Labdia - Laboratorio di Architettura - LA VILLA NEL PARCO
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LA VILLA NEL PARCO

Labdia - Laboratorio di Architettura

Villa  /  Completed
Labdia - Laboratorio di Architettura
Il sito è localizzato in una delle direttrici che nascono dalla fascia compresa tra l’esteso rilievo collinare e il fiume Po - comunemente detto “pre-collina” - del quale è sempre stato riconosciuto in città l’elevato pregio non solo urbano ma anche naturalistico. Il lotto riesce quindi a godere delle comodità del vivere urbano pur essendo collocato in una zona che è già immersa nel verde collinare.
La villa unifamiliare si colloca in un’area caratterizzata da alcuni esemplari arborei di notevole interesse ed è inserita integralmente nel verde sfruttando il declivio naturale del terreno, senza alterare l’architettura del luogo ed il suo contesto originario.

La forma architettonica della villa nasce dall’avvicinarsi di due semplici parallelepipedi, distanziati tra loro da due setti, in modo da in modo da introdurre la scala principale di accesso alla villa e quindi agevolare la penetrabilità dall’esterno verso l’interno dei volumi abitati. E’ un guscio che protegge dalle intemperie verso nord-ovest, ma aperto alla luce a sud-est, ed è distinto da un minimalismo esteriore asciutto, costruito mediante una selezione ridotta di materiali e colori che non lasciano trasparire il nucleo, il cuore abitativo interno.
Il tetto piano è un terrazzamento artificiale verde, mimetico, una linea d’orizzonte verso la natura, verso il bosco, che distingue l’immobile ma al contempo non pregiudica visuali e viste sia verso valle sia verso monte, dalla proprietà stessa o dai fondi limitrofi.
E’ un’architettura semplice ma integrata con il contesto ambientale: ogni apertura verso l’esterno fa intendere la volontà di costruire uno spazio senza soluzione di continuità con la vegetazione circostante; la stessa struttura portante in legno lamellare, in quella porzione di villa, diventa portico, proteso verso il giardino.
L’accesso avviene dall’alto dell’edificio ovvero dal piano terreno e la scala distribuisce ai piani prolungandosi verso il prospetto vetrato, verso valle, dove un’apertura trasparente incornicia il paesaggio circostante e la città.
Le soluzioni architettoniche proposte sono state accompagnate da un’altrettanta importante ricerca finalizzata alla realizzazione di un edificio a basso consumo energetico e quindi particolarmente attento alla salvaguardia dell’ambiente.

Le soluzioni adottate hanno riguardato l’ottimizzazione energetica dell’involucro edilizio, l’adozione di soluzioni impiantistiche ad alta efficienza e il ricorso a fonti rinnovabili per la copertura del fabbisogno termico dell’abitazione.
La forma compatta della villa favorisce il contenimento del fabbisogno energetico; l’involucro è stato realizzato in modo tale da assicurare un efficace equilibrio delle temperature nelle diverse stagioni, con ambienti che non diventino troppo freddi in inverno e restano piacevolmente freschi in estate. La massa della struttura, inoltre, contribuisce ad assicurare un elevato comfort acustico.
L’adozione di pacchetti isolanti di elevato spessore per le superfici disperdenti dell’involucro ha permesso di raggiungere valori di trasmittanza termica piuttosto bassi.
I materiali isolanti sono stati scelti in funzione delle diverse situazioni: per le pareti fuori terra si è utilizzata la lana di roccia, mentre per le pareti contro terra si è optato per materiali come il polistirene. Le pareti esterne sono caratterizzate da una parete ventilata realizzata con listelli lignei orizzontali.

Il progetto impiantistico ha mirato a dare il massimo comfort e funzionalità con la minima spesa d’esercizio, una semplice e poco onerosa spesa di manutenzione e una facile sostituzione dei componenti applicati.
L’energia termica necessaria per il funzionamento dell’edificio è fornita da una caldaia a condensazione a gas metano collocata nel locale tecnico del piano seminterrato. La caldaia ha un accumulo di calore ed è realizzata in un sistema integrato capace di utilizzare il calore proveniente dall’impianto solare termico per l’integrazione del riscaldamento e della produzione di acqua calda sanitaria.
Il sistema impiantistico permette un uso differenziato dei singoli ambienti; le zone termiche sono indipendenti e regolate separatamente tramite cronotermostati e valvole di zona elettro-attuate sui circuiti del pavimento radiante, per poter essere riscaldate in momenti e a temperature differenti.
Per il ricambio dell’aria nei singoli ambienti, la distribuzione dell’aria è affidata ad un impianto di ventilazione meccanica controllata; le macchine di ventilazione garantiscono un’efficienza nel recupero di calore attorno al 90%.

Credits

 Torino
 Italia
 Privato
 12/2016
 157 mq
 Mirella Giacotto, Giuseppe Servetti
 Mirella Giacotto, Giuseppe Servetti, Monica Ierace, SIlvia Bruno, Christine Parodi
 Servettimpresa s.r.l.
 Ipe progetti (progetto strutturale), Inprogetto (progetto termico)
 Lorenzo Goria, Andrea Bianco, Brian Parodi

Curriculum

Il Laboratorio di architettura viene fondato nel 2004 da Mirella Giacotto e Giuseppe
Servetti, entrambi laureati in architettura presso il Politecnico di Torino nel 1992.
Lo studio si occupa di seguire di tutto il processo produttivo edilizio spaziando dalla
gestione della fase progettuale e della direzione dei lavori fino alla realizzazione e alla
commercializzazione degli immobili. E’ dall'impegno di questi due professionisti, riconosciuti anche con premi e segnalazioni, e dal forte convincimento nell'efficacia della collaborazione tra ideatori ed esecutori del progetto, che si sviluppa una progettazione architettonica in costante interazione con le esigenze e le esperienze del cantiere. La vocazione di Labdia per l’architettura sostenibile è confermata dai progetti e dalle realizzazioni più recenti, che attraverso soluzioni ad alta efficienza energetica e basso impatto ambientale, offrono risposte sempre più convincenti alle esigenze di sostenibilità, e qualità dell’abitare.

http://www.labdia.it


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