RESIDENZE INNOVAZIONE
STUDENTATO UNIVERSITARIO PROGETTO E REALIZZAZIONE
L’obiettivo del progetto Residenze Innovazione è di realizzare un nuovo e grande edificio adibito a residenza per chi studia nel quartiere universitario della “Bicocca”, antistante al Teatro degli Arcimboldi, all’interno dell’area del polo studentesco.
L’immobile prevede la costruzione di un mix funzionale di alloggi e camere per complessivi 460 posti letto; si compone di 15 piani fuori terra e di 2 piani interrati, per un totale di 17 piani costruiti. I posti letto sono tutti collocati tra il primo e il quindicesimo piano dello stabile, il piano terra ed il primo piano interrato sono destinati, invece, a spazi comuni; il secondo piano interrato è adibito a locali tecnici.
A caratterizzare visivamente l'edificio è l'alternanza tra facciate vetrate tamponate con vetri di 4 diverse colorazioni e rivestimenti metallici di colore bianco, un rigore geometrico che dialoga con gli edifici circostanti.
IL PROGETTO ARCHITETTONICO: UNA RESIDENZA UNIVERSITARIA DI DESIGN, PERFETTAMENTE INTEGRATA NEL CONTESTO
Il contesto urbano in cui si erige la Nuova Residenza Universitaria è omogeneo, concepito e pensato da un unico progettista, l’architetto V. Gregotti. È suo, infatti, il masterplan che ha “definito” la costruzione dell’intera area. Il progetto architettonico, che nasce su una delle poche aree rimaste libere, si è dovuto confrontare con una serie di elementi propri degli edifici circostanti che hanno contribuito a definirne alcuni aspetti: il volume, gli allineamenti e la morfologia. Gli Architetti e la committente hanno deciso di progettare un edificio che fosse di grande immagine e che si distinguesse per il design, pur dialogando con gli edifici adiacenti.
La scelta è ricaduta su un edificio monolitico e monomaterico, uniforme alla complessa omogeneità del sito e in piena sintonia con il contesto, con l’utilizzo di elementi architettonici specifici e materiali garanzia di pulizia formale, sfruttando tecniche costruttive che rispondono a precise esigenze spaziali quali l’acciaio ed il vetro.
UNA FACCIATA GEOMETRICA PER COMUNICARE TRA INTERNO ED ESTERNO.
La sapiente alternanza di tamponamenti verticali e superfici vetrate definisce visivamente le funzioni e gli spazi interni dell’edificio all’esterno. Le porzioni vetrate più piccole sono state adottate per le camere e gli alloggi mentre le grandi e caratterizzanti pareti vetrate sono state utilizzate per identificare le aree comuni e collettive ai diversi piani. Una scelta che, oltre a circoscrivere una sistematica metodologia progettuale, genera una precisa gerarchia spaziale tra privato e collettivo, che si riscontra anche attraverso l’uso di macro-ordini e doppie altezze interne. In quest’ottica, per favorire ulteriormente la comunicazione dell’edificio con l’ambiente, si è inserita la decisione di rendere interamente trasparente il piano terra per poter meglio coinvolgere i passanti su quanto avviene all’interno.
L’orientamento dell’edificio, obbligato da esigenze urbanistiche, ha offerto spunti per lo studio di particolari punti focali/visivi. Le facciate principali permettono di estendere lo sguardo verso le direttrici verdi est- ovest (il Parco Nord e il Parco Lambro) mentre dalla facciata sud si privilegia la vista verso lo scenario urbano del centro storico. La facciata geometrica si “muove” utilizzando finestre strombate e orientate che favoriscono il soleggiamento degli ambienti interni. Le strombature sono “disegnate” secondo l’andamento solare.
SPAZI COMUNI AMPI, LUMINOSI E VERDI.
Al fine di offrire più spazio e luce alle camere, quasi tutti i servizi comuni sono collocati al piano terra e al primo piano interrato tra cui cucine, sale mensa, sale studio, sala musica, bar ecc., dove gli studenti possono “vivere e crescere” in collettività.
Questa decisione progettuale rende sia più efficiente la distribuzione degli alloggi e delle camere ai piani sia più immediata la comunicazione tra i giovani inquilini, abituati a “condividere” e, molto spesso, già utilizzatori di uno o più servizi di sharing economy.
La progettazione di un patio, di forma lunga ma poco profonda, permette una maggior illuminazione naturale degli spazi conviviali di cui è dotato il complesso studentesco. Il progetto ha altresì previsto un giardino/patio pavimentato con pareti “verdi”.
L’uso di reti permette di gestire la crescita delle essenze in modo tale che possano coprire tutti gli elementi architettonici: pareti, recinzione, travi a vista. Le piante contribuiranno a completare l’idea progettuale generale con lo scopo di realizzare uno spazio aperto dal carattere urbano destinato ai giovani, con una bassa manutenzione e con piacevoli scenografie alla vita studentesca.
GaS Studio
Fondata nel 1997, GaS Studio è una società di progettazione con sedi a Milano, Roma e Berkeley. Diretta in Italia da André Straja, Giacomo Sicuro e Lenka Lodo, la società si occupa di progettazione integrata e di interior design: masterplanning, progettazione architettonica, architettura degli esterni, project management, riqualificazione edilizia, risanamento e restauro, space planning, pianificazione e riqualificazione urbana del paesaggio.
L’approccio rigoroso nei confronti dell’architettura di Gas Studio affonda nelle origini dei partner e nella loro esperienza cosmopolita che li hanno portati a sviluppare interessi particolari per opere dedicate a un grande pubblico e concepite come punti nodali del tessuto urbano.
I progetti realizzati negli ultimi anni si distinguono per i riconoscimenti ricevuti, le pubblicazioni ottenute in Italia e all’estero, e per le più alte certificazioni in tema di sostenibilità e risparmio energetico.
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