Il committente: una famiglia di quattro persone, genitori e due figli.
Obbiettivo: realizzare un’abitazione unifamiliare che razionalizzi gli spazi mantenendo un forte rapporto con l’esterno.
Il fabbricato si sviluppa su due livelli: al piano terra trova posto tutta la zona giorno a pianta aperta – cucina, soggiorno e gli spazi di servizio; al primo piano è distribuita la zona notte – ampia e funzionale - e un grande tetto giardino.
Si tratta di un edificio pensato per una famiglia che desidera utilizzare appieno la casa in ogni suo spazio interno ed esterno. Le grandi vetrate Schuco rappresentano, quindi, una barriera reale, ma invisibile che crea un dialogo continuo con il giardino, sia visivo che pratico. Nel portico, infatti, trova posto una zona pranzo dotata di camino, ideale per una domestica e sociale fruizione degli spazi esterni.
La continuità del dialogo tra interno ed esterno si concretizza al primo piano con la presenza del tetto giardino che, oltre a consentire una splendida visione del paesaggio montano, è stato immaginato e progettato come un luogo privato adatto a far godere momenti di tranquillità e di relax.
La tipologia residenziale del territorio pedemontano richiedeva il rispetto dello schema abitativo con tetto a falde. Dunque, la struttura progettata è estremamente semplice ed essenziale. Si basa infatti sulla costruzione di tre muri strutturali dove posano i solai e la copertura. Lo schema compositivo ricalca, di conseguenza, un archetipo diffuso nella realtà del territorio, che da sempre costruisce con muri massivi e leggere strutture orizzontali, solai e coperture in legno.
Le principali aperture sono state collocate a Nord e a Sud per ottenere una pianta passante che richiama i volumi palladiani, in modo che l’edificio possa godere la vista sulle montagne e verso la pianura.
Le ampie forature, che caratterizzano tale casa, in questi territori sono sempre state protette con le “gelosie”, sistemi di schermatura solare realizzati in mattoni o in legno, legno che è stato utilizzato anche in questo caso.
I materiali utilizzati per la costruzione, cemento e legno, la struttura semplice, tripartita ed il dialogo interno-esterno apparentemente inseriscono la casa nel contesto di un’architettura tradizionale; in verità gli elementi tradizionali sono ripensati e riproposti in un modello nuovo e moderno, rispondente alle esigenze estetiche e funzionali odierne.
Borso del Grappa
Italia
A. D.
02/2018
200 m2
Roberto Nicoletti Architettura e Design
Roberto Nicoletti, Fabio Beretta, Filippin Adriano, Durante Alessandro
Durante Ufficio s.r.l., Impresa Edile Citron, Sati Impianti
Antonio Campanella
Curriculum
Roberto Nicolletti fonda lo studio Roberto Nicoletti Architettura e Design nel 2000 dove unisce professionisti di vari settori della progettazione. Dopo l’esperienza fatta al nel gruppo Benetton con un ruolo di project manager avvia uno studio di progettazione integrata per poter operare con clienti nei più svariati ambiti. Dal 2000 lo studio organizza per i suoi clienti progetti in tutte le sue parti (progetto architettonico, strutturale, impiantistico, di paesaggio e grafica) sotto un'unica regia. Questo permette alla committenza di tenere sotto controllo gli obiettivi sia artistici che economici. Alcuni dei progetti in corso sono: l’azienda agricola San Martino e Ca' Re Cantina della Fondazione Coin, il nuovo sviluppo del calzaturificio Scarpa, il nuovo sviluppo del gruppo Galdi, la nuova sede Fap.