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Andraos dirige WORKac, che ha fondato insieme a Dan Wood. Lo studio pluripremiato e a gestione femminile crede nel potere dell’architettura di gestire le problematiche ambientali e sociali per un futuro più creativo, equo e sostenibile. Andraos è anche professoressa e Preside emerito della Columbia GSAPP, dove è stata Architecture Advisor to the President e consulente speciale della Climate School. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo The Arab City: Architecture and Representation, co-curato con Nora Akawi, We'll Get There When We Cross That Bridge, 49 Cities e Above the Pavement—the Farm!, in collaborazione con Dan Wood
Sandy Attia (Il Cairo, 1974) si laurea nel 1995 presso la University of Virginia e ottiene il Master in Architecture presso la Graduate School of Design della Harvard University nel 2000. Nello stesso anno fonda MoDusArchitects con Matteo Scagnol. Nel 2002 riceve la borsa di ricerca e insegnamento Muschenheim presso la University of Michigan dove prosegue l’attività accademica fino al 2004. Sandy Attia è stata nominata per il premio ArcVision 2013 per il suo contributo nel mondo dell’architettura. Il suo libro, Progettare Scuole: tra Pedagogia e Architettura, è stato nominato per il National Research Award e dal 2015 è coinvolta nelle attività di ricerca della Fondazione Agnelli a Torino. Sandy Attia è stata inoltre Visiting Professor presso la School of Architecture della Princeton University ed è Visiting Professor al Politecnico di Milano.
Beningfield è architetto e fondatrice dello studio Openstudio Architects, con sede a Londra. Il lavoro dello studio riflette il suo interesse per la collaborazione, la ricerca e il paesaggio, nonché per la sostenibilità in termini di strategie progettuali, materiali e tecnologie. Il lavoro pluripremiato dello studio si basa sulla stratificazione dello spazio e su una gerarchia di texture e materiali che contribuiscono a creare un profondo senso del luogo. Beningfield ha studiato in Sudafrica, negli Stati Uniti e nel Regno Unito e ha conseguito un dottorato di ricerca in architettura e paesaggio alla Scuola di architettura Bartlett della UCL. È stata critica, docente ed esaminatrice esterna presso diverse università in Sudafrica, Stati Uniti e Regno Unito. Nel 2006 è uscito il suo libro The Frightened Land, dove parla del significato complesso dei luoghi, degli edifici e dei paesaggi in Sudafrica del XX secolo.
Christian Bergmann è partner e responsabile del dipartimento Architettura di Hadi Teherani Architects ad Amburgo, Germania. In qualità di Project e Design Leader, è stato responsabile della progettazione e della realizzazione di una serie di progetti a uso misto su larga scala, come la Deutschlandhaus di Amburgo, il Flare di Francoforte, il Volksbankareal di Friburgo e l’Innovationsbogen di Augusta. Come assistente universitario ha svolto attività di ricerca e insegnamento presso l’Institute for Lightweight Structures and Conceptual Design (ILEK) dell’Università di Stoccarda. In seguito al dottorato conseguito nel 2013, ha sviluppato una strategia che consente di sviluppare in modo olistico processi di innovazione e sostenibilità nella progettazione e costruzione architettonica. Ha studiato architettura al Politecnico di Zurigo e all’Università di Stoccarda. Nel corso della sua carriera, il suo lavoro è stato premiato con prestigiosi premi di architettura e design. Tiene regolarmente conferenze, è membro di giurie e critico d’architettura. Bergmann è autore del libro Designing Processes – A Strategy for the Future of Construction. Nel 2023 è stato nominato membro della BDA di Amburgo.
