Luca Moretto architetto - Design for all: rifunzionalizzare e ammodernare i Musei Reali di Torino
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Design for all: rifunzionalizzare e ammodernare i Musei Reali di Torino

Luca Moretto architetto

Culture  /  Completed
Luca Moretto architetto
L’obiettivo generale del progetto era rifunzionalizzare e ammodernare i servizi di accoglienza ed i percorsi dei Musei Reali di Torino, rendendo accessibili a tutti - design for all - le aree di visita di uno dei complessi museali più grandi d’Europa, situato nel cuore della città antica, composto da Palazzo Reale, Cappella della Santa Sindone, Biblioteca Reale, Armeria Reale, Galleria Sabauda, Museo di Antichità, Giardini Reali. Tre chilometri di passeggiata museale su 30.000 metri quadrati di spazi espositivi e di deposito, e sette ettari di giardini.
Gli interventi che qui vengono illustrati hanno riguardato: l’accesso da Palazzo Reale alla Cappella della Santa Sindone; il collegamento tra Palazzo Reale e la Galleria Sabauda; il superamento dei dislivelli del vestibolo della Galleria sabauda al piano dei Giardini; uno scalone della Biblioteca Reale.
Ogni intervento presentava delle specifiche peculiarità.
Il primo intervento stimolante e terrificante riguarda la piccola rampa antistante l’ingresso regio alla cappella della Santa Sindone, stimolante per il luogo prestigioso e terrificante per la natura delle preesistenze architettoniche. Si trattava di superare il dislivello di circa diciassette centimetri che separa il piano del palazzo da quello della cappella, di dialogare con le lesene della porta a edicola e le linee di fuga della pavimentazione esistente, di predisporre in officina una parte consistente dei lavori di messa in opera. A questi problemi tecnici e pratici si aggiunge il dialogo con lo “spazio indicibile” di Guarino Guarini. Le questioni sono state risolte con una rampa di marmo, larga centosessantotto centimetri e lunga cinquecentoquarantasette, costituita da cinque lastre di marmo alleggerito, accostate con giunto capillare, preformate in officina. La dimensione delle lastre proviene dal confronto con le lesene esistenti e con le fughe del pavimento a quadri di Palazzo Reale. La soluzione progettuale, dettata dalla necessità di dialogare con i materiali esistenti, marmo bianco, nero e grigio Bardiglio, ha dovuto affrontare un altro problema costruttivo. Come risolvere la porzione di superficie delle lastre di marmo a contatto con il pavimento esistente? Come ridurre al minimo lo scarto tra il piano orizzontale del pavimento esistente e il piano inclinato della rampa senza incorrere in rotture o scheggiature? Se osserviamo il particolare costruttivo e decorativo in scala uno a cinque del progetto esecutivo, oltre alle fasce assorbenti di neoprene e al pannello composto tipo honeycomb di alluminio, si vede il profilo di mediazione in acciaio inox: un piatto sagomato, saldato ai profili della struttura metallica e incollato al marmo massello, che raccorda il piano inclinato della rampa e il pavimento esistente.
Percorrendo la Galleria Sabauda, salendo al primo piano, di fronte alla torre campanaria di Filippo Juvarra, con scorci sulla Torino romana, si accede a Palazzo Reale. Qui si trova il secondo intervento. La nuova rampa raccorda un dislivello di sessantatré centimetri e s’integra nello spazio esistente con discrezione: è disposta sull’asse longitudinale e ha come sfondo scenografico il quadro di Horace Vernet, Ritratto equestre di Carlo Alberto, 1834. La piccola architettura ha una struttura reversibile in metallo zincato, rivestita di lastre in acciaio inox specchiante, e la pavimentazione di doghe di legno simili al pavimento esistente, posate su pannelli honeycomb di alluminio. Il parapetto è in pannelli di vetro stratificato che sostengono il mancorrente di acciaio inox. Qui l’architettura, con le parole di Cesare Piva (da Luca Moretto. Architettura per la vita, Electa, 2019): “diventa esempio di modestia, vocazione all’ascolto e reagisce agli atteggiamenti autoreferenziali e spesso prepotenti propri di una certa cultura architettonica contemporanea.”
Nel vestibolo della Galleria Sabauda era presente un articolato sistema di scale. Era necessario collegare il livello dei Giardini con quello delle maniche espositive – a nord ed a sud - e queste tra loro. E’ stato realizzato un sistema di rampe, con schema planimetrico a T, costituito da un’invisibile struttura in carpenteria metallica e da una pavimentazione in pietra di Luserna con finitura a fiamma posata su pannelli honeycomb di alluminio. Si tratta di una piccola architettura impercettibile, un inserto che risolve il problema della fruibilità e ubbidisce “alla natura del luogo ed alla medesima ingegnosamente accomodarsi” (Cfr. G. Guarini, Architettura Civile, Trattato I, Capitolo II, Osservazione ottava, p. 18). La microarchitettura inoltre, attraverso il rivestimento della struttura metallica, in acciaio inox specchiante, con luci led non in vista, esprime una discreta alterità. L’uso del materiale specchiante moltiplica le relazioni di continuità-distanza con la “natura del luogo”. Anche i mancorrenti, semplici e lineari, sono in acciaio inox. Le rampe sono riscaldate con serpentine radianti in rame posate tra i pannelli honeycomb d’alluminio e le pietre di Luserna.
Nella Biblioteca Reale era necessario aggiornare il sistema dei mancorrenti e la passatoia dello scalone alfieriano. I mancorrenti sono stati realizzati in ottone con terminali a forma di mano, scolpendoli da tondi pieni.

Credits

 Torino
 Italia
 MUSEI REALI DI TORINO - MIBACT
 07/2019
 1.250 mq
 Luca Moretto
 MAT & Partners
 SECAP S.p.A.
 MAT Moretto Architettura, Barbara Vinardi

Curriculum

Luca Moretto – MAT & Partners

Lo studio è stato fondato dall’architetto Luca Moretto nel 1993. Dal 2013 è operativo nella nuova sede di corso Mediterraneo 148 a Torino.
L’approccio alla progettazione è integrale, emozionale, poetico, con sensibilità alla tutela dell’ambiente ed alla valorizzazione del paesaggio, operando secondo i principi dell’architettura sostenibile. Le opere sono seguite anche nel loro farsi, nel cantiere.
Tra le opere: i collegi universitari Einaudi Crocetta, San Paolo e Po (riqualificazione certificata LEED Gold) a Torino; Tribunale e Pinacoteca Accademia Carrara a Bergamo (con A. Isola); CCIAA a Sondrio.
Nel 2019 per Electa è uscita la monografia “Luca Moretto. Architettura per la vita”.
German Design Award Special 2019 per la Scuola alpina di Aosta e German Design Award Winner 2020 per il Museo Villa Bernasconi a Cernobbio (Como).

www.lucamoretto.it
www.matandpartners.com

https://www.lucamoretto.it


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