La ceramica italiana, grazie agli elevati standard qualitativi e alla continua ricerca tecnologica, formale e stilistica, si conferma un materiale in espansione, soprattutto in virtù della sua versatilità che ne consente l’applicazione in contesti anche molto diversi tra loro. Per soddisfare in maniera adeguata le esigenze di consumatori, progettisti e imprese di costruzione, le aziende ceramiche propongono nuove interpretazioni stilistiche, che si affiancano alla produzione già consolidata nel tempo. Ecco allora che la gamma cromatica, al di là di bianco e nero, ancora protagonisti del mercato, si arricchisce di nuovi colori, neutri e caldi, tenui oppure accesi. Plain di Mirage propone una tavolozza cromatica che trae ispirazione dai pigmenti terrosi e dai materiali naturali, per una semplicità estremamente sofisticata. I colori delle pietre naturali ispirano anche I Basalti di Sant’Agostino, in grès porcellanato nero, grigio, fumo e perla, che ricordano le pietre basaltiche anche nelle finiture superficiali, ruvide, incise o levigate. È invece il porfido a prestare la sua immagine di forza e resistenza a Monolith di Marazzi, disponibile in quattro colori - grigio scuro, nero, wengè e bianco - e tre finiture, bocciardata, naturale o spazzolata, per un prodotto che richiama fortemente l’aspetto materico della pietra naturale. Sei tonalità cromatiche, divise nelle due famiglie dei beige e dei grigi, caratterizzano Globe/1.0, collezione che va ad arricchire la storica Globe di Floor Gres; superfici ruvide e incise si alternano alla morbidezza vellutata della levigatura. Networks di Impronta si contraddistingue soprattutto per il formato: la lastra ceramica di soli 3.5 mm di spessore è prodotta in diverse dimensioni, fino a 1000x3000 mm. I colori base sono tre, e tre le texture superficiali (puntini, righe e incrocio). Déchirer di Mutina gioca ancora con i grandi formati, ortogonali o esagonali, oltre che con le finiture. La collezione si ispira alle sensazioni del cemento, arricchito con disegni irregolari in bassorilievo di diverse altezze, apparenti tracce di stratificazioni del passato. Storm di Lea è un grès smaltato con caratteristiche tecniche che consentono di sopportare il massimo stress fisico-chimico. È disponibile in cinque tonalità: Sandstorm, Tropicalstorm, Icestorm, Darkstorm e Thunderstorm; la miscela dei colori e il disegno non risultano mai ripetitivi. Accanto all’ispirazione proveniente dalle pietre, si fa strada l’attenzione per il mondo animale e vegetale. Myskin di Fioranese ricorda la morbidezza di un manto in pelle gettato a scaldare l’ambiente domestico, come nella rivisitazione moderna di un tepee indiano. Neowood di Keope, disponibile in tre formati e sette colori tra cui il rosso, riprende invece le calde tonalità e le venature del legno. È la luce ad ispirare Hall di Imola Ceramica, disponibile in nove colori che riproducono, attraverso una texture a righe, le sfumature dello spettro luminoso, illuminando gli ambienti attraverso riflessi cangianti.
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