Manualità e innovazione, tecnologia e ricerca, esperienza e qualità sono l’anima della storica azienda tessile toscana Giuntini, frutto del savoir faire e della visione di Landa Sabatini. Lei, negli anni Sessanta, ha saputo trasformare una passione in una impresa internazionale ancora oggi di successo, con una capacità produttiva di centinaia di migliaia di capi d’alta gamma l’anno. Qualche tempo fa, il brand ha deciso di ristrutturare e riqualificare la propria storica fabbrica, rinnovando in particolare il reparto modellistica, gli ambiti produttivi e gli uffici, così da migliorare ancor più la qualità di vita e di lavoro degli artigiani. Un progetto, questo, che è stato affidato all’architetto Andrea Mannocci diAndstudioarchitects e che ha visto la partecipazione di Artemide. Il suo contributo ha infatti permesso di illuminare gli spazi in modo sofisticato e innovativo, rendendo funzionale e al contempo elegante l’open space di lavoro ma anche gli altri angoli della struttura. L’open space è infatti il suo cuore, dedicato in primis alle postazioni di lavoro dei modellisti ma anche all’area per le stampe e a una cucina conviviale.
L’obiettivo della riqualificazione di questo spazio di circa 750 metri quadri è stato fin da subito un miglioramento degli spazi dal punto di vista qualitativo del lavoro, ma anche un arricchimento ai fini della rappresentanza e della presentazione dell’azienda. È qui, infatti, che avvengo gli incontri con i visitatori della maison e per lo sviluppo di nuove creazioni sartoriali.
L’articolazione degli spazi, inoltre, e la presenza di ampie vetrate permettono di tenere in connessione tanti degli ambienti della fabbrica: l’open space, in particolare, dialoga con gli spazi della sartoria, così da tenere insieme, anche visivamente, tutte le fasi di realizzazione di un capo, dal bozzetto al disegno a computer, dal taglio alla confezione finale dell’abito.
Nel miglioramento della qualità dell’ambiente di lavoro ha un ruolo importante anche la scelta della palette: i colori sono un elemento fortemente identitario della sede Giuntini. Tutto, a eccezione dei piani di lavori chiari, è giocato su tonalità scure, in particolare del grigio e del nero, così da lasciare il focus sulle stoffe e sulle loro texture. In questo e nella funzionalità degli spazi ha a sua volta un ruolo fondamentale la luce, affidata appunto ad Artemide, che ha fornito il sistema A.24. Questo, ricordando metaforicamente un filo di stoffa, si snoda in tutto lo spazio con una linea morbida e con una configurazione realizzata su misura per Giuntini, che inoltre risalta grazie al contrasto con i soffitti neri.
Nello specifico, il sistema A.24 alterna moduli di luce diffusa per l’illuminazione generale dello spazio a moduli con emissione controllata sharping per rispettare i parametri UGR e garantire un’illuminazione confortevole sui piani di lavoro e sui manichini che li affiancano. Ogni scrivania è poi illuminata in modo controllato dalle sospensioni Eggboardche, grazie a materiali e geometrie, assorbono il riverbero acustico garantendo una qualità ambientale totale. Il risultato è un perfetto bilanciamento tra la luce più corretta per il lavoro al computer e la percezione del modello reale sui manichini.
Lo stesso concept della morbidezza del filo che corre tra gli spazi prosegue anche al piano superiore dedicato agli uffici, salendo lungo le scale con Alphabet of Light System e accompagnando all’ingresso degli uffici tramite Alphabet of Light Letters.
I moduli di Alphabet of light System riproducono sul soffitto la scritta Giuntini illuminando lo spazio mentre Tolomeo aggiunge una luce personale e dinamica a ogni postazione. L’area meeting è invece illuminata da una composizione customizzata di Ripple progettata da BIG. L’artigianalità di Giuntini viene dunque riproposta nella sua luce.
Per maggiori info: www.artemide.com
Location: Peccioli, Pisa, Italy
Architect: Andstudioarchitects
Project manager: Annachiara Pieroni
Suppliers: Artemide
Photography by Pietro Savorelli, courtesy of Artemide