La fuga che, fino ad oggi, rappresentava un qualcosa da nascondere ed eliminare, assume con questa collezione una connotazione nuova, diversa, materica, fisica, trasformandosi essa stessa in elemento decorativo modulare.
«È soltanto l’inizio di un infinito potenziale, di una nuova creatività per servire l’architettura e gli architetti. - ha dichiarato Philippe Starck - Alla fine, ho scoperto che si può esasperare la fuga e valorizzarla su un lato, due lati, quattro lati per creare un innovativo argomento architettonico. Con struttura, senza struttura, opaca, lucida: alla fine si può creare una precisa architettura per il rivestimento o per il pavimento.»
Flexible Architecture, non è una semplice collezione, ma un vero e proprio sistema architettonico che grazie all’ampia combinazione di spessori diversi, superfici, fughe, finiture e colori offre al progettista un’infinita possibilità di composizioni.
Le fughe, divenute parte integrante del sistema piastrella, possono essere sui quattro lati o su un solo lato, su due, su tre oppure su nessuno.
I differenti colori, tutti in tinta piatta (grey, white, yellow e greige) combinati con le due finiture studiate - una effetto matt (serico); l’altra effetto lucido (liquido) - aprono un nuovo ed inesplorato territorio nell’immaginazione dei progettisti.
Gli spessori del prodotto, infine, 7 mm per la fuga tridimensionale e 12 mm per la superficie strutturale, realizzati in due specifiche tipologie di superfici - una rocciosa, materica, grezza, quasi arcaica per la fuga e l’altra leggermente mossa, che ricorda le preziose ceramiche artigianali italiane - determinano una gamma di combinazioni senza precedenti.
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