A Milano, a pochi passi da Torre Velasca e dalle Colonne di San Lorenzo, sorge Casa Brivio, struttura pensata per soggiorni brevi e ricavata all'interno di un edificio degli anni Sessanta-Settanta, di recente rinnovato su iniziativa dei proprietari, Filippo e Alberico Brivio Sforza. Il progetto di ristrutturazione, affidato allo studio di architettura Matteo Thun & Partners, ha riportato negli interni lo spirito del modernismo milanese della metà del Novecento, trasformando Casa Brivio in un’icona di ospitalità nel cuore di Milano.
Risalente al XV secolo, Palazzo Brivio racconta una storia secolare, che va dallo stile rinascimentale a quello neoclassico. Durante la Seconda Guerra Mondiale, una bomba incendiaria colpisce il palazzo, devastando l’ala sud, che viene ricostruita nei primi anni Settanta da Cetti Serbelloni riprendendo lo stile razionalista di Caccia Dominioni. Il Palazzo, che oggi ospita Casa Brivio, resta fedele all'ultima tappa della sua storia centenaria, grazie al progetto di Matteo Thun, allievo di Ettore Sottass.
Casa Brivio è costituita da due edifici distinti collegati da una corte interna. All’entrata nella struttura, gli ospiti vengono accolti nella reception, uno spazio che evoca lo stile dei tradizionali ingressi delle residenze milanesi.
Il soffitto è decorato con un motivo a rombi blu e gialli, che rappresenta un omaggio allo stile di Gio Ponti, così come la grande boiserie che riveste la parete dietro al bancone della reception, realizzato in legno e marmo. L'ambiente è arricchito da pezzi di design iconici come la lampada da tavolo Atollo di Vico Magistretti del 1977, la poltrona Lady di Marco Zanuso e il tavolo Cicognino di Franco Albini. Il pavimento è realizzato in terrazzo alla veneziana color crema con tocchi di ocra e marrone, a richiamare le tonalità del legno. Completano questo spazio piante tropicali di vario genere e dimensioni.
Salendo le scale elicoidali originali, intonacate in calce idraulica color ocra e decorate con lampade di Murano, si raggiungono gli alloggi, collocati su due livelli ai piani superiori. Il complesso ospita sedici unità ricettive, suddivise in camere e appartamenti, che vanno dai 20 m2 della Cozy Room ai 45 m2 della Grand Suite.
Ogni stanza è disegnata con un diverso layout e arredamento per far sentire l’ospite come se fosse a casa sua. Gli interni su misura riflettono il modernismo milanese di metà Novecento, arricchiti da dettagli e finiture come le maniglie Melanzana di Caccia Dominioni e il vetro cannettato sulle porte dei bagni.
La palette cromatica include sfumature di color terracotta, avorio e verde smeraldo, che si integrano con il pavimento in legno a spina di pesce e con le pareti grigio-azzurro, creando uno sfondo neutro per i quadri colorati. Il protagonista degli appartamenti è l'armadio, un forte elemento architettonico che separa l'area più intima, destinata alla zona notte. Le ante sono rivestite in un morbido tessuto color avorio con una punta di rosa e al suo interno si trova una kitchenette attrezzata per gli ospiti.
Il design dei bagni si ispira allo stile di Piero Portaluppi, con un pavimento in terrazzo grigio che sale anche a rivestire la doccia, conferendo all’ambiente un tocco raffinato ed essenziale. L’illuminazione è costituita da faretti retrò, posizionati in maniera strategica per mettere in evidenza i dettagli in ottone dei mobili e i tessuti selezionati per il progetto.
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Location: Milano, Italy
Interior Design: Matteo Thun & Partners
Project Management: Benedetto Fasciana
Client: Filippo e Alberico Brivio Sforza
Main Contractor: Gruppo LMB
Photography by Marco Bertolini, courtesy of Matteo Thun