A Gand, in Belgio, l'edificio Wintercircus, ex circo e garage, è stato trasformato in un centro tecnologico e culturale grazie al progetto di OYO Architects. Con una superficie di 4.830 m², l'intervento rappresenta un modello di riuso architettonico, che fonde memoria storica e contemporaneità, con l'obiettivo di diventare un nuovo punto di riferimento per la città.
©Farah Lieten, courtesy of OYO Architects
Il Wintercircus, costruito nel 1885 su progetto di Emile De Weerdt, ospitò spettacoli circensi fino all'incendio del 1920, che ne rese necessaria la ricostruzione. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il complesso fu trasformato in un'officina per automobili da Ghislain Mahy, perdendo la sua configurazione originale.
Abbandonato per decenni, nel 2005 l'edificio fu acquisito dal gruppo di sviluppo urbano Sogent, con l’intento di integrarlo nel nuovo quartiere urbano di De Krook, affidando il restauro agli studi di architettura BARO e SUMproject.
Dal 2020, l’edificio è in concessione a TENT (Together for Entrepreneurship, Networking and Technology), consorzio di imprenditori, supportato da importanti istituzioni ne settore della conoscenza, che si propone di trasformare Wintecircus in un motore per la comunità, l’economia e l’occupazione.
©Farah Lieten, courtesy of OYO Architects
L’intervento di OYO Architects si concentra sulla valorizzazione della struttura esistente, recuperando gli elementi storici e introducendo nuove funzioni attraverso un linguaggio architettonico che promuove il dialogo tra passato e futuro. L’obiettivo è creare uno spazio di interazione e sperimentazione, capace di attrarre e coinvolgere la comunità.
Gli interni sono stati progettati per soddisfare le necessità di un hub contemporaneo, con spazi di lavoro per start-up tecnologiche, una grande sala polifunzionale, due aree per mostre e conferenze e due spazi gastronomici.
Il design trae ispirazione dalla memoria del circo, utilizzando colori e texture che richiamano la sua atmosfera originaria, con materiali caldi e accoglienti.
Un elemento fondamentale del progetto è l'adozione di principi di economia circolare: OYO ha scelto materiali di recupero e arredi di seconda mano, molti dei quali selezionati localmente o realizzati con rifiuti elettronici e componenti urbani dismessi.
Al centro del progetto si trova l’Arena, un ambiente versatile destinato a ospitare eventi di varia natura, dalle presentazioni alle installazioni artistiche. Un'installazione luminosa al neon, sospesa nel vuoto, enfatizza l'atmosfera dinamica dello spazio. Intorno all’Arena si sviluppa il Campus Start-up, concepito per favorire la collaborazione tra le aziende grazie a postazioni ampie, luce naturale e un’attenta selezione di materiali.
L'Auditorium, situato al primo piano, si affaccia sull’Arena ed è pensato per conferenze e incontri pubblici, con pareti vetrate che mantengono la connessione visiva con il resto dell’edificio. Al piano terra, l’Expo è uno spazio flessibile per esposizioni, workshop e attività culturali.
Il progetto prevede anche due spazi dedicati alla ristorazione: un ristorante di sushi al primo piano e un caffè centrale, Bar Bougie, situato nell'ex officina del garage. Quest’ultimo combina elementi industriali come l’acciaio verniciato verde e il calcestruzzo con dettagli in legno e un’illuminazione calda, creando un'atmosfera accogliente e contemporanea.
©Farah Lieten, courtesy of OYO Architects
Location: Ghent, Belgium
Completion: 2024
Client: TENT (Together for Entrepreneurship, Networking and Technology)
Architect: OYO Architects
Photography by Farah Lieten and Karen Van der Biest, courtesy of OYO Architects
Cover Image by Farah Lieten, courtesy of OYO Architects