VS Associati: Orto Botanico Padova - Nuove Serre
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Orto Botanico Padova - Nuove Serre

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VS Associati: Orto Botanico Padova - Nuove Serre
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Biodiversità vegetale

La quasi totalità delle strutture espositive che si possono visitare illustrano temi inerenti l’attività umana o le forme di vita faunistiche presenti nei vari continenti. La nuova struttura vuole spostare il punto di vista e focalizzare l’attenzione sulle forme di vita vegetali che rappresentano il 99,7% degli esseri viventi presenti sul pianeta terra e che sono alla base della nostra vita. Per rappresentare la grande biodiversità delle specie vegetali il progetto si pone come una grande vetrina che illustra un’ideale sezione del globo dall’equatore degradando verso i poli. Dalle condizioni più favorevoli per la vita con abbondante umidità e elevate temperature che fanno crescere la foresta pluviale sino alle condizioni più estreme dove il freddo e la scarsa umidità rendono la vita quasi impossibile.

Tema acqua: sia dal punto di vista visivo che didattico il tema dell’acqua è volutamente ricorrente all’interno del progetto. Il padiglione del visitor center ha una terrazza a sbalzo sul canale Alicorno, una delle antiche vie d’acqua di Padova, mentre una lama d’acqua separa l’orto antico dalla parte nuova, caratterizzata dalla presenza di cascate e laghetti che separano un bioma dall’altro.

Solar Active building: l’edificio è stato pensato e progettato per ridurre il più possibile l’impatto ambientale, non solo in ambito urbanistico ed architettonico, ma soprattutto rispetto al consumo di risorse rinnovabili per il suo funzionamento. La forma, l’articolazione degli spazi ed il funzionamento della parte impiantistica, all’interno della grande teca di vetro lunga circa 100 metri e alta 18, sono ottimizzati per sfruttare l’apporto dell’energia rinnovabile e gratuita proveniente dal sole.
L’edificio svolge un ruolo attivo con un’azione positiva di trasformazione dell’ambiente circostante attuata attraverso varie tecnologie che ne riducono l’impatto ambientale:
- Recupero delle acque meteoriche in una vasca di 450 mc posta sul tratto che segna il passaggio tra Orto Antico e nuovo ampliamento.
- Integrazione idrica delle acque meteoriche da un pozzo artesiano a quota 284 m che porta acqua di 24 C° costanti che fa vivere le piante acquatiche tropicali tutto l’anno.
- Produzione di energia elettrica con pannelli fotovoltaici che alimentano in autonomia le serre in una logica di off grid.
- Rivestimento delle superfici opache interne ed esterne con un composto fotocatalittico che consente, attraverso l’azione dei raggi UV, di combinare l’O2 dell’aria con le sostanze nocive tipo C02 NO2 per trasformarle in COx ed NOx.
- Le superfici di copertura non trasparenti sono state piantumate con una nuova tecnica di crescita di piante arbustive che si sviluppa in circa 4 cm di spessore. Questo consente di trasformare le coperture in zone di crescita del verde con numerose positive ricadute sull’ambiente.
- Tutta la parte impiantistica è stata studiata per ridurre i consumi di energia ed ottimizzare le risorse disponibili attraverso l’utilizzo di fonti rinnovabili provenienti dal sole. L’effetto serra, comunemente valutato come negativo, viene sfruttato per mantenere gli ambienti a temperature ed umidità costanti suddivisi per tipologia di fascia climatica. Ogni ambiente è controllato da sonde impostate sulle esigenze di vita delle piante che attraverso un sistema computerizzato comandano i vari sistemi di gestione climatica.
- Il risparmio energetico si attua con l’accumulo e/o dispersione del calore generato dai raggi solari. Durante la stagione estiva l’irraggiamento, opportunamente dosato con l’apertura /chiusura dei tendaggi, produce moti convettivi dell’aria che vengono sfruttati per creare un flusso di vento che, riducono la temperatura percepita in ambiti prestabiliti.
- La copertura è composta di cuscini di ETFE che raccolgono il calore del sole con uno spessore di 60 cm di aria e riduce le dispersioni per irraggiamento nelle fasi notturne.
- Per le vetrate è stato messo a punto un nuovo sistema di fissaggio delle lastre senza profili esterni, senza elementi passanti, conforme a normativa, in grado di sopportare carichi di vento oltre i 400 kg/mq, che consente di ottenere l’effetto visivo di un piano di vetro perfettamente piano lungo 100 metri.

PERCORSO ESPOSITIVO

La pianta e l’ambiente
Il progetto curatoriale suddivide le circa 1300 specie previste, tra quelle presenti e quelle di nuova acquisizione, in diversi ambiti omogenei per umidità e temperature: i biomi. Sono rappresentate e ricreate le aree tropicali, le subumide, le temperate, le aride e le artiche.
All’interno degli ambienti la posizione è determinata da criteri di natura fitogeografica con la suddivisione tra America nord/centro/sud, Africa nord/centro/sud e Madagascar, Asia, Europa temperata, Oceania.

Pianta e l’uomo
Il percorso la pianta e l’uomo è l’illustrazione attraverso pannelli, filmati, exhibit interattivi di come l’intelligenza vegetale e intelligenza umana abbiano svolto un comune percorso di coevoluzione.
Il rapporto uomo-vegetali e soprattutto le modalità di utilizzo delle più svariate specie a disposizione nelle varie latitudini e nei vari climi viene illustrato individuando quattro macro categorie: Alimentare, Medico farmaceutico, Legname, Vario
Il progetto espositivo è orientato ad una logica di edutainment nella quale il visitatore è coinvolto, ed attore partecipe durante il percorso con exhibit interattivi e laboratori didattici.

Wikiorto
Il sistema computerizzato di controllo, sopra indicato, che dalle piante insediate porta alla movimentazione della macchina architettonica verrà esteso ad un livello più generale di un “orto virtuale” posto nel web. Ciò consentirà di allargare la possibilità di diffusione delle conoscenze botaniche presenti nel “sito reale” e di accompagnare il visitatore prima, durante e dopo la visita con modalità che sono proprie di ogni fase.

VS Associati

Lo studio VS Associati nasce nel 1992 a seguito della collaborazione professionale degli architetti Fabrizio Volpato e Giorgio Strappazzon. Le specifiche competenze e sensibilità hanno portato ad un forte orientamento all’innovazione tecnologica e alla sostenibilità. Dal 2000 lo studio lavora in Sistema di Qualità UNI EN ISO 9001 e nel 2008 ha ottenuto la Certificazione ETICA come da standard internazionali SA 8000, maturando importanti ricerche ed esperienze nell’ambito della bioarchitettura, di edifici pubblici che privati. Lo studio sta seguendo la realizzazione interventi architettonici dove le performance energetiche sono massimizzate grazie a caratteristiche costruttive, tipologiche ed impiantistiche finalizzate al risparmio energetico e alla riduzione di emissione di CO2, secondo il sistema di Solar Active Building. Oggi la ricerca dello studio è diretta verso l’off-grid attraverso di gestione autosufficiente e sostenibile degli edifici ed alla riduzione dell’impatto ambientale.

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