INTEC Studio Associato - Parish complex in Simeri Mare, the image of a living and active community.
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Parish complex in Simeri Mare, the image of a living and active community.

INTEC Studio Associato

Public Space  /  Future
INTEC Studio Associato
Il nuovo complesso parrocchiale Santa Maria di Acqua Viva in Simeri Mare riqualificherà una realtà urbana anonima sorta in maniera disordinata e confusa in una zona pianeggiante vicina al mare e caratterizzata da un’ampia piantagione di ulivi secolari, prefiggendosi l’obiettivo di dare concretezza ad una nuova polarità urbana con la quale il territorio dovrà relazionarsi ed identificarsi, divenendo immagine di una comunità viva e operante.
Il progetto prevede la realizzazione di un lungo percorso pedonale porticato che attraversa longitudinalmente tutto il frastagliato lotto e, partendo da un parcheggio pubblico, collega in sequenza e senza soluzione di continuità una serie di spazi aperti e di edifici di servizio tutti destinati ad uso collettivo. Il primo slargo che il percorso intercetta è destinato ad attività ricreative, piccole manifestazioni e spettacoli all’aperto dedicate ai bambini e per questo è stato denominato “Giardino dei Piccoli”. Subito dopo, una corte piantumata con ulivi, è luogo di accesso ai locali di ministero pastorale organizzati in altezza su due livelli. Al piano terra sono presenti due aule per il catechismo e l’ampio salone parrocchiale, dotato di accesso indipendente, predisposto per iniziative religiose, sociali, ricreative e culturali. Al piano superiore trovano posto otto aule di varie dimensioni, con la possibilità di essere unite per incontri di gruppi più numerosi. Di fronte al salone parrocchiale si apre all’esterno una ampia piazza alberata con ulivi, “Piazza dei 4 Evangelisti”, in grado di ospitare manifestazioni sia di carattere religioso che ricreativo-culturale. Superato il salone parrocchiale, il percorso prosegue e si innalza sino a trasformarsi in un ampio porticato che svolge la funzione di ingresso principale al complesso dalla adiacente strada pubblica, divenendo cerniera di collegamento tra il corpo di fabbrica destinato ad ospitare i locali di ministero pastorale e la chiesa con il suo sagrato. Il porticato si conclude infine sulla simbolica “Fontana di Acqua Viva”. L’impianto compositivo del porticato, vera spina dorsale dell’intero complesso, prende spunto da una trasposizione delle arcate del chiostro del monastero annesso alla chiesa di Santa Maria del Pàtire (Pathirion) in Rossano Calabro, testimonianza dell’antico cenobio basiliano, legato indissolubilmente alla figura del padre fondatore San Bartolomeo da Simeri.
La chiesa, dedicata a San Bartolomeo, è di pianta pressoché quadrata, delimita il sagrato ed è contornata dagli edifici complementari ad un solo piano che ospitano la sacrestia, la cappella feriale e il basso muro campanario sul lato strada e la canonica sul lato opposto. La canonica affaccia su di un piccolo giardino interno alberato utilizzato dal parroco per gli esercizi spirituali.
L’intero complesso ha un basamento monolitico rivestito in pietra nel quale sono racchiusi gli spazi comuni e di servizio, tale basamento rappresenta la solidità della Chiesa sulla terra e il suo radicamento con il territorio. La parte della chiesa che si eleva rispetto agli altri edifici, intonacata di bianco, assume invece, nella sua verticalità, il valore di soglia, oltrepassata la quale il fedele è condotto verso la meta finale attraverso un percorso ascensionale di salvezza. La presenza, inoltre, di elementi simbolici tipici della tradizione cattolica contribuisce ad esaltare l’immagine sacra del luogo, le campane incastonate all’interno di una struttura metallica di sostegno; la croce inserita sulla facciata della chiesa; gli alberi di ulivo rimessi a dimora. La creazione di luoghi con richiami simbolici dalla forte carica evocativa, generano veri e propri “spazi sacri” come la “Piazza dei 4 Evangelisti”, il “Chiostro degli Ulivi”, la “Fonte di Acqua Viva”, il “Giardino dei Piccoli”, con l’obiettivo di raggiungere un armonico equilibrio tra funzioni materiali e spirituali. All’interno della chiesa l’impianto liturgico, attraverso l’organizzazione di un lineare percorso sacro, vede il susseguirsi ordinato di spazi significativi enfatizzando la dinamica dell’incontro del fedele con il Cristo Salvatore. Gli artisti, in stretto rapporto con i progettisti, hanno ideato un completo programma iconografico costituito da interventi scultorei e da opere pittoriche. Le opere scultoree sono state adottate per le grandi presenze simboliche permanenti come le statue di San Bartolomeo e della Vergine, l’altare, l’ambone, il portale e il fonte battesimale. Le opere pittoriche proposte costituiscono l'arredo artistico della cappella feriale con immagini dedicate al santo titolare Bartolomeo da Simeri.
Gli aspetti tecnologici del progetto si basano su un concetto di sostenibilità ambientale da attuare mediante accorgimenti ecologicamente ed eticamente corretti ed in grado di generare un ridotto impatto ambiente. Si è provveduto a limitare il carico energetico estivo attraverso vari sistemi di raffrescamento passivo come l’utilizzo delle facciate ventilate e degli infissi con sistemi schermanti integrati, inoltre gli edifici del complesso hanno tutti la possibilità di una ventilazione trasversale degli ambienti. E’ stato previsto l’utilizzo di un sistema di raffrescamento evaporativo nelle zone porticate, l’adozione di tetto giardino negli edifici di ministero pastorale e di rivestimenti in copertura ad alta riflettanza solare (cool roof) per la chiesa e gli edifici annessi. La limitazione del consumo energetico invernale e la produzione di acqua calda sanitaria avvengono attraverso l’utilizzo di un sistema ibrido, composto da una pompa di calore, alimentata da pannelli fotovoltaici e da una caldaia di supporto ad alta efficienza oltre che con l’utilizzo di pannelli solari termici. Inoltre si è prevista la riduzione dell’effetto dell’isola di calore attraverso l’uso corretto del sistema vegetazionale e l’utilizzo di pavimentazioni chiare e drenanti, in grado di garantire anche la necessaria la permeabilità all’acqua delle superfici.

