Andrea Mannocci - Una cantina nella campagna Toscana
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Una cantina nella campagna Toscana

Andrea Mannocci

Production  /  Completed
Andrea Mannocci
Il progetto per la realizzazione di questa cantina riguarda un area agricola posta nel Comune di Terricciola in provincia di Pisa che si presenta come un anfiteatro naturale dall'alto della sua localizzazione; un luogo che in questi ultimi dieci anni è stato valorizzato ed ha assunto un aspetto paesaggistico nuovo, con l’impianto di nuovi vigneti che ne hanno caratterizzato l’aspetto. L’anfiteatro naturale di Casanova è uno spazio di una suggestione unica; illuminato dalle luci dell’alba che da nord al mattino filtrano tra le nebbie che si sono formate nella parte bassa della valle e che svaniscono progressivamente con il passare delle ore; infuocato dal sole al tramonto che sparisce dietro il crinale sud. Un paesaggio reso ancora più affascinante dai filari di viti che seguono il disegno della morfologia.
La cantina è un edificio simbolico: “sacro” come una chiesa, “laborioso” come un fabbrica, “rappresentativo” come una residenza nobiliare. Come fondere queste diverse caratteristiche? in un unica forma o in una sommatoria di elementi? Queste le domande che ci siamo posti.
Disseminata di elementi emergenti. La Toscana è ricca di un paesaggio che sembra apparentemente mimetico ma che in realtà riflette una composizione che segue una logica di emergenze artificiali: il casale, il campanile, la chiesa campestre e la villa tutte definite da un atto di costruzione; il viale di cipressi, le balze con gli olivi, i seminativi alternati, è un emergenza definito da un atto di antropizzazione legato all’agricoltura. Sono pochi i paesaggi naturali, quello che vediamo e percepiamo è un paesaggio agricolo formato da componenti artificiali.
La richiesta del promotore è stata quella di realizzare un edificio simbolo frutto del nostro tempo e di una cultura architettonica contemporanea. Abbiamo immaginato la localizzazione del progetto in un area prospetticamente interessante in rapporto all’anfiteatro naturale di Casanova, su una parte del pendio più dolce subito a ridosso dei vigneti esistenti. Un luogo dove l’edificio potesse entrare in rapporto strutturale con i vigneti, immaginando il progetto secondo una direttrice principale che determini una corrispondenza con la cantina esistente vicina. Un luogo da dove si percepisce il paesaggio e dove il progetto diventa punto di riferimento del paesaggio. Un luogo dove la cantina può essere l’elemento artificiale emergente della campagna Toscana.
Abbiamo pensato ad un edificio unico e compatto, con le facciate verso valle che fossero uno schermo attrattore e rappresentativo. Un progetto composto da una forma leggermente irregolare con delle pareti che piegano, che richiamasse l’irregolarità degli elementi compositivi del vicino borgo di Casanova uniti nel progetto in un unica forma. Le facciate verso valle infatti presentano delle grandi forature circolari che creano dei grappoli che dall'interno inquadrano il paesaggio circostante rendendolo parte attiva del progetto. L’idea è che lo schermo attrattore diventi una parete forata da chicchi d’uva; le bucature classiche degli edifici storici sono superate da questa nuova ritmica di fori circolari che richiamano il frutto che all’interno viene lavorato e trasformato.
Il fabbricato è costituito da un unico materiale che è il cemento pigmentato colorato con i toni marroni terrosi che richiamano il contesto. Le aperture circolari sono realizzate con strutture metalliche che diventano componente fondamentale per la staticità del fabbricato e integrano la maglia delle armature. Il cemento è stato gettato con l'ausilio di cassaforme componibili atte alla realizzazione di elementi di grande superficie con finitura a vista.
A livello termico le pareti perimetrali sono rivestite al loro interno da isolante termico mentre la copertura è impermeabilizzata con sistema EPDM e isolata con 30 cm di pannelli stesi a secco. I pannelli isolanti sono ricoperti da massetto armato in cls dello stesso colore del cemento usato per la realizzazione dei muri. I materiali usati per il progetto sono quindi il calcestruzzo pigmentato per "l'involucro" e il corten per le aperture circolari e i portelloni di accesso ai locali di lavoro, sintetizzando l'idea progettuale con materiali che ricordano la terra su cui sorge il fabbricato e su cui nascono le viti, protagoniste della produzione che si svolge all'interno.
L’idea è che all’interno, la cantina mantenga separato il carattere dei tre ambienti principali: la produzione, la conservazione con la barriccaia e la vinificazione con l’affinamento in bottiglia. Il progetto infatti all’interno è composto dall’articolarsi di questi tre ambienti principali.
Un progetto è sempre un atto di sintesi difficile che assume maggiore difficoltà quando questo deve coniugarsi con un paesaggio antropizzato e di aspetto ameno.

Credits

 località Casanova, comune di Terricciola, provincia di Pisa, Toscana
 Italia
 Società agricola Podere la Chiesa s.r.l.
 02/2016
 1.100 mq
 Architetto Andrea Mannocci
 architetti Caterina Massei, Silvia Barani, 3d designer Domenico Concilli
 La Rinascita Soc.Coop.R.L.
 strutture: Exa studio Ingegnere Sabatino Tonacci, Impianti: Ingegnere Mirko Bini, Parsec impianti enologici
 Illuminazione con Prodotti IDEALLUX ed EXENIA, Caparolcenter
 Pietro Savorelli

Curriculum

AND_studio architects è uno studio di progettazione, ricerca architettonica e urbana fondato nel 1995 dall' architetto Andrea Mannocci. Lo studio affianca ad un’intensa attività professionale, l’attività di ricerca e sperimentazione nella progettazione architettonica e urbana, con l’intento di verificare a tutte le scale d’intervento la ricerca della qualità progettuale nella realizzazione. AND_studio si occupa di interior design e di progetti di architettura a varie scale, dalla piccola scala al masterplan di aree residenziali.
L’attività professionale è concentrata specialmente in Italia, nella regione Toscana, dove lo studio ha sede ed all'estero nella zona di Marracheck in Marocco.
Lo studio vanta committenze private e pubbliche ed ha ottenuto premi e riconoscimenti internazionali come il premio Archés ricevuto dall'Architetto Andrea Mannocci per il miglior progetto realizzato nel 2008 da un architetto italiano under 40.


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