Formatosi alla Virginia Tech (laurea in architettura nel 1994), ha iniziato la sua carriera come docente al College of Architecture and Urban Studies. Da quando è entrato a far parte di Bohlin Cywinski Jackson nel 1995, la sua esperienza progettuale ha spaziato tra progetti accademici, culturali, commerciali e residenziali negli Stati Uniti continentali e in Canada. Nel 2009 è stato nominato Principal/Owner dello studio e guida il team in un processo di progettazione collaborativo per una gamma diversificata di progetti, tra cui il pluripremiato Grand Teton Discovery and Visitor Center a Jackson (Wyoming), il Weyerhaeuser Center for Health Sciences dell’Università di Puget Sound, il Nu Skin Innovation Center e la sede aziendale a Provo (Utah), e residenze private ad Aspen (Colorado), Jackson, Calgary (Alberta), Golden (Columbia Britannica) e nelle isole San Juan (Washington). Il suo lavoro è stato premiato con numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali ed è stato pubblicato in diverse riviste del settore. Nel 2014 è stato nominato membro dell’American Institute of Architects College of Fellows.
Benedetto Camerana (1963) architetto, paesaggista, PhD in Storia dell’Architettura e dell’Urbanistica. Nel 1997 ha fondato a Torino Camerana&Partners (Benedetto Camerana Studio dal 2023), con il quale ha portato avanti una ricerca progettuale incentrata sull’integrazione tra architettura e paesaggio, nella direzione di una “architettura verde” di chiara matrice ambientale, anche con l’utilizzo sperimentale di tecnologie innovative e sistemi naturali di risparmio energetico. Il lungo elenco di lavori inizia con il Tecnocity Environment Park (Torino, 1997); il Villaggio Olimpico dei XX Giochi olimpici invernali Torino 2006, premiato con la Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana; lo Juventus Museum (Torino, 2012 – ampliamento Trofei Tempio, 2023); sede Alfa Romeo e riprogettazione completa del Museo Storico (Arese, 2015); 20 residenze esclusive a Torre Littoria Reale Immobili (Torino, 2020); La Pista500, il giardino pensile sul Lingotto (Torino, 2020-2021); masterplan per le Nitto ATP Finals Torino 2021-2025.
Eliana Cangelli, professoressa di Progettazione Tecnologica e Ambientale dell’Architettura presso Sapienza Università di Roma, è Presidente del Comitato per la Qualità Urbana ed Edilizia di Roma Capitale e Vice President dello European Board di EUROsolar – European Association for Renewable Energy. Già coordinatore del Dottorato di Progettazione Ambientale di Sapienza, svolge, dal 1993, attività di ricerca scientifica e di sperimentazione progettuale sui temi della rigenerazione urbana, della valorizzazione e del recupero del patrimonio pubblico, dell’abitare sociale. L’attività progettuale e di ricerca è documentata dalla cura scientifica e dalla partecipazione, in qualità di relatore su invito, a convegni nazionali e internazionali e dalla pubblicazione di rapporti di ricerca, libri, articoli e saggi.
Alvin Huang, architetto internazionale basato a Los Angeles, è anche designer pluripremiato e professore. Nella sua carriera, esplora le relazioni tra tecnologia e cultura per produrre opere di design innovative che sfidano le convenzioni ed esprimono valori universali. È un sostenitore della giustizia, dell’equità, della diversità e dell’inclusione nella cultura del design. I suoi progetti spaziano da grattacieli a edifici a uso misto, da padiglioni temporanei ad arredi su misura. È fondatore e direttore di Synthesis Design + Architecture e professore associato alla University of Southern California, dove è anche direttore del corso di laurea in architettura e del corso post-professionale. Le sue architetture sono state ampiamente pubblicate ed esposte e hanno ottenuto fama internazionale con oltre 50 riconoscimenti e lui è stato selezionato come uno dei 50 innovatori globali sotto i 50 anni da Images Publishing nel 2015, presentato come “Next Progressive” da Architect Magazine nel 2014 e nominato uno dei 25 migliori inventori dal Time Magazine del 2013. È stato invitato come critico e relatore ospite in varie istituzioni in tutto il mondo.