Credits

 Simeri Mare (CZ)
 Italia
 Diocesi di Catanzaro-Squillace
 06/2020
 1520 mq
 INTEC studio associato, Ing. Massimo Conte; Ing. Vincenzino Zaccagno
 Arch. Valerio Zaccagno; Ing. Carmine Mascolo; Ing. Antonello Bottone; Liturgista: don Oreste Stincone; Artisti: Paolo Soro, Annamaria Trevisan; Visualizzazioni fotorealistiche: Canvas CGA

Curriculum

INTEC studio associato opera nel campo della progettazione edile. Fondato nel 1999, con sede a L’Aquila, è guidato dagli ingegneri Massimo Conte e Vincenzino Zaccagno. Le esperienze maturate nel corso degli anni nella progettazione di significativi interventi molto diversi tra loro per tipologia edilizia, committenza, funzione e dimensione hanno contribuito a caratterizzare lo studio come organizzazione flessibile e versatile che preferisce avere un approccio al progetto di tipo multidisciplinare in una dimensione ancora autenticamente artigianale del lavoro. L’attività dello studio comprende i campi dell’ingegneria, dell’architettura e del disegno della città, ricercando assiduamente un risultato progettuale aderente ed appropriato alle richieste dei singoli committenti. Il metodo di lavoro è fondato sul continuo scambio di idee e di informazioni tra i componenti dello studio ed i suoi collaboratori per aumentare i punti di vista sulle problematiche progettuali da affrontare.

http://intecassociati.it/

Tag

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