Agriturismo "La Dolce Mela", un ampliamento che dialoga con il paesaggio
Studio raro
Hospitality
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Completed
Il progetto completa la struttura ricettiva "La Dolce Mela", un agriturismo situato nella Valle dei Laghi in Trentino.
L'edificio esistente posto a nord, già oggetto di un restyling nel 2015, si inserisce in un contesto ambientale e paesaggistico di pregio, al di fuori del centro abitato di Ciago, immerso nel verde della campagna coltivata da un lato e dal bosco dall'altra.
Protetto in una valletta, l'edificio confina ad ovest con meleti, a nord con altre aree agricole, a est con un rialzo roccioso lasciato a bosco, mentre a sud è rivolto su un terreno più aperto attualmente non coltivato che si apre sulla vista della Valle.
L'ampliamento è costituito da due piccoli volumi posizionati ai margini della proprietà, dislocati attorno al nuovo parco caratterizzato dalla bio-piscina.
Dal setto in legno di larice incassato nel terreno, a chiusura del confine ovest, nasce un piccolo volume ad un piano in cemento faccia a vista e legno di larice, con tetto verde.
Si pone in dialogo con il confine est, che gli è di fronte, caratterizzato da una parete di roccia naturale grigia, e con l'edificio esistente rivestito in parte da tronchi di larice.
Il volume astratto è caratterizzato da ampie svasature corrispondenti alle aperture interne che si aprono per accentuare il rapporto delle stanze con il paesaggio.
A sud, incassato nel terreno, sfruttando il dislivello esistente, minimizzando quindi l'impatto visivo dell'edificio nel paesaggio naturale e senza togliere la vista sul paesaggio dall'edificio esistente, si inserisce il secondo volume.
L'edificio, ad un piano e tetto verde in continuità con l'area a verde dell'agriturismo, ripropone gli stessi materiali e forme del piccolo ampliamento visto in precedenza: cemento faccia a vista e legno di larice naturale. Il volume risulta tagliato dall'elemento scala, in legno di larice, che attraversa l'edificio mantenendo una continuità nei percorsi all'interno dell'area. Le svasature alleggeriscono l'edificio assottigliandone i bordi e dando, dall'interno, un senso di apertura maggiore verso l'intorno. Il muro interno in cemento, a contatto con il terreno, si piega come se reagisse allo sforzo e al peso della terra, aprendosi in un punto per portare la luce naturale all'interno dell'edificio.
In entrambi gli edifici il cemento faccia a vista è stato realizzato con casseri in tavole di legno di larice grezzo spazzolato che hanno lasciato l'impronta dei nodi e delle venature sul cemento, riprendendo così i rivestimenti e le pareti interne in legno di larice naturale.
In contrasto con la "ruvidezza" e austerità del cemento, in alcune stanze le parti in legno sono state arricchite da elementi decorativi tipici della tradizione montana.
Trento - Vezzano
Italia
Privato
01/2019
230 mq
studio raro
Roberta Di Filippo, Roberto Salvischiani
studio raro
Curriculum
Lo studio raro fondato nel 2004 da Roberta Di Filippo e Roberto Salvischiani, con sede a Trento, si occupa di architettura e comunicazione visiva.
L’esperienza maturata attraverso la direzione lavori di cantieri, la collaborazioni con vari professionisti, corsi formativi sulla sostenibilità e la passione, permette allo studio di affrontare progetti a grande o piccola scala in maniera completa e professionale.
Nel 2011 si è aggiudicato il primo premio al concorso per Piazza D. Chiesa a Rovereto (Tn) e nel 2012 vinto il concorso per la riqualificazione di Malga Fosse nel Comune di Siror (Tn).
Nel 2013 ha ricevuto il Premio New Italian Blood 2013 Architettura.
Nel 2018 Casa MF e Cinquanta4 hanno ricevuto il premio “Best Project 2018” da Archilovers.
Nel 2019 Casa MF è arrivato tra i finalisti al premio The Plan Awards 2019 nella categoria “Villa, abitazioni unifamiliari con aree a verde” ed è stato pubblicato su “100 Houses: Nature and Nurture” da Images Publishing.