Professore ordinario, ricercatore e progettista, Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle costruzioni e ambiente costruito del Politecnico di Milano. Concentra i suoi interessi negli edifici ad alta efficienza energetica, nei sistemi costruttivi Struttura/Rivestimento e in generale nella sostenibilità. Attualmente è delegato del Rettore per l'Estremo Oriente e rappresenta il Politecnico di Milano in Asia.
Nato a Santiago del Cile nel 1967, ha studiato architettura alla Pontificia Universidad Católica de Chile (PUC) a Santiago e alla Architectural Association a Londra. È professore alla PUC e ha insegnato presso diverse università, tra cui MIT e IUAV. I suoi lavori sono stati esposti in diverse mostre e biennali e ampiamente pubblicati su riviste di settore. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il RIBA International Fellowship, che viene assegnato ad architetti non inglesi per il loro contributo alla disciplina.
Nel corso della sua trentennale carriera di architetto internazionale, Hana Kassem, Principal dello studio KPF, ha posto l’accento sulla progettazione incentrata sull’uomo, occupandosi di progetti di diverse tipologie, tra cui edifici per il settore accademico e di ricerca, riuso adattivo e pianificazione territoriale. Attraverso la pratica, l’insegnamento e la scrittura, Kassem esamina il nostro impatto ecologico e il modo in cui l’ambiente che ci circonda ci influenza, con una particolare attenzione verso la sostenibilità ambientale e culturale.
Preside e professore di storia, teoria e critica al College of Architecture and Urban Planning dell’università Tongji. Ha tenuto diverse conferenze e scritto diversi saggi per journal di architettura internazionali sull’architettura e sull’urbanistica contemporanea cinese. È stato Visiting Scholar al MIT, Fellow al MAK Center of Art and Architecture di Los Angeles e Visiting Professor alla TU Darmstadt. Ha inoltre curato le mostre delle Biennali di Chengdu e Shenzhen, oltre ad aver ottenuto diversi riconoscimenti.
Mehrotra, nato a Nuova Delhi nel 1959, è professore di progettazione e pianificazione urbana e John T. Dunlop Professor in Housing and Urbanization alla Graduate School of Design dell’Università di Harvard. Con il suo studio RMA Architects, fondato nel 1990, ha progettato e realizzato edifici per istituzioni governative e private, uffici, abitazioni private e progetti di propria iniziativa, spinto dall’impegno nella promozione della città di Mumbai. I libri più recenti di Mehrotra sono Working in Mumbai (2020), una panoramica dei lavori dello studio, e The Kinetic City and Other Essays (2021), che presenta i suoi scritti degli ultimi 30 anni e illustra il suo continuo impegno al tema dell’urbanistica in India.
Assistente professore al College of Architecture and Environmental Design della Kent State University e Senior Editor del The Plan Journal, ha conseguito un dottorato presso la Graduate School of Design dell'università di Harvard. È stata membro del comitato editoriale del New Geographies Journal ed è co-redattore capo di Geographies of Information. Il suo lavoro studia la correlazione tra disuguaglianze e conflitti territoriali e questioni socio-politiche e ambientali. Attraverso la sua ricerca, fa luce sull'impatto dell'ambiente costruito sulle comunità emarginate ed esplora le strategie per affrontare queste disparità.
Mulvin è cofondatrice di McCullough Mulvin Architects, studio con sede a Dublino che si occupa della progettazione di edifici sostenibili culturali, scolastici e pubblici, con un interesse per l’architettura contemporanea innovativa, il luogo e la storia. Tra i loro edifici premiati figurano il Trinity Long Room Hub, la facoltà e clinica di odontoiatria di Dublino, la caserma dei pompieri di Waterford, la Butler Gallery, il museo St. Mary’s Medieval Mile, gli alloggi Printing House Square e Crow’s Nest, e il Learning Laboratory della Thapar University, in India. Sta lavorando a progetti di restauro e conservazione a Dublino, in Irlanda e a Londra. Al suo lavoro di ricerca e insegnamento si aggiungono pubblicazioni e mostre internazionali. È autrice di Approximate Formality – Morphology of Irish Towns, e membro di Aosdána.
