilia

Corvino+Multari

Mercato coperto Reggio Emilia
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Mercato coperto Reggio Emilia - L'idea è quella di definire una proposta architettonica che descriva il monumento nei suoi caratteri storici e permanenti, proiettandolo nel terzo millennio quale luogo delle identità culturali, sociali ed etniche, fondate sul confronto. Il recupero del Mercato Coperto parte dalla lettura di un territorio che è deposito di storiche trasformazioni quali la centuratio, all'interno del quale la struttura del mercato assume ruolo, significato e relazione. L'organizzazione del monumento risulta orientata dalla geometria che, riducendosi alla scala dell'intervento, definisce l'orditura dello spazio dell'intero complesso capace di aprirsi al suo intorno anche attraverso il sistema delle corti e dei giardini. Il progetto, nel conservare le specificità ed il carattere del monumento, si pone l'obiettivo di realizzare un complesso integrato di interesse pubblico e di utilità sociale che contribuirà ad innescare e potenziare un processo di recupero diffuso e di rivitalizzazione del tessuto economico-sociale del rispettivo intorno urbano, quale elemento di valorizzazione e arricchimento dell'indentità culturale della città. Rendere quindi unitario l'intero intervento, compreso tra l'attuale mercato coperto, l'ex casa dello studente, l'edificio della Oviesse, la piazza Scapinelli, gli spazi delle corti interne, dando trasparenza all'intero complesso attraverso i percorsi di penetrazione, per garantire la massima integrazione con il tessuto urbano circostante e la massima accessibilità pedonale da e per più punti della città. Il sistema distributivo genera una dinamicità degli spazi che determinano una frequenza di scambi tra le persone e le cose che i luoghi del commercio innescano in pezzi di città. Il mercato potrà quindi diventare il luogo delle relazioni interpersonali “materiali” tra i fruitori del monumento ed il luogo delle relazioni “immateriali” tra le reti globali. Questa condizione definisce un luogo aperto alla multimedialità per realizzare una comunicazione con la totalità del sapere, degli spazi, dei soggetti, scavalcando ogni tipo di barriera ed annullando tutte le possibili marginalità. La proposta progettuale considera il complesso, anche a ragione dei caratteri emblematici della configurazione concettuale individuata, come parte integrante e propulsiva del nuovo processo di sviluppo della città di Reggio Emilia. Il progetto: restauro del complesso, scelte e soluzioni progettuali - Il progetto ha come obiettivo la necessità di integrare la destinazione d'uso del mercato con le attuali consistenze del complesso nel rispetto delle istanze del restauro e della utilità sociale di alcune nuove funzioni (obiettivo della conservazione integrata). Questi aspetti, insieme con l'analisi delle condizioni di conservazione in cui versano le strutture in elevazione, gli orizzontamenti, le coperture e le scale, gli spazi aperti, con un approfondimento sulla galleria e i cortili, hanno costituito i temi intorno ai quali si sono articolate le scelte progettuali. Con la nostra proposta di intervento sono state in generale evitate le “azioni passive”, quelle che in sostanza determinano impatti diretti ed irreversibili; quelle “attive”, che determinano impatti normalmente reversibili, sono state orientate verso tipi mitigabili e riconoscibili oltreché, riteniamo, compatibili sul piano dell'istanza storica ed estetica. L'idea di trasformazione, con una serie di piccole modificazioni necessarie ad assicurare l'accessibilità e la funzionalità dell'intero complesso, si attua attraverso un intervento di miglioramento. Infatti la proposta progettuale, in linea con le normative vigenti ed in particolare con quelle sugli edifici storici di uso pubblico, prevede quanto segue: restauro conservativo e ripristino, interventi di nuova edificazione, aree esterne:
Struttura organizzativa delle funzioni previste, accessibilità e sistema del verde - La proposta progettuale si basa sulla volontà di integrare le funzioni del nuovo commercio al monumento, ottimizzando il sistema di percorribilità orizzontale e verticale, privilegiando il pedone e garantendo l'invito, l'accoglienza e la necessaria e richiesta apertura dell'intero complesso. Il progetto aumenta gli accessi e riorganizza il sistema galleria caratterizzandolo in relazione alle destinazioni cui afferiscono e potenziando la sua vocazione ad ospitare anche altri eventi. Gli spazi del mercato saranno riorganizzati privilegiando la direttrice della navata centrale che risulterà libera delle strutture dei box oggi presenti, riproponendo la galleria aperta dell'idea progettuale originaria. Uno spazio ristoro regalerà al visitatore momenti di sosta e di incontro. L'edificio dell'ex casa dello studente ospiterà una media superficie e lascerà percepire le sue originarie strutture quali le colonne in ghisa con capitelli e la copertura in capriate di legno. Esso risulterà collegato al mercato attraverso un piccolo elemento di connessione su sedime di edificio preesistente, che ospiterà collegamenti e spazi di vendita. Pertanto dalla via Emilia “attraverso il mercato” si raggiungerà la ex piazzetta del Pesce, ma anche piazza Scapinelli, via delle Carceri e via dell'Abbadessa in un possibile itinerario dei “giardini segreti”. Il sistema del verde del complesso sarà definito da piccoli inserti, ritagli di paesaggi, metafora di luoghi, identità, culture. Il “nuovo mercato” sarà allora un luogo simbolico di grande visibilità, con positive ricadute nel tessuto economico-sociale; farà affiorare tutte le preesistenze e al contempo sarà decisamente proiettato nella modernità e nella contemporanea multimedialità, in una realtà urbana rivolta al suo insigne passato.

Vincenzo Corvino (1965) e Giovanni Multari (1963) svolgono attività didattica presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”,Facoltà di Architettura.
Sono stati invitati, in qualità di tutors, a diversi Workshop Internazionali di progettazione e sono stati professori presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e l’Università degli Studi di Bologna Alma Mater Studiorum – Facoltà di Architettura Aldo Rossi di Cesena.
Nel 1995 fondano lo studio corvino + multari con sede a Napoli e uffici a Milano, partecipano a diversi concorsi internazionali a seguito dei quali realizzano edifici per abitazioni, uffici pubblici e privati e riqualificazione di spazi pubblici aperti.
Nel 2000 con Piazza dei Bruzi e nel 2003 con la Sede degli Uffici della Azienda Ospedaliera di Cosenza sono segnalati con targa d’argento al Premio Europeo “Luigi Cosenza”, nel 2001 con il Recupero del Quartiere Militare Borbonico a Casagiove sono vincitori della III edizione del Premio Centocittà bandito dalla Compagnia di San Paolo.
Nel 2006 con il progetto del Restauro del Grattacielo Pirelli sono vincitori del Premio Speciale per il Restauro al Concorso Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana 2006 indetto dalla Triennale di Milano.
Nel 2006 con il progetto per la nuova stazione di Castellammare di Stabia partecipano alla 10ma Biennale di Architettura di Venezia.
Nel 2010 l’Editore Graus di Napoli pubblica il DVD corvino+multari: Vesuvius di Gianpaolo De Siena, un progetto editoriale che racconta i 15 anni di attività dello studio.
Nel 2012 con il progetto per il “Centro integrato per l’artigianato ed il commercio” a Pompei (Na), partecipano alla 13ma Biennale di Architettura di Venezia.
Nel 2013 con il progetto per il “Centro integrato per l’artigianato ed il commercio” a Pompei (Na), partecipano alla nona edizione del Grand Prix Casalgrande Padana ottenendo il secondo premio per la tipologia “Centri Commerciali”.

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