Un anno di isolamento forzato ha fatto anche questo: dare la possibilità a giovani creativi e designers di cimentarsi con l’isolamento e ripensare gli oggetti che affiancano il nostro mondo quotidiano. La piattaforma Discovered, promossa da AHEC (American Hardwood Export Council), in partnership con Design Museum, ha dato a questi talenti emergenti la possibilità di supportare e promuovere le loro creazioni, creazioni che sono riflessioni libere sulla loro esperienza di vita e lavoro in isolamento. Il ritorno alla sensorialità tattile sembra essere il tema predominante, intorno al quale si sviluppano i progetti dei 20 designer selezionati, in mostra a Londra fino al 10 ottobre.
I concept prendono in considerazione idee come l’identità e l’eredità culturale, la famiglia e il rituale sociale, il bisogno di adattamento indotto dalla pandemia e il comfort intrinseco legato appunto al tatto.
Questo ha portato a una selezione molto varia di oggetti, che vanno da mobili funzionali come armadi, tavoli e sedie a opere più astratte e scultoree che ispirano la riflessione. Tutti in latifoglia sostenibile: quercia rossa americana, ciliegio e acero duro e tenero.
Nel suo insieme, Discovered rappresenta come l’esperienza d'isolamento ha ispirato i viaggi personali e creativi di ciascun designer, in quello che è stato un periodo straordinario per l’individuo, l’industria e il mondo intero.
Tra i 20 progetti presentati al Design Museum di Londra, questi sono quelli che abbiamo trovato più innovativi e curiosi.
Nong Chotipatoomwan - Thought Bubble
Bangkok, Thailand
Quercia rossa americana
La nostalgia per i viaggi e per la vita sociale ha guidato il pensiero creativo alla base del progetto di Chotipatoomwan. I movimenti fisici sono stati sostituiti dal cambiamento degli stati d’animo e il regno fisico si è fuso con il regno psicologico nello spazio domestico. La designer ha voluto esplorare il concept dei mobili da relax e ha scelto il movimento a dondolo come base della seduta per offrire un’esperienza a metà strada tra il rilassamento e il movimento ripetitivo che concilia la consapevolezza. La scelta è stata quella della quercia rossa per il fascino delle sue venature. “È abbastanza espressiva e mi interessava la sua natura porosa”.
Siyanda Mazibuko - Kumsuka (Evolve your space)
Johannesburg, South Africa
Quercia rossa americana termicamente modificata
L’ispirazione per il pezzo di Mazibuko parte dall’isicholo, un’acconciatura che simboleggia l’identità tribale in diverse culture africane, e dall’indlamu, una danza tribale Zulu praticata nelle cerimonie celebrative, i cui riferimenti visivi sono confluiti in una riflessione sui temi del coinvolgimento, del comportamento umano e del ruolo del design nella vita delle persone. “Il coinvolgimento con le altre persone è un elemento umano intrinseco” afferma il designer, sottolineando questo aspetto come fattore chiave del suo progetto: una seduta modulare a strati immaginata per gli spazi pubblici. L’approccio adottato è pratico e guarda all’ergonomia e alla funzionalità per creare una panchina, composta da liste a incastro di quercia rossa termicamente modificata (legno che è stato cotto ad alta temperatura, rendendolo adatto per l’esterno).
Tan Wei Xiang - Recollect
Singapore
Acero duro e quercia rossa americani
Alla ricerca di una connessione fisica tangibile con i propri cari (oltre alle call virtuali), Tan ha fatto ricorso ai ricordi per combattere la nostalgia. Il suo armadietto dei ricordi è un modo per preservare e mostrare rispetto agli oggetti che ci stanno a cuore, e le sue forme si ispirano agli onnipresenti cantieri di Singapore e alle lamiere di zinco rigate utilizzate all’esterno per proteggerli. Tan ha utilizzato questo motivo come involucro esterno del suo mobile alto e snello, e ha creato dei ripiani curvi da inserire all’interno con un cerchio in ottone lucidato a specchio, che imita il sole che tramonta all'orizzonte. Il designer aveva già lavorato in precedenza con l’acero, ma mai delle foreste di latifoglie americane e, per questo progetto, ha selezionato una combinazione di acero duro di diversi spessori per ottenere l’effetto “plissettato” sul guscio, e la quercia rossa per i ripiani curvi all’interno.