Edificio per residenze convenzionate: Viale Giulini affordable housing
Alvisi Kirimoto
Home Efficiency & Technology Special Contest
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Completed
"Un edificio con i piedi per terra"
In totale contrasto con la realtà in cui si inserisce, il volume dell’edificio per residenze convenzionate di Viale Giulini, ha una chiarezza e definizione volumetrica tale da renderlo quasi un “intruso” all’interno dell’articolata, complessa e spesso dissonante identità degli altri volumi presenti.
L’idea nasce proprio dalla necessità di realizzare una piccola area di pausa e di “assenza” rispetto al contesto senza rinunciare ad un linguaggio architettonico determinato, potente e innovativo: l’edificio nasce da terra ed è ancorato al suolo per rimarcare la sua forte identità mediterranea; gli angoli inclinati, si liberano e articolano sui lati corti mentre sul prospetto principale, la grande massa rivestita di mattoni grigi è punteggiata da “logge” aggettanti, che catturano la luce e nello stesso tempo garantiscono uno spazio esterno generoso, la vera ricchezza di questa tipologia abitativa.
Solo due materiali per tutto l’edificio: mattoncini grigi e lamiera stirata bianca, con qualche piccolo accento di colore dato dal legno degli spazi comuni.
La corte, in cui l’edificio si unisce ad un altro fabbricato preesistente, è il colore e la natura. Infatti un prato verde continuo e alberi dalle foglie gialle, renderanno questo spazio un piccolo giardino da scoprire e vivere.
Anche qui le facciate sono sobrie e rispecchiano le scelte di quelle principali. Ma il bianco prevale grazie ai grandi balconi modulari in lamiera che lasciano filtrare la luce, schermano il naturale disordine residenziale e riducono l’irraggiamento solare.
Il tema dell’edifico sociale è qui interpretato con la necessità di usare materiali semplici ma duraturi, prototipizzare gli elementi tipologici quali finestre, balconi e logge anche per renderle più economiche ma regalare ad ogni famiglia uno spazio esterno “ricco” da utilizzare per estendere la dimensione famigliare verso la luce.
Il piano terra ospita attività commerciali, i piani superiori sono destinati completamente alla funzione residenziale. Le varie divisioni degli appartamenti creano il ritmo e la scansione della facciata.
Le tre scale ed in particolare quella centrale sono spazi grandi e luminosi, grazie all’apertura verso la corte o ai lucernari in copertura: qui le luci e le ombre della lamiera colorano ed alterano lo spazio continuamente, rendendo i collegamenti un luogo dove sostare ed incontrarsi.
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La facciata principale: mattoncini grigi e logge aggettanti in lamiera stirata bianca
Marco Cappelletti
La facciata esterna
Marco Cappelletti
L'edificio ed il suo contesto
Marco Cappelletti
Le facciate esterne dell'edificio
Marco Cappelletti
Dettaglio dell'attacco a terra con i suoi angoli inclinati
Marco Cappelletti
Dettaglio della facciata principale: la superficie in mattoncini grigi e le logge bianche che catturano la luce
Marco Cappelletti
Le logge esterne che catturano la luce e garantiscono uno spazio generoso all'esterno
Marco Cappelletti
La loggia aggettante bianca
Marco Cappelletti
Il prospetto principale interno
Marco Cappelletti
La corte interna: uno spazio da scoprire e vivere
Marco Cappelletti
Dettaglio della corte interna: mattoncini grigi e lamiera metallica
Barletta
Italia
EDILBARI S.r.l.
01/2020
5.380 m2
Alvisi Kirimoto
Alvisi Kirimoto: Massimo Alvisi, Junko Kirimoto, Chiara Quadraccia, Donato Labella
EDILBARI S.r.l.
Progetto strutturale: Ing. Antonio Salzo - Progetto impianti ed antincendio: Tumulo & Denuzi Engineers
Marco Cappelletti
Curriculum
Dopo 10 anni di collaborazione con architetti internazionali come Piano, Fuksas e Niemeyer, Massimo Alvisi e Junko Kirimoto fondano nel 2002 Alvisi Kirimoto Partners.
Lo studio si distingue per l’approccio sartoriale alla progettazione, l’uso sensibile della tecnologia e il controllo dello spazio a partire dalla manipolazione di “fogli di carta”.Fondendo la sensibilità italiana a quella giapponese ha realizzato numerosi progetti tra cui: l’Aula Magna della LUISS Guido Carli a Roma, la Cantina Bulgari in Toscana, la fabbrica farmaceutica Medlac ad Hanoi, il Complesso Incà a Barletta, la sede direzionale Molino Casillo, la ristrutturazione dell'Alexandrinsky Theatre a San Pietroburgo, il restauro del Teatro Comunale di Corato e del Teatro delle Belle Arti di Napoli ed ha collaborato come Executive e Local Architect di OMA a Fondazione Prada a Milano.
Massimo Alvisi assiste il sen. Renzo Piano nel programma G124, dedicato alla valorizzazione delle periferie nel territorio nazionale.