"THE CORNER" - RIQUALIFICAZIONE DI UN IMMOBILE IN VIALE LIBERAZIONE
Atelier(s) Alfonso Femia / AF517*
Renovation
/
Future
Il progetto ha previsto la riqualificazione dell’edificio di Generali collocato all’angolo tra Viale della Liberazione e Viale Melchiorre Gioia.
Le “azioni” del progetto si possono distinguere in:
1. innalzamento di due piani (non completi) dell’edificio esistente;
2. rifacimento di tutte le facciate dell’edificio esistente;
3. riqualificazione del sistema impiantistico dell’edificio;
4. il raggiungimento della classe A e della certificazione Leed Gold
5. la riqualificazione dell’attacco a terra, con i portici e la pensilina su Melchiorre Gioia vengono completamente riqualificati assieme alle due hall;
6.una razionalizzazione del layout interno degli uffici per ottenere la massima capienza di postazioni;
7. la realizzazione di nuovi spazi a terrazzi in copertura.
SISTEMAZIONE DEGLI UFFICI AL PIANO
Il piano tipo si presenta come una tripla manica con passo in facciata di 1,1m di interasse. La modularità degli uffici (viste anche le nuove specifiche tecniche e impiantistiche ) risulta ottimale per un gran numero di layout interni. La presenza di due vani scale aggiuntivi sulla facciata interna del cortile permette di ottenere un elevato affollamento massimo interno pari a 198 persone per piano.
AGGIUNTA DI DUE PIANI IN COPERTURA
In copertura saranno aggiunti due volumi per un aumento di volumetria grazie all’utilizzo dei sottotetti. Sul fronte di Viale della Liberazione il sopralzo di due piani si configura come un proseguimento della facciata sottostante. Su Piazza Einaudi / Via Melchiorre Gioia, invece, i due piani aggiunti ad un certo punto piegano in diagonale rispetto al filo di facciata, arretrandosi da essa.
SISTEMAZIONE DELLE FACCIATE ESISTENTI
la ricerca di una nuova estetica per le facciate, capace di assolvere alla richiesta di una classe energetica superiore per l’edificio. Il progetto prevede il completo rifacimento del sistema di facciate esistente per apportare delle migliorie dal punto di vista energetico e dal punto di vista dell’immagine.
LA STRATEGIA SULLE LE FACCIATE
Le differenti condizioni (climatiche e di contesto) nelle quali si trovano le varie facciate dell’edificio hanno definito la presenza di soluzione tecniche ed architettoniche per ognuna delle facciate dell’edificio:
1. Facciata Melchiorre Gioia _ facciata continua e a bow Windows;
2. Facciata Liberazione_facciata a serramenti;
La prima è la risultante data dal doppio sistema di facciata ed è la vera facciata di “tenuta” termica e all’acqua.
La facciata di Viale della Liberazione può essere ricondotta ad una semplice facciata a serramenti. I pilastri e i solai esistenti sono “carterizzati” attraverso una struttura rivestita con lastre in cartongesso e una lastra resistente all’acqua. La finitura esterna risulta essere ad intonaco.
SOSTENIBILITA' ENERGETICA ED AMBIENTALE
Per il progetto per la riqualificazione dell’immobile in via della Liberazione a Milano, è previsto il perseguimento della certificazione LEED con il rating Core & Shell.
Tutte le soluzioni adottate, sono volte al conseguimento dei seguenti obiettivi:
Qualità dell’ambiente interno, la salute degli occupanti, la sicurezza e il confort, il consumo di energia, l’efficacia del cambio d’aria e il controllo sulla contaminazione dell’aria
- Ottimizzazione della ventilazione e delle sostanze contaminanti dell’aria
- Possibilità da parte degli occupanti di controllare le impostazioni di confort desiderate.
- Fornitura di illuminazione naturale e viste sull’esterno.
