Vivere tra Settecento e design contemporaneo
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Vivere tra Settecento e design contemporaneo

Un progetto conservativo fa rivivere un appartamento in un palazzo storico di Padova

Studio Conte Architetti

Vivere tra Settecento e design contemporaneo
Scritto da Redazione The Plan -

Minimalismo, purezza e rispetto dell’architettura del passato sono il cuore della ristrutturazione di un appartamento su due piani nel centro storico di Padova, un’oasi di tranquillità e di design in cima a un palazzo storico del Settecento. Firmato dallo Studio Conte Architetti, il progetto ruota intorno al maggior rispetto possibile degli elementi architettonici e, di conseguenza, a un limitato inserimento di nuovi elementi strutturali, puntando alla realizzazione di una dimora di stile, accogliente e calda. Ciò che ne emerge è così una casa custode del passato, dall’animo sereno e confortevole a partire dalle scelte cromatiche e materiche, come dimostrano gli intrecci tra bianco e marrone; legno e marmo (tra gli altri). Oltre all’architettura e alle soluzioni progettuali, dunque, è possibile intravedere un approccio olistico nei confronti degli ambienti di vita quotidiana, in grado di generare e, successivamente, di preservare un buon equilibrio psicofisico.

Senza apportare eccessivi stravolgimenti, l’impianto planimetrico, risalente appunto al Settecento, è andato incontro a una parziale riorganizzazione funzionale degli spazi, come nel caso della zona giorno, fluida seppur ripartita in tre aree (living con cucina comunicanti) con la presenza di due muri. La connessione è data anche visivamente attraverso la scelta comune del bianco per le pareti e del marrone per il parquet, punteggiati da arredi parimenti sobri. Il piano superiore, caratterizzato dalle travi a vista restaurate, è invece dedicato alla zona notte e ai servizi.

 

L’etica del legno

Studio Conte Architetti ©Enzo Marcantonio, courtesy of CP Parquet

In questo gioco chiaroscurale assume un ruolo centrale il legno, tanto delle travi quanto del parquet posato a spina ungherese di CP Parquet. Una scelta che, come l’ha definita l’azienda, può essere letta come traduzione di un principio etico: il legno con il quale sono realizzati i listelli, infatti, provengono da «foreste sostenibili», ovvero non disboscate in modo irresponsabile. Gli alberi, fanno sapere da CP Parquet, «vengono ripiantati per garantire l’equilibrio della natura. Le lavorazioni sono attente al benessere dell’uomo e dell’ambiente, rispettano una materia viva e preziosa come il legno, usando vernici all’acqua e colle non dannose per la salute. I pavimenti, posati a spina ungherese, sono stati realizzati in Italia».

La scelta della palette risponde complessivamente a una filosofia di rigore ed essenzialità: gli arredi sono infatti monocromatici e prevalentemente di tonalità bianca, per dialogare sobriamente con le pareti e con l’architettura interna, mentre i complementi e i tessuti sono di colori neutri e caldi, con alcuni accenti di tonalità scure, a contrasto.

C’è poi la scala monolitica in marmo bianco Lasa, senza venature per accentuarne la purezza, di collegamento tra i due piani, che fa risaltare ancor più la presenza a tratti nascosta delle travi a vista del livello superiore. Un complesso di scelte progettuali che esaltano la purezza dello spazio e il suo percorso storico.

 

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Credits

Location: Padova, Italy
Architects: Studio Conte Architetti
Suppliers: CP Parquet
Photography by Enzo Marcantonio

 

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