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Un’oasi urbana che domina la città dall’alto

Disegnato dall’architetto Oshir Asaban come abitazione personale, l’attico si apre con uno stile contemporaneo su Tel-Aviv

Studio Oshir Asaban

Un’oasi urbana che domina la città dall’alto
Scritto da Redazione The Plan -

La casa, per sua natura, sa riflettere la personalità e il carattere del suo proprietario; parla di lui attraverso gli arredi, i colori, i materiali, lo stile. Questa sottolineatura ha forse un significato ancor più profondo se è lo stesso proprietario ad averla progettata, disegnata negli interni e resa accogliente attraverso complementi custom made. È il caso dell’appartamento all’ultimo piano di un grattacielo di Tel-Aviv, firmato dall’architetto e fondatore dell’omonimo studio Oshir Asaban. Con un approccio in parte conservativo, l’intervento ha portato a valorizzare la presenza originaria di poche partizioni: per questo l’architetto ha deciso di mantenere la pianta aperta e di utilizzare grandi vetrate per massimizzare l’ingresso della luce in tutti gli ambienti. La palette dai toni chiari alternati ad altri decisi e i materiali naturali fungono da tela bianca per mettere in risalto tutti gli altri elementi dell’arredo; gli elementi in ottone e i dettagli scuri nella pavimentazione generano un’atmosfera piacevole e pacifica. Grandi opere d’arte e varietà di tessuti aggiungono tocchi di colore agli spazi.

 

Gli anni 50 come fonte di ispirazione

Attico a Tel Aviv, Studio Oshir Asaban ©Sivan Askayo, courtesy of Oshir Asaban

Per l’arredamento Oshir Asaban si è ispirato allo stile di metà del secolo scorso. Per questo motivo la casa è ricca di elementi per un design contemporaneo e dalla forte personalità, come i mobili disegnati su misura o i complementi d’arredo dalle forme e dai colori ricercati.

L’architetto ha disegnato la maggior parte del mobilio: tavolo da pranzo, scrivania, libreria, divani, lampadari, ma anche i rubinetti. «In quanto architetto, quando disegni la tua casa, vuoi che ti rappresenti attraverso tutti gli elementi architettonici che ti piacciono», sottolinea l’architetto. Per certi versi, una casa alla stregua di una vetrina per i propri clienti.

Attenzione ai dettagli e utilizzo di contrasti sono le principali caratteristiche di questo progetto, come dimostrano per esempio i pavimenti della zona giorno, in larghe piastrelle chiare, e quelli della zona notte, in legno, separati matericamente e cromaticamente da una grande lastra in pietra verde Guatemala e da un rivestimento scuro in ferro che sale fino al soffitto per enfatizzare la separazione tra la socialità della prima e l’intimità della seconda zona della casa. La camera da letto principale è appunto pavimentata con parquet a lisca di pesce con bordatura a listoni paralleli alle pareti, sottolineata da una fascia di ottone incastonata nel pavimento. Altri elementi, come l'isola della cucina dalle linee morbide e i mobili del bagno riprendono il legno di noce americano.

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Un unico open space

Attico a Tel Aviv, Studio Oshir Asaban ©Sivan Askayo, courtesy of Oshir Asaban

I punti cardine della progettazione di questa abitazione sono senza dubbio la flessibilità e la connessione visiva degli ambienti. La scelta dell’architetto di non avere spazi chiusi nasce dal desiderio di garantire sempre un contatto visivo tra una stanza e l’altra, dunque anche nello svolgimento di differenti mansioni di casa. Le porte sono quindi sostituite da grandi pareti di partizione scorrevoli in grado di ricavare aree separate solo all’occorrenza. Ne è un esempio emblematico lo studio, aperto sulla zona living ma richiudibile con una porta scorrevole a tutta altezza per trasformarsi in una camera per gli ospiti.

 

Vegetazione che entra nella casa

Attico a Tel Aviv, Studio Oshir Asaban ©Sivan Askayo, courtesy of Oshir Asaban

Come un fotografo, Asaban ha progettato lo spazio in modo da inquadrare in una sola cornice l’intera abitazione. Da qualsiasi punto della casa, la vista si apre su uno dei due larghi terrazzi. La vegetazione può essere vista da qualunque angolo dell’attico, dando una sensazione di riservatezza e d’immersione nella natura.

«Volevamo avere la sensazione di una casa privata con un vero giardino – spiega l’architetto –. Questo è un luogo in cui ci si dimentica di essere in una torre al centro di un'area urbana. Il balcone principale è suddiviso in tre parti: sui lati due grandi fioriere, con piante e mobili da giardino. Al centro si trova un tavolo rotondo, a un’altezza inferiore rispetto al solito, per dare una sensazione di atmosfera meno formale. Lungo tutto il balcone sono presenti fioriere alte che possono ospitare alberi più grandi».

L'area esterna sul quale di apre il soggiorno è pavimentata con piastrelle verdi e bianche per dare la sensazione di un caldo balcone spagnolo ed è arricchita da tessuti vivaci, nei toni del verde e dell’arancione. Al lato, il vetro trasparente della piscina rivolto verso il soggiorno aggiunge una sfumatura azzurra alla palette.

 

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Credits

Location: Tel-Aviv, Israele
Interior architects and Design: Studio Oshir Asaban
Photography by Sivan Askayo, courtesy of Oshir Asaban

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