Sostenibilità correlata all’ambiente circostante all’edificio
- Gestione delle acqua meteoriche, per evitarne lo spreco
- Riduzione dell’isola di calore dovuta al surriscaldamento delle superfici di coperture e superfici a terra quali marciapiedi, parcheggi…
- Eliminazione dell’inquinamento luminoso.
Prestazioni energetiche
- Controllo delle prestazioni energetiche dell’edificio: progettazione, commissioning e monitoraggio.
- Gestione dei rifiuti refrigeranti per eliminare i CFC (clorofluorocarburi)
- Utilizzo di energie rinnovabili
Impianto fotovoltaico
La potenza di picco necessaria per l’impianto fotovoltaico pari a 49 kW di picco e sono stati previsti n.200 pannelli con potenza di picco pari 250 Wp.
Utilizzo consapevole di acqua potabile e il recupero efficiente delle acque meteoriche
- Monitoraggio dei consumi di acqua dell’edificio
- Riduzione dell’utilizzo di acqua potabile per uso interno ed esterno
Sostenibilità attraverso la selezione dei materiali, smaltimento dei rifiuti e alla riduzione degli stessi
- Selezione di materiali sostenibili
- Riduzione dei rifiuti
- Riutilizzo e riciclaggio
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Vista dell'edificio
Stefano Anzini
vista serale del cantiere
Stefano Anzini
vista esterna
Stefano Anzini
La facciata su Viale Liberazione
Stefano Anzini
dettaglio di facciata lato V.le Liberazione
Stefano Anzini
dettaglio di facciata lato V.le Liberazione
Stefano Anzini
dettaglio di facciata lato V.le Liberazione
Stefano Anzini
dettaglio di facciata lato V. Melchiorre Gioia
Stefano Anzini
dettaglio di facciata lato V. Melchiorre Gioia
Stefano Anzini
vista interna
Stefano Anzini
Vista degli interni
Stefano Anzini
Vista degli interni
Stefano Anzini
Render di progetto
Atelier(s) Alfonso Femia - AF517
Render di progetto
Atelier(s) Alfonso Femia - AF517
dettaglio facciata v. Melchiorre Gioia
Atelier(s) Alfonso Femia - AF517
Render di progetto
Atelier(s) Alfonso Femia - AF517
Render, vista dal terrzazzo
Atelier(s) Alfonso Femia - AF517
Render, le facciate posteriori
Atelier(s) Alfonso Femia - AF517
Schizzo, studio delle facciate su via M. Gioia e V.le Liberazione
Milano
Italia
Generali Real Estate
09/2019
17864 m2
Alfonso Femia
Coordinamento: Simonetta Cenci - Responsabile di progetto: Alessandro Bellus, Marco Corazza - Gruppo di Progettazione: Vanesa Carbajo Fernàndez, Vera Messana, Matteo Luciani, Andrea Lucchi, Francesca Zampetti
GCC - Gilardi Costruzioni
Stefano Anzini
Curriculum
Alfonso Femia fondatore dello studio 5+1, nel 2005 prende il nome e la forma di 5+1AA srl e nel 2017 la denominazione di Atelier(s) Alfonso Femia. Dal 2007, sviluppa i temi del progetto in un “atelier” composto da tre luoghi caratterizzati dall’identità delle tre città, Genova, Milano e Parigi, dove un team multidisciplinare lo anima come un unico luogo di progetto e si nutre delle differenti caratteristiche e esperienze delle tre città.
Gli atelier(s) affrontano il tema della contemporaneità nel rapporto tra città, territorio ed architettura. Un pragmatismo visionario che nutre la realtà con il proprio immaginario e che chiede all’immaginario di entrare in contatto con la realtà.
La percezione e la metamorfosi della realtà sono i cardini di una idea di architettura come corpo ed enigma, che sia realistica ed emozionale, pragmatica e sensuale, condivisibile e capace di creare stupore come meccanismo di conoscenza.