Museum-port-city: the redevelopment of the Molo di Ponente in Mola di Bari as a promenade paysagère
TStudio - Guendalina Salimei
Transport
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Future
Il territorio in cui sorge la città di Mola di Bari rappresenta un importante nodo logistico ai fini costieri e la presenza del porto, di cui il mercato ittico costituisce la funzione primaria, conferisce una finalità strategica: l’intervento di riqualificazione del Molo di Ponente, stralcio di una più ampia proposta di sistemazione generale dell’intera area portuale, si configura come fenomeno decisivo per il rilancio economico del territorio e risponde all’esigenza di riqualificare il lungomare e, contemporaneamente, rifunzionalizzare una porzione del porto attraverso l’integrazione di funzioni tradizionali legate alla pesca con quelle più innovative riguardanti la crescita culturale e turistica.
Obiettivo primario dell’intervento è la razionalizzazione dei nuovi spazi da destinare ai servizi del turismo e del commercio, in continuazione fisica e funzionale con il waterfront cittadino, che comprendono gli accessi al mare, gli edifici esistenti ed il percorso in quota con il belvedere; la riqualificazione coinvolge inoltre la messa in sicurezza delle aree del molo foraneo ai fini della fruizione pubblica e la valorizzazione scenografica delle strutture architettoniche presenti. Infine il progetto include la realizzazione di opere a mare, quali scogliere di protezione e mitigazione degli effetti meteomarini ed un punto di attracco e accesso per il Metrò del mare.
Lo scopo dell’intero intervento è l’incremento dei fattori di attrattività e competitività turistica del luogo raggiunto attraverso la valorizzazione delle attività economiche tradizionali e delle risorse culturali, storiche ed architettoniche: il molo ideato si pone come il “parco promenade” del porto di Mola di Bari in cui collocare una serie di funzioni e servizi che permettono di ampliare l’offerta turistico-culturale della città.
L’idea progettuale della riqualificazione del Molo di Ponente come promenade paysagère si sviluppa attorno al concetto di spazio pubblico-passeggiata ovvero un luogo che per il suo ruolo collettivo sappia coniugare le due funzioni del percorrere e dello stare e che, caratterizzato da un pregevole sistema di paesaggio, divenga un’esperienza privilegiata. Il molo così concepito, una volta restaurato e riorganizzato in ambiti, diviene un’infrastruttura paesaggistica a quote diverse, uno spazio prevalentemente pedonale, una passeggiata, un belvedere sul porto, un’area facilmente attrezzabile per attività di ristoro e aggregative che, intervallato da spazi verdi e di sosta, costituisce il possibile volano per una crescita culturale e turistica del paese.
Il nuovo sistema prevede la realizzazione di un percorso parallelo al camminamento esistente, sviluppato tramite una sovrapposizione di livelli verticali identificati in episodi architettonici distinti al fine di permettere una fruizione varia dello spazio: una pavimentazione a terra, utile a creare un tappeto-pedana che delimita lo spazio del percorso museale, a cui si aggiungono i layer dell’arredo urbano e della struttura in acciaio ad una quota superiore, leggera e strutturalmente indipendente dal molo esistente.
L’integrazione tra la preesistenza ed il percorso di nuova costruzione è garantita dall’inserimento della pelle in lamiera metallica, che intercetta e riveste a varie distanze tutti gli elementi presenti nel molo, garantendo una visione unitaria.
Il principio progettuale individuato sviluppa inoltre la morfologia attuale del Molo di Ponente attraverso un sistema di archi paralleli costituiti da reti metalliche che, dialogando tra loro secondo un apparato suggerito dalle quinte teatrali, generano spazi aperti e flessibili che possono ospitare varie funzioni. È infatti possibile inserire, a seconda delle esigenze, luoghi per la ricettività, eventi temporanei, spazi per la degustazione delle specialità del luogo.
Il processo di riqualificazione dell’area nasce infatti dalla valorizzazione del rapporto con la storia e il territorio, nonché dalla sua vocazione turistica ed economica legata all’attività della pesca.
