Largamente impiegata nei progetti architettonici, la ceramica è un prodotto versatile e adatto a numerosi contesti, la cui durabilità, resistenza e potenzialità decorativa sono fonte di ispirazione per designer e progettisti. Spesso utilizzata per riprodurre texture e cromie di altri materiali, la ceramica non smette mai di ricordarci, attraverso la varietà di collezioni disponibili, quale sia la sua estetica intrinseca, grazie a soluzioni tecniche e accorgimenti formali che ne valorizzano le peculiarità. È il caso di Myline di Ceramiche Brennero, che tramite decorazioni lineari ed essenziali realizza effetti ottici in grado di conferire profondità alla superficie, generando una sensazione di movimento.
Una sperimentazione, quella di ispirazione geometrica, portata avanti anche da Mediterranea, che basandosi sulla forma dell’ottagono – di collegamento fra quadrato e cerchio – crea la collezione Heth, in cui quattro moduli di formato ridotto vengono declinati in numerose varianti tonali e cromatiche, consentendo di ottenere inedite combinazioni ed evocativi accostamenti. In altri casi, invece, ai motivi geometrici vengono abbinate soluzioni tridimensionali, sfruttando colorazioni glossy e opache per realizzare ceramiche che generano profondità e dinamismo, come Hashi di Tonalite, perfetta per valorizzare un bancone di un bar, di una cucina o definire una quinta in un bagno o in una zona giorno.
La collezione Aguas di Settecento, invece, con l’alternanza di lucido e opaco riproduce sulla superficie un pattern grafico tridimensionale che crea l’illusione di stare osservando un materiale appena bagnato dalle gocce di pioggia. Anche i gres Kalkarea di Supergres creano uno stile che riflette un’armonia di ispirazione naturale: la ceramica, in questo caso, rievoca le superfici luminose della pietra calcarea del Canale della Manica, le cui tinte neutre conferiscono agli ambienti un fascino moderno ed elegante, caratterizzato da atmosfere morbide che amplificano lo spazio. Un altro approccio prevede, invece, di osare col colore per ottenere gres dalle colorazioni bilanciate e armoniche o, in alternativa, intense e scenografiche. È il caso della linea Bold di Naxos, che con i propri riflessi cangianti sfrutta un’ampia tavolozza per invitare architetti e designer alla sperimentazione, realizzando abbinamenti sia tono su tono sia a contrasto.
Anche Color Mood di FAP impiega il colore, dalle nuance pastello agli elementi glossy, per valorizzare la ceramica, sia affiancando tonalità soft e contemporanee a decori di ispirazione naturale e materica – riproducendo foliage e riflessi – sia, semplicemente, con tinte piatte evocative. Un sapiente gioco fra materia, cromie e suggestioni naturali, ripreso anche da altri brand, sebbene sviluppato secondo una differente chiave di lettura.
Con la collezione Tropical, ITA-I.Tiles propone per esempio un gres porcellanato effetto carta da parati, sulla cui superficie morbida sono riprodotte texture e tinte tropicali, in cui fiori e foglie si intrecciano su colorazioni più o meno delicate. Nella linea Dream di Fondovalle, invece, le ampie lastre accolgono un design ispirato a boschi e giardini evanescenti, che sembrano essere stati immortalati da un artista su delle tele in fibre di lino. Che sia tramite il colore, la geometria o la natura, la ceramica si rinnova e si riscopre, amplificando le proprie possibilità decorative per adattarsi a contesti inediti.
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