Architetto francese originario di Marsiglia e laureato alla Scuola di architettura Paris-Belleville, si è stabilito a Parigi e ha fondato PietriArchitectes nel 2001. Los studio conta circa 20 dipendenti e quattro partner. L’approccio progettuale di Jean-Baptiste Pietri è preciso e poetico, e si basa sui principi del Razionalismo romantico, unendo rigore costruttivo e creatività ispirata dal contesto circostante. Secondo Pietri, l’architetto deve suscitare emozioni e al tempo stesso mantenere standard elevati, come dimostrano i suoi progetti emblematici, tra cui Porte Bleue a Marsiglia, completata nel 2023.
Nella sua carriera di architetto originario del Sud Africa, Peter Rich si dedica allo studio del contesto africano. I suoi progetti in Africa e nel mondo hanno ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui World Building of the Year del WAF, UK Earth Award, International Sustainable Architecture Award e Wienerberger Brick Award. Rich ha inoltre ricevuto la Medaglia d’oro per l’architettura dall’Istituto sudafricano di architettura per il suo contributo alla creazione di un senso del luogo ed è International Fellow del Royal Institute of British Architects e Honorary Fellow dell’American Institute of Architecture. Per quanto riguarda le mostre, il lavoro dell’architetto è stato esposto alla Biennale di Architettura di Venezia nel 2018, tra le altre. Oltre alla carriera da architetto specializzato in progetti rivolti alla comunità, insegna e sviluppa nuovi programmi di studio in Africa, India, Europa e Stati Uniti. Nelle sue stesse parole, vorrebbe «trasmettere agli studenti che l’architettura dovrebbe avere un approccio inclusivo, attingendo ai bisogni, alle aspirazioni e al patrimonio culturale di una comunità attraverso l’interazione sociale nel processo di progettazione, e lavorando verso un ‘neourbanesimo’ attento alla diversità e alla creazione di un senso di identità».
Curatore e critico di architettura. Nato in Irlanda, osserva la città contemporaneamente con lo sguardo di un insider e di un outsider, portando la scena architettonica internazionale all’interno del dialogo locale di Pittsburgh.
Critico d’arte e architettura riconosciuto a livello internazionale, ha insegnato presso la Architectural Association, il Dipartimento d’arte della Goldsmith University, il Royal College of Art, la Jan van Eyck Academie, la Graduate School Of Design dell’Harvard University e la Scuola di architettura pianificazione e conservazione della Columbia University. I suoi saggi sono stati pubblicati su numerose riviste e journal internazionali di settore. Il suo più recente libro I have a weakness for a touch of Red è una selezione dei suoi testi su artisti e architetti portoghesi.
Laureata in Ingegneria Civile Idraulica all’Università di Parma, nel 1997 entra in Impresa Pizzarotti e ricopre numerosi ruoli all’interno del gruppo prima di trasferirsi nel 2004 nel Principato di Monaco presso Engeco SAM. In 12 anni di lavoro sul territorio monegasco, si è occupata di numerosi progetti in diversi ruoli ed è attualmente direttore di FPMC, società monegasca che opera nella promozione immobiliare di lusso e coordinatrice di una cellula di sviluppo immobiliare che opera in altri paesi tra i quali la Francia e gli Stati Uniti.
Professoressa di storia e teoria dell’architettura al College of Architecture and Urban Planning. Nel suo lavoro di ricerca si occupa di architettura e urbanistica nella Cina contemporanea, concentrandosi sull’architettura moderna e sulla trasformazione dello spazio urbano di Shanghai. Su questi temi ha pubblicato numerosi articoli e libri. È stata membro del team di curatori del Padiglione della Cina alla Biennale Architettura di Venezia del 2018 ed è stata Visiting Scholar alla Columbia University.