L'attenzione che ALI riserva ai gusti ed alle tendenze del momento l'hanno portata alla collaborazione con l'architetto Francesco Librizzi, art director dell'azienda sammarinese. Francesco Librizzi è la figura con la quale ALI Parquets apre una nuova stagione caratterizzata da soluzioni estetiche ed innovazioni tecniche, con lo scopo di continuare ad essere un punto di riferimento, anticipando le tendenze senza abbandonare le proprie radici e la propria storia. ALI Parquets presenta al mercato le sue soluzioni, di natura tecnica ed estetica che permettono l’unione del pavimento alla parete, portando il prezioso legno massello anche nella dimensione verticale in accordo con la sua tradizionale dimensione orizzontale. Continuando il percorso iniziato con la campagna di comunicazione, “Liberi di immaginare”, l’azienda punta l'attenzione al piccolo formato, la doga di piccole dimensioni diventa l’elemento in grado di sovvertire le regole ed essere controtendenza, vintage, un evergreen, o più semplicemente un caldo parquet ALI.
La sfida è quella di rendere lo spazio/casa visivamente più ampio usando il piccolo formato, ridonando così ad ogni elemento in legno il giusto equilibrio nel rapporto con le superfici medie dell’abitare contemporaneo. Il segreto di ALI è la sua attenzione alla qualità totale, unita alla costante ricerca tecnologica. Innovazione e ricerca sono le chiavi del successo per poter soddisfare appieno, e sempre prima degli altri, le richieste dei clienti, garantire l'altissima qualità del proprio prodotto con una cura maniacale di ogni dettaglio e superare le mode, diventando parte della vita delle persone.
Il legno massello di ALI Parquets dura diverse generazioni, assorbendo e arricchendosi delle emozioni di chi lo vive. Diventa un protagonista della casa a tutti gli effetti, crescendo e cambiando con i suoi abitanti. Ecco dunque la vera eco-sostenibilità: un ritorno al passato, per prendere da questo tutto il calore dell'esperienza, ma con gli occhi puntati verso il futuro, ricco di conoscenza tecnica.
Verso un design capace di produrre una nuova estetica “normalizzata” ma ben lungi dal risultare banale. Dunque una nuova normalità fatta di interventi anche minimi, ma estremamente mirati in grado di arginare grandi e piccoli problemi nel modo più efficace, funzionale ed esteticamente possibile.