Castellino Dario - La casa nel fienile
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La casa nel fienile

Castellino Dario

Renovation  /  Completed
Castellino Dario
L’intervento ha come oggetto la ristrutturazione e la riconversione del grande volume verticale, adibito in origine a fienile, in una nuova casa di vacanze.
L’edificio stretto ed alto era funzionale all’utilizzo originario. Chiuso su tre lati e addossato al retro di una chiesa era coperto da un grande tetto in lamiera molto spiovente di tradizione francese. All’interno erano presenti parecchi graticci e soppalchi utilizzati per lo stoccaggio del fieno, uniti da lunghe scale a pioli.
L’idea di fondo è stata quella di costruire, all’interno della volumetria originaria, un nuovo grande graticcio in legno su vari livelli affacciato su un vuoto verticale. I vari soppalchi non sono chiusi tra loro da elementi rigidi ma semplicemente suddivisi da tende.
Una scala in legno si arrampica tra un piano e l’altro dialogando con le montagne circostanti attraverso grandi vetrate.
Le aperture esistenti sono state mantenute e un’unica nuova apertura è stata realizzata sulla facciata nord ovest per migliorare le caratteristiche di aeroilluminazione, mentre sulla facciata nord-est è stato ampliato il passaggio al ballatoio per creare una grande parete vetrata da terra a tetto che illumina interamente il fabbricato. I serramenti sono a specchiatura unica, in legno, a tripla battuta con vetri isolanti a camera, mentre i portoncini sono a disegno semplice, con tavole in legno poste in orizzontale.
Particolare attenzione è stata posta nella scelta di materiali e finiture. La pavimentazione del piano terra è in cemento spatolato mentre i piani superiori sono in legno di larice come anche le travature orizzontali e verticali. La struttura portante è in parte in profili metallici trattati a cera o in legno a sezione rettangolare, mentre le vetrate sono in legno lamellare e vetrocamera.
L’illuminazione è prevalentemente a muro o a sospensione mentre nelle zone bagni e disimpegni è a incasso a led.
L’intervento risulta di particolare interesse soprattutto per il modo si è saputo uniformare sotto lo stesso stile due esigenze differenti, una tesa a preservare e valorizzare la lettura della struttura originaria e due rendere vivibile e riconoscibile con tratto contemporaneo tutti gli elementi utili alla vita contemporanea.
Le facciate esterne non sono state modificate, ma semplicemente consolidate nelle parti degradate mediante la tecnica cuci-scuci e con iniezioni di boiacca a base di calce naturale idraulica.

Credits

 ARGENTERA
 ITALIA
 PRIVATO
 07/2016
 110 mq
 DARIO CASTELLINO
 MATTEO RAVERA
 IMPRESA COCORDANO
 DARIO CASTELLINO

Curriculum

Dario Castellino è nato a Cuneo nel 1965 e si è laureato in architettura al Politecnico di Torino nel 1993. Nel 1994 ha fondato l’omonimo studio che si occupa di progettazione architettonica, restauro, riqualificazione paesaggistica, allestimento di spazi museali e recupero del patrimonio edilizio alpino.
Ha partecipato alla progettazione del quartiere fieristico e multifunzionale per il Comune di Cuneo, si è dedicato al recupero dell’ex-fabbrica di tessuti per la Galleria d’Arte Contemporanea Tucci Russo, al recupero della Fortezza Albertina a Vinadio, nel quale ha sede il museo Montagna in Movimento, alla valorizzazione del Castello di Linari, al recupero delle borgate Paraloup e Campofei, alla realizzazione del Museo dell’Arpa Victor Salvi, alla valorizzazione della Chiesa di San Paolo a Caraglio, alla costruzione della cantina vitivinicola Parusso di Monforte d’Alba e a decine di interventi di edilizia residenziale.


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