La suggestione progettuale è quella di creare, attraverso la modellazione della passeggiata/pensilina, un nuovo spazio pubblico con diversi ambiti pavimentati (attraverso le risistemazione della pavimentazione esistente in chianche pugliesi), lingue di verde, aree di sosta attrezzate, un percorso espositivo di installazioni di Land Art che aggiungono valori estetici e culturali al sistema naturalistico. Questa duplice valenza del parco urbano ubicato sul molo permette ai cittadini non solo di fruire il luogo, ma anche di viverlo a tutti gli effetti come parte integrante del tessuto urbano della città di Mola di Bari.
L’architettura del percorso è integrata con il racconto della storia del luogo ed in particolare di Mola di Bari, non solo dal punto di vista dei siti di interesse storico, naturalistico e degli eventuali reperti archeologici, ma anche di come nel tempo la Puglia sia diventata icona rappresentativa della bellezza e del viaggiare in valore assoluto. Il percorso museale coinvolge il Molo con un progetto di comunicazione che rende visibile il racconto identitario del luogo, dalla stratigrafia del molo antico a quella culturale della memoria collettiva: gli archi esistenti vengono arricchiti con lastre in acciaio corten tagliate a laser secondo le immagini rappresentative della storia della città e del suo porto, e creano una promenade paysagère et historique la cui lettura è parallela alla percorrenza del molo stesso.
Gli interventi architettonici desiderano essere puntuali e mirati al potenziamento del sistema ambientale complesso del porto, inteso nella sua totalità di elementi naturali e antropici, paesaggistici e funzionali, nell’ottica della costituzione di un nuovo grande organismo legato profondamente alla città, alle persone e soprattutto, al mare.
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Il molo dall’alto – vista notturna
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Il molo dall’alto – vista diurna
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La promenade del porto
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Il percorso museale
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La passeggiata in quota
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Dettaglio del molo
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Punto di attracco del Metrò del mare
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Particolare dei layer progettuali
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Il rapporto del molo con il mare
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Integrazione tra la preesistenza e percorso
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L'intervento sull'edificio verso la città
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L'intervento sull'edificio verso il mare
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Masterplan Generale
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Il Museo del molo di Mola : Promenade paysagère et historique
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Masterplan : Planimetria generale
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Progetto : Stralci planimetrici
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La sovrapposizione dei layers : un infrastruttura paesaggistica
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Layer + 1 : gli elementi costitutivi della Promenade
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Layer 0 : il Percorso del Molo
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Promenade paysagère et historique
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Le attività del Molo : manifestazioni fieristiche
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Le attività del Molo : esposizioni temporanee – Museo all’aperto
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Le attività del Molo : Parco lineare
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Le attività del Molo : degustazione prodotti locali
Mola di Bari
Italia
Comune di Mola di Bari
06/2021
10743 m2
T-Studio Arch. Guendalina Salimei
Progetto architettonico: T-Studio Arch. Guendalina Salimei con Federico Armeni, Giulia Chiappisi, Federica Colanzi, Giovanni Collovà, Lara Piselli Progetto strutturale: Ing. Graziano Pipolo Progetto impiantistico: Ing. Martina Fiorentini, Ing. Paola Quarta, TDA Progetto idraulico e opere marittime: Ing. Beatrice Majone con Ing. Marina Simonetti Geologia: Teodoro Aldo Battaglia
Arch. Marina De Marco
Curriculum
Il T-Studio, fondato da Guendalina Salimei, Giancarlo Fantilli,Roberto Grio, Mariaugusta Mainiero, Giovanni Pogliani, Renato Quadarella, oggi arricchito da un team multidisciplinare e da un'équipe di ricerca, trova uno specifico campo d’indagine e di attività nelle relazioni complesse che si instaurano tra le metodologie progettuali e le modalità d’intervento dell’ambiente costruito e naturale, spesso in condizioni di degrado urbano e disagio sociale, coniugando innovazione e tradizione con sensibile coscienza dell’habitus locale. Le ricerche e i progetti, premiati con riconoscimenti in Italia e all’estero, esposti in numerose occasioni, presentati su riviste e pubblicazioni scientifiche nazionali internazionali, sono caratterizzati da un approccio olistico che riunisce studio della forma, conoscenza dei materiali e reinterpretazione dei contesti urbani e naturali in sistemi integrati e attenti alle urgenze estetiche, sociali, storiche ed ecologiche.