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Piante poligonali, ovali o circolari, la cura e l’importanza data agli interni nel loro stretto rapporto con le facciate degli edifici, il gusto per gli effetti scenografici e gli accorgimenti prospettici: il suo nome, Jules Hardouin-Mansart, è legato all’espressione più genuina dell’architettura del tempo del Re Sole. Architetto di Luigi XIV e colui che completò il palazzo di Versailles, che ne costruì anche la cappella e che segnò profondamente l’architettura francese della seconda metà del Seicento, Jules Hardouin-Mansart realizzò la propria residenza privata parigina a pochi passi da Place de Bastille: è il famoso hotel de Sagonne, progettato inizialmente come una immensa abitazione privata e solo successivamente suddivisa in più unità. Ma ancora oggi, a distanza di secoli e nonostante le ristrutturazioni talvolta impattanti, la storia e l’atmosfera di quei tempi sono tangibili. Con un tocco di design e di contemporaneità, quelle reminiscenze sono addirittura state valorizzate grazie a un progetto di interior design firmato dallo studio australiano di architettura Wood Marsh, che in una sua porzione ne ha ricavato un nuovo ed elegante appartamento.
Nel rispetto degli elevati livelli di protezione del patrimonio storico, lo studio ha lavorato a un design degli interni capace di garantire un adeguato bilanciamento tra elementi architettonici storici e comfort contemporanei, preservando e rispettando più che imitando quanto ancora presente del passato della residenza. Passato e presente che, al contempo, sono in dialogo costante con le opere d’arte della vasta collezione del proprietario dell’appartamento, provenienti da diverse parti del mondo e capaci di relazionarsi anche con dettagli ed elementi digitali distribuiti in vari ambienti.
La maggior parte degli ambienti è contraddistinta da una combinazione di toni chiari e pastello, in particolare bianco e beige, che determinano un’atmosfera accogliente. Proprio su questa palette è giocato per esempio il salone principale, arricchito da divani e sedute avvolgenti e delle medesime tonalità delicate. Lo stesso vale per la cucina e una delle stanze da letto, impreziosite in questo caso da arredi scuri che ben di stagliano sullo sfondo candido. La cucina, in particolare, vuole essere una dichiarazione di audacia, con il suo marmo nero marquina a determinarne il carattere deciso e sofisticato. Nel complesso può quasi essere paragonata a una scultura: a risaltare è la sua geometria definita e la sua simmetria, mentre a scomparire sono i dettagli e gli elettrodomestici integrati.
Protagonista, sia per i suoi toni più accesi sul salmone sia per la sua centralità rispetto all’articolazione di tutto l’appartamento, è poi la sala da pranzo principale: sopra l’ampio tavolo, un imponente lampadario firmato da Nathalie Ziegler Pasqua, che riprende e riflette il tono dell’intera stanza. Particolare attenzione è poi stata data alla camera da letto padronale, in funzione della quale è stata studiata l’intera articolazione della casa ed è stato realizzato un piccolo studio dai toni soffusi. Tutto ciò permette di avere una completa riservatezza. Qui, il letto matrimoniale è disposto in posizione centrale, quasi fosse un monolite, per poi procedere verso un bagno padronale finemente rivestito in marmo.
In questa dimora, chiamata Paris Apartment, vive dunque un costante dialogo tra passato parigino e contemporaneità locale e d’oltreoceano, con uno sguardo rispettoso nei confronti della tradizione.
Location: Paris, France
Interior design: Wood Marsh
Client: Private
Completion: 2023
Area: 200 m2
Photography by Tommaso Sartori, courtesy of Wood Marsh
