Il progetto consiste nella trasformazione di un piccolo appartamento situato nel centro di Torino, in abitazione e studio. L'obiettivo era di far coesistere attività domestiche e professionali in uno spazio di soli 50 mq. A tal fine sono stati demoliti i preesistenti vani, ed è stato creato un unico ambiente flessibile, uno spazio continuo che si modifica secondo le esigenze e gli orari della giornata. Poiché la superficie disponibile era limitata, il progettista ha sfruttato una combinazione di elementi divisori e di arredi trasformabili per schermare la camera da letto e la cucina durante il giorno, quando l'ambiente viene utilizzato come ufficio. La cucina, gli elettrodomestici e la dispensa scompaiono dietro tre pannelli scorrevoli in MDF pantografato con decori floreali a taglio laser su disegno dell'architetto. Il disegno ricalca nelle linee la sagoma dell'immagine dei fiori di Azuma Makoto e Shunsuke Shiinoki tratta da ''Encyclopedya of Flowers'', utilizzata anche per i vetri del bagno e tema conduttore di tutta la casa. Lastre semitrasparenti in plexiglas lilla, fungono da piano per il tavolo da pranzo/scrivania progettato su misura e si appoggiano su una robusta ma leggera struttura in legno di larice americano. Un cubo in lamiera stirata viola di 200 cm di lato, costruito su una struttura rotante, ospita lo spazio dedicato al riposo, una camera che gira e difende la privacy della stanza da letto durante il giorno. Un piccolo luogo mutevole che permette di guadagnare maggiore o minore intimità a seconda dell'occasione. Il bagno è una capsula in vetro traslucido che lasciando filtrare la luce naturale, crea una separazione fisica ma non visiva dell'ambiente; i motivi floreali si riflettono sul grande specchio che ospita il lavabo a sbalzo, amplificando così lo spazio. L'illusione di continuità si accentua quando la porta scorrevole e quella grande a battente restano aperte: la stanza da bagno diventa passante con accesso da entrambi i lati. Tutti gli elementi di arredo sono stati realizzati appositamente per sfruttare al meglio gli spazi: il letto nella parte sottostante incorpora un ripostiglio, gli armadi collocati sopra la zona lavabo ospitano la biancheria, il tavolo ad L può essere utilizzato contemporaneamente da scrivania e zona pranzo. La combinazione di materiali e l'uso di elementi d'arredo flessibili, sono riusciti a trasformare un ambiente che, nonostante le sue ridotte dimensioni, è possibile utilizzare sia come abitazione sia come studio.
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Questa immagine floreale è il tema conduttore e il concept di tutta la casa. Ha influenzato la palette colori dell'appartamento, è stata utilizzata per i vetri del bagno e il suo disegno ricalca nelle linee la sagoma dei fiori utilizzata per i 3 pannelli
tratta da Encyclopedia of Flowers di A. Makoto, Shiinoki
Il disegno ricalca nelle linee la sagoma dei fiori utilizzata per i pannelli scorrevoli in MDF della cucina
arch. Elisa Enrietto
Pianta
arch. Elisa Enrietto
Prospetti cucina
arch. Elisa Enrietto
Modello 3d
arch. Elisa Enrietto
Modello 3d cucina a scomparsa
arch. Elisa Enrietto
Disegni esecutivi della cucina
Falegnameria Boschis
Durante il giorno i pannelli scorrevoli nascondono la cucina e il letto svanisce nel cubo magico.
Pier Maulini
La sera il cubo gira e svela la stanza da notte, i pannelli scorrevoli aprono l'intera parete che contiene la cucina, gli elettrodomestici e la dispensa.
Pier Maulini
I pannelli scorrono e lasciano la cucina ''a vista''.
Pier Maulini
I pannelli scorrono e nascondono la cucina.
Pier Maulini
Dettaglio dell cucina: MDF alleggerito, finitura naturale, inciso seguendo un disegno vettoriale, grazie ad una macchina a taglio laser, retro in vetro colorato e temperato, top cucina in quarzo.
Elisa Enrietto è un architetto con sede a Torino. Ha frequentato la Facoltà di Architettura di Torino, ha collaborato con alcuni studi e preso parte a mostre e concorsi. Dopo diverse esperienze, inizia a lavorare in proprio e nel 2013 apre il suo studio. Esprime la sua visione creativa nella progettazione di piccoli spazi e mini-appartamenti, perché crede che il futuro dello spazio, sia non avere spazio. Il suo lavoro è caratterizzato dalla ricerca verso il dettaglio, i materiali e i colori. Trae ispirazione dalla natura e dai suoi elementi per le texture tattili e visive. Durante il Festival dell'Architettura 2017, il suo progetto 48 Working/Living viene selezionato tra i 10 vincitori per il concorso Inside The House, promosso dall'Ordine degli Architetti e da Camera mentre nel 2018 è tra 140 edifici e architetture contemporanee della città che a Open House Torino, apre al pubblico. Nel 2019 il progetto 48 Working/Living è stato pubblicato sulla rivista Come Ristrutturare la